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Vino santo Trentino: un gioiello unico ed irripetibile!

Una chicca che ben pochi conoscono ma che il mondo del vino ci invidia.

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Colore dell'oro, brillante, potente ed unico, intenso, emozionante, suadente, inebriante!
Per descrivere le caratteristiche del Vino Santo Trentino non bastano poche parole e si può tranquillamente ragionare per eccellenze e superlativi, poiché un vino così meraviglioso non esiste da nessun’altra parte del mondo.
 
Molti di noi non lo conoscono e quei pochi che ne hanno sentito parlare lo confondono con il Vin Santo, senza la «o» finale, che viene prodotto in Toscana, ed è tutta un'altra cosa.
Il Vino Santo Trentino viene prodotto nella Valle dei Laghi, in un territorio realmente unico ed irripetibile. Da una parte le montagne del Trentino che proteggono e portano l’aria Dolomitica, fresca e frizzante, che giova ai profumi e all’acidità del vino.
 
Dall’altra il Lago di Garda, che regala un microclima mediterraneo, ultimo avamposto a nord d’Italia, tant’è che ci crescono pure gli ulivi in questa zona.
In mezzo a queste due magnifiche e potenti espressioni della natura, in appena dieci ettari circa di vigneti, viene coltivata l’uva Nosiola, l’unica uva autoctona Trentina, l’unica ad essere utilizzata per creare il Vino Santo.
 
Ma perchè «Vino Santo»?
Poiché l’uva, una volta raccolta, fino alla settimana Santa di Pasqua non viene «lavorata» ma lasciata riposare sulle «Arele» (grate), disidratandosi lentamente, ad opera di un attacco da parte di una «muffa nobile», che ne concentra gli zuccheri.
Questo appassimento così a lungo termine può avvenire solo qui, perché la famosa Ora del Garda accarezza quotidianamente le uve, permettendo di avere sempre l'uva asciutta.
Verrà poi spremuta, ottenendo da 100 kg di uva iniziale solo un 15-20% scarso di mosto, che verrà poi messo in botte per molti anni e poi in bottiglia, ottenendo un vino molto concentrato e denso.
 
E dopo tutta questa attesa, come si presenta il vino?
Ogni annata regala all'assaggio un esplosione di profumi che solo ad elencarli fanno venire l'acquolina in bocca: miele, albicocca, liquirizia, canditi, datteri, nocciole tostate...e si potrebbe proseguire per altre 100 sfumature!
In bocca è dolce, vellutato, accarezza il palato, con un’acidità sempre ben equilibrata che riesce a non rendere stucchevole la bevibilità di un vino dolce ma anzi incita a volerne ancora, inebriando con la sua intensità e persistenza al naso.
 
Solo sette sono i produttori di Vino Santo, con una produzione piccolissima nel mare dei vini trentini, ma come un gioiello unico ed irripetibile, alla portata di chi vuole andare a scoprirlo, sa appagare e regalare momenti di godimento assoluto!
Se poi qualcuno di voi, sbirciando in cantina, si trova una bottiglia di annate «vecchie», magari dimenticate da qualche nonno, la sorpresa sarà sicuramente ancora più grande, perchè a seguito di una degustazione che ho avuto la fortuna di presenziare, ho assaggiato Vini Santi vecchi di 20-30 anni, ed è stata un emozione travolgente scoprire come questo oro Trentino resiste alla grande alla prova del tempo.
 
Cercatelo e bevetene, regalatevi una piccola pausa di poesia Trentina.

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