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Una giusta cotica erbosa – Di Davide Brugna

In questo breve articolo spieghiamo le basi per realizzare il vostro prato, come scegliere i semi e come mantenerlo negli anni

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Quando i miei clienti mi aprono le porte di casa loro per sistemare il giardino, la domanda immediata è sempre quella: «...guarda che prato, come faccio ad averlo bello…?»
Sicuramente il tappeto erboso ricopre il ruolo principale in un giardino, che siano i quaranta metri quadri della signora Maria, che sia il prato del parco delle Albere.
Ma come si fa ad avere un bel prato? In questo breve articolo vi spiegherò come realizzare il vostro prato, come scegliere i semi e come mantenerlo negli anni.
 
Sicuramente bisogna partire con il piede giusto già dalla realizzazione. Mettiamo il caso che ci ritroviamo con un giardino abbandonato e pieno di malerbe… Prima di tutto bisogna eseguire la pulizia del soprassuolo vegetale eliminando tutta la vegetazione erbacea e arbustiva; può essere fatta con il decespugliatore o con un tagliaerba molto basso.
Una volta pulito in superficie bisogna smuovere il terreno per togliere l'apparato radicale delle erbacce appena tagliate e per eliminare i sassi più grossi; questo si fa con una semplice fresa o qualsiasi strumento che posso smuovere i primi 15/20 cm del substrato.
 
I lavori più duri sono finiti, adesso possiamo aggiungere al terreno un po' di concime organico minerale e livellare con l'uso di un rastrello.
Se ci accorgessimo che il terreno è troppo morbido, bisogna compattarlo leggermente; se non si possiede un rullo va bene anche battere sopra un asse appoggiata sul terreno.
Ripeto «leggermente»: non deve essere asfalto!
Ora passiamo alla semina; bisogna distribuire i semi con uniformità con una concentrazione di 30/40gr metro quadro, quando la temperatura del terreno è superiore ai 6 gradi.
Questo deve essere poi ricoperto da un leggero strato di terriccio di circa 3mm, se ne mettessimo tanto di più il seme non avrebbe la forza di germinare!
 

 
Soffermiamoci un attimo sulla semina, il periodo ottimale nei nostri climi è da fine agosto a fine ottobre poiché consente al tappeto erboso di insediarsi prima della comparsa delle malerbe.
La semina primaverile è preferita solo quando l'inverno è lungo e anticipato.
Seminando da marzo a maggio si ha una competizione con le erbe infestanti che germinano in contemporanea all'erba seminata creando problemi di competizione.
La distribuzione del seme può essere eseguita anche a mano, non serve per forza la seminatrice…
 
Come miscuglio di semi ne consiglio spassionatamente uno a base di Festuca arundinacea, formerà un tappeto erboso compatto e ad elevata calpestabilità.
Non ha una lamina fogliare sottile e verde scura come il Lolium ma è il giusto compromesso tra rusticità ed eleganza; questo tendenzialmente germina in 7/14 giorni.
Chiaramente non è usato in purezza, viene spesso abbinato a Festuca rubra (ottima per le zone in ombra) e Lolium perenne che ha un tempo di germinazione inferiore.
 
Importantissimo è l'apporto idrico, mai far mancare acqua nel periodo della germinazione, il seme dovrà imbibirsi per germinare!
La progettazione e la realizzazione di un impianto irriguo è necessaria e fondamentale per aver un tappeto erboso degno di questo nome.
Se tutto è stato fatto come Dio comanda, nel giro di un mese avremo il nostro bel prato fruibile.
Ed è proprio adesso che comincia il bello, bisogna mantenerlo questo prato…
 

 
Bisogna pensare all'esecuzione di interventi che hanno lo scopo di mantenere o ripristinare l'aspetto estetico e funzionale senza danneggiare la cotica erbosa preesistente.
Il più frequente è il taglio del tappeto erboso. Avere un tagliaerba di alta qualità con lame ben affilate eviterà problemi estetici al prato.
L'altezza di taglio per un normale tappeto erboso di casa, dove in estate è sottoposto ad un calpestio medio elevato, deve essere tra 25 e 50mm, la frequenza di taglio solitamente è di una volta a settimana.
Una riduzione repentina dell'altezza del taglio ha effetti fisiologici negativi poiché si ha un'eliminazione eccessiva di massa fogliare che mette in crisi l'accrescimento della pianta.
Per ogni intervento non bisogna mai togliere più di un terzo della massa fogliare del nostro prato.
 
Gli altri interventi meccanici eseguiti sul nostro prato mirano soprattutto alla riduzione del feltro.
Il «feltro» è la sostanza organica viva e/o morta che si forma tra il verde del prato e la terra, solitamente dal colore paglierino.
Questo si forma quando il tasso di accumulo della sostanza organica eccede il tasso di decomposizione ed è causata quasi sempre dai nostri errori, tipo eccessive concimazioni ed irrigazioni, tagli troppo bassi…
Il metodo più semplice per rimuoverlo è sicuramente acquistare un rastrello a denti mobili, meglio se di plastica che rovina meno il nostro prato.
Ci sarebbero altri metodi per la rimozione ed altri interventi da eseguire su prati già affrancati come l'arieggiatura, ma oggi non abbiamo lo spazio necessario per affrontare tutti questi discorsi...
 
Un altro punto fondamentale riguarda la concimazione; questa deve essere eseguita due volte in un anno, in primavera e in inverno.
Si trovano in commercio prodotti ottimi, con le indicazioni di quanto concime usare per metro quadro cosicché non si possa sbagliare.
Anche in questo caso bisogna spendere il giusto. Se costa poco un motivo ci sarà… State attenti a non distribuirne troppo se no il prato si potrebbe bruciare!
 
Per chiudere, ecco alcuni consigli veloci: non annaffiare mai la sera, porta la formazione di funghi, meglio sempre la mattina.
Comprate sementi di qualità ad alta percentuale di germinabilità, sul fondo della scatola DEVE esserci scritta la composizione del miscuglio, se non fosse così lasciate perdere quel rivenditore perché vende cose di bassa qualità.
Tagliate settimanalmente il vostro prato e non meno di un'altezza di 2 cm.
Ci sarebbe tanto altro da dire, come il controllo delle erbe infestanti e il prato a rotoli, ma per oggi abbiamo già messo tanta carne al fuoco…

Come sempre scegliete la qualità dei floricoltori trentini (AFLOVIT), la lista dei vivai e garden associati è disponibile su internet.
Buon lavoro,
 
Brugna dott. Davide – d.brugna@ladigetto.it
(Puntate precedenti)

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