Piante perenni, seconda parte – Di Davide Brugna
Le più belle sono il giglio, l’emerocallide con la varietà «Stella de oro» e la Hosta
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Come promesso la settimana scorsa, oggi andremo a scoprire molto più nello specifico le piante erbacee perenni.
Ricapitoliamo velocemente per chi si è perso l'articolo della settimana scorsa…
Stiamo parlando di piante perenni che durante il periodo invernale perdono completamente la parte aerea mantenendo delle gemme vitali a livello del terreno. Queste gemme appena sentono l'inizio della bella stagione cominciano a svegliarsi e riformeranno la parte aerea della pianta. Una delle caratteristiche di queste piante è che si possono associare per creare delle splendide composizioni con fioriture spettacolari.
Oggi cominciamo a vedere le piante più utilizzate.
La prima e probabilmente la più conosciuta è l'Emerocallide, questa fa parte della famiglia delle Liliaceae e il fiore è molto simile ad un Giglio.
Si tratta di una pianta cespitosa che può diventare anche molto grande, ci sono varietà che toccano il metro e mezzo, ma la maggior parte di quelle utilizzate sono alte massimo 50 cm.
Le foglie sono lineari e lunghe anche 70 cm di color verde intenso, i fiori sono riuniti tra loro in uno scapo fiorale da 5 a 9 fiori, solo belli grandi, di tantissimi colori, variegature e talvolta pure profumati.
Il colore più utilizzato è il giallo ed in particolare la varietà «Stella de Oro».
Sono piante molto facili da coltivare, si possono posizionare sia al sole pieno che alla mezz'ombra, consiglio di mettere le varietà con colori pastello non in pieno sole che potrebbe causare uno sbiadimento del colore… Per il freddo non è assolutamente un problema.
Vediamo un po' come coltivarle…
L’ottimale sarebbe piantarle su di un terreno organico e ben drenato, ma vi assicuro che si possono piantare benissimo anche nella vostra aiuola con terreno normalissimo, magari evitate terreni troppo argillosi e secchi.
È una pianta che non richiede eccessive concimazioni poiché potrebbe penalizzare la fioritura, quindi concimate due volte l'anno abbondantemente la prima volta ad inizio primavera e poi a fine estate con un buon concime a lenta cessione.
Dopo quattro cinque anni sarebbe bene togliere la pianta e dividerla, praticamente da una pianta molto grande, bisogna ricavarne tante più piccoline. Finita questa operazione ricordatevi di dar abbondante acqua.
Sarebbe un bene togliere le foglie secche, per un discorso anche estetico, oppure si può tagliare il fogliame alla base, chiaramente nel periodo invernale!
Per avere una fioritura abbondante e ripetuta bisogna scegliere varietà rifiorenti come la già citata «Stella de Oro», dividere le piante più frequentemente dei 4/5 anni consigliati porta la pianta ad aver una migliore fioritura ed importante non tagliare la vegetazione dopo la fioritura!
Adesso parliamo di una pianta che si posiziona all'ombra, l'Hosta.
Questa forma una rosetta basale alta da pochi centimetri a un metro e mezzo e può diventare larga anche due metri!
La bellezza di questa pianta sono le foglie che possono essere da ellittiche a ovate, lunghe da 15 a 50 centimetri, sono di colore verde acceso per poi avere tantissime variegature, dal bianco candido al giallo oro.
Questa pianta produce anche dei fiori verso fine estate, solitamente sono molti e lunghi circa 5centimetri di color bianco o violetto chiaro. Lo scapo fiorale è alto anche un metro!
Come l'Emerocallide, anche la Hosta deve essere divisa nel periodo primaverile almeno ogni 4/5 anni.
Come già detto è una pianta da mezz'ombra a ombra, in pieno sole viene «scottata».
Mi spiace di aver già finito lo spazio a noi dedicato, questo articolo deve essere un incentivo per la vostra scoperta di queste meravigliose piante!
Come sempre scegliete la qualità dei floricoltori trentini (AFLOVIT), la lista dei vivai e garden associati è disponibile su internet.
Buon lavoro, Brugna dott. Davide
d.brugna@ladigetto.it
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