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Meritato premio alla carriera – Di Giuseppe Casagrande

Ruben Larentis, per moli anni «chef de cave» della maison spumantistica Ferrari, ora in pensione, premiato al Parco dei Principi dalla Guida «Sparkle»

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L'enologo trentino Ruben Larentis nel caveau della casa spumantistica Ferrari.

Importante e prestigioso riconoscimento per Ruben Larentis, per molti anni «chef de cave» della maison spumantistica Ferrari.
Ieri l'enologo trentino, da poco in pensione, è stato premiato all'Hotel Parco dei Principi di Roma in occasione della presentazione dalla Guida «Sparkle» 2024 dedicata agli spumanti italiani (L'Adigetto.it il 27 novembre scorso ha pubblicato l'elenco completo delle 91 etichette, 22 quelle trentine, che hanno conquistato l'Oscar - Vedi). 


Ruben Larentis durante una degustazione di alcune etichette Ferrari.
 
 Fondamentale il ruolo che ha avuto nei successi del marchio Ferrari  
Ruben Larentis ha avuto un ruolo fondamentale nei successi del marchio Ferrari.
Trentino doc (di Garniga Terme), 63 anni, diplomato con il massimo dei voti e la lode all’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, egli è entrato giovanissimo alle Cantine Ferrari, nel 1985, affiancando un grande maestro, Mauro Lunelli, per quarant’anni l’enologo principe di Casa Ferrari, il padre del mitico «Giulio Ferrari Riserva del Fondatore».
Dal 1997 ha ricoperto il ruolo di «chef de cave» di casa Ferrari assieme a Marcello Lunelli, responsabile tecnico del Gruppo Lunelli.
Due terzi delle bottiglie targate Ferrari (140 milioni di bottiglie) prodotte nei 120 anni di storia della casa spumantistica trentina portano l'imprinting di Ruben Larentis.
 

Ruben Larentis, Matteo e Camilla Lunelli premiati a Londra da Tom Stevenson.
 
 Oscar alla carriera e attestati di stima anche dai colleghi francesi  
Numerosi i riconoscimenti ricevuti: nel 2010 è stato incoronato enologo dell'anno dal Gambero Rosso, mentre nel 2019 a Londra è stato premiato da Tom Stevenson con il prestigioso Oscar alla carriera in occasione del The Champagne & Sparkling Wine World Championships.
Numerosi gli attestati di stima nel corso dei suoi frequenti viaggi nella Champagne: da grandi e piccoli produttori.
Quello a cui ci tiene di più è l'encomio ricevuto dallo chef de cave della Moët & Chandon, Benoît Gouez. Una bella soddisfazione per uno spumantista italiano nella patria dello Champagne.
 

Foto di gruppo dei premiati dalla Guida «Sparkle» 2024 a Roma al Parco dei Principi.
 
 Molte etichette della «maison» Ferrari portano la sua firma  
A Ruben Larentis, personaggio schivo, di poche parole, con la passione per l'enologia fin da ragazzino, si deve il lancio di molte etichette della maison Ferrari.
Alla fine degli anni Novanta e successivamente negli anni Duemila ha tenuto a battesimo il Ferrari Maximum Brut Blanc de Blancs, il Ferrari Rosé, il Perlé millesimato, le Riserve Lunelli e il Giulio Ferrari Riserva Rosé, icona degli spumanti rosé italiani, recentemente premiato dalla autorevole guida tedesca Falstaff come miglior spumante d'Italia.
Anche grazie a lui oggi Ferrari è sinonimo di bollicine in Italia e nel mondo.
Spumanti unici, veri e propri gioielli che esaltano un territorio - il Trentino - che ha dimostrato di poter competere ad armi pari con le migliori bollicine del mondo, Champagne compreso.

In alto i calici. Prosit!
Giuseppe Casagrande – g.casagrande@ladigetto.it

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