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«Mi aspetto di realizzare tutti i miei sogni» – Di Nadia Clementi

Intervista a Chiara Presa, una giovane promettente ballerina trentina che li sta realizzando uno ad uno

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Chiara Presa ha 19 anni e inizia ad avvicinarsi al mondo della danza per gioco, da piccola ha sempre amato muoversi con la musica, così all’età di 8 anni inizia a frequentare le lezioni di danza nella scuola di Levico Terme «In punta di piedi» diretta da Samantha Gabban.
Durante il suo percorso Chiara partecipa a numerosi stage e concorsi e comincia ad ottenere le prime soddisfazioni come borse di studio, menzioni speciali e premi.
 
Chiara però ha sempre saputo che la danza non sarebbe mai stata solo un passatempo per lei, così all’età di 15 anni, dopo aver sostenuto e superato l’audizione per Professione Danza Parma, lascia il suo paese, Borgo Valsugana, per iniziare un percorso professionale e formativo, lontana da casa e dai suoi genitori.

Qui lavora con maestri e coreografi importanti come Lucia Giuffrida e Francesco Frola, nonché direttori di Professione Danza Parma, Eleonora Lombardo, Francesco Gammino, Adria Velazquez Castillo e Manfredi Perego e continua a partecipare a stage di alto livello conoscendo Susana Riazuelo, Peter Parker, Juan Henriquez Jimenez, Pompea Santoro, Gentian Doda, Valerio Longo, Damiano Artale, Francesco Cariello, Michele Merola, Karen Nicole-Stange, Jaime Roque De La Cruz e altri ancora.
 

 
Durante gli anni trascorsi a Parma, Chiara frequenta regolarmente il liceo linguistico Guglielmo Marconi di Parma, concentrandosi sullo studio quanto sulla danza.
Non è da nascondere però il sacrificio dietro questa passione, le ore di studio che si concentrano la sera dopo un pomeriggio intero passato in sala prove, le rinunce alle uscite con le amiche o agli svaghi per andare a lezione di danza, ma questo per Chiara non è mai stato un problema.
 
A giugno 2020 Chiara si diploma ed ora può concentrarsi sulla sua passione più grande, la danza.
Infatti, proprio a maggio 2020 entra a far parte del Balletto di Parma, compagnia giovanile emergente fondata dagli stessi Lucia e Francesco, come trampolino di lancio per i ragazzi, al mondo lavorativo della danza.
La compagnia sta riscuotendo successo: dopo uno spettacolo a Bologna, «Contemporaneamente» è stata presente lo scorso 4 settembre a Foligno per ritirare il «Premio Compagnia Emergente», premio per la danza «Città di Foligno».
 
Nonostante ciò, Chiara sta continuando a prendere parte ad audizioni per varie compagnie sia nazionali che estere, con la speranza un giorno di poter trovare la sua strada nel mondo della danza.
Noi l’abbiamo intervistata.
 

 
Ciao Chiara, quando hai compreso che la tua predisposizione artistica sarebbe stata la danza?
«Fin da piccola ho sempre amato ballare, mi ricordo che i miei genitori mi portavano alla baby dance nei villaggi turistici ed io ero felice di ballare assieme alle animatrici, perché sapevo tutti i balli a memoria.
«Ho iniziato a 3 anni con la ginnastica ritmica che ho abbandonato all’età di 8 anni quando sono entrata al 100% nel mondo della danza.
«Vedevo spesso, in televisione i balletti classici più famosi, andavo in teatro, guardavo video sui dvd di ballerine bravissime ed io sognavo di diventare come loro, a volte dopo aver visto i balletti più di una volta, imitavo le protagoniste.»
 
L’inizio di tutto è importante per una bambina che si avvicina alla danza, che ricordi hai delle tue prime esperienze?
«Mi ricordo la prima volta che sono entrata in una sala di danza, ero insieme ad altre bambine della mia età ed ero in prova, finita la lezione l’insegnante disse ai miei genitori che ero già avanti per la mia età, quindi venni inserita nella classe successiva, con delle ragazze più grandi di me.
«Ricordo ancora quell’emozione, pur non conoscendo i nomi dei passi cercavo fare quello che facevano le mie nuove compagne, e, non so come, tutto sembrava venirmi naturale.»
 

 
Cosa significa per te danzare?
«Per me danzare è un altro modo di esprimermi, quello che in realtà mi riesce con più naturalezza, è un modo per comunicare e per arrivare alla gente senza bisogno di parole.
«Più di una volta quando danzo, mi emoziono, e questo mi fa capire che ci sto mettendo anima e cuore in quello che faccio, perché la danza non è solo passi.
«Quando qualcuno si avvicina a me per farmi i complimenti, sono la persona più felice del mondo perché significa che ho trasmesso agli altri quello che sentivo io durante la coreografia, e non c’è cosa più bella.»
 
Qual è lo stile nel quale ti senti di essere maggiormente espressiva?
«Lo stile nel quale riesco ad esprimermi meglio è sicuramente il contemporaneo, perché non ci sono dei passi fissi come nella danza classica, diciamo che il contemporaneo è uno stile più libero da interpretare e anche da eseguire.
«Durante una coreografia cerco sempre di fare mio ogni passo che eseguo, ed è anche questo il bello, mettere le proprie emozioni e sensazioni in ballo.»
 

 
Come sei riuscita a conciliare lo studio con la tua passione per la danza?
«Devo ammettere che conciliare le due cose è stato semplice fino alla prima superiore quando le lezioni di danza non superavano le tre volte in settimana.
«Quando mi sono trasferita a Parma, a Professione Danza, facevo lezione tutti i giorni fino al tardo pomeriggio, a volte anche il sabato. Vivevo ritmi frenetici.
«Così, non appena tornavo da danza, dopo cena, prendevo i libri e mi mettevo a studiare.
«Ammetto che ho avuto delle difficoltà in alcuni momenti, ma con un po' di impegno in più sono riuscita a cavarmela, infatti, a giugno mi sono diplomata al Liceo Linguistico.»
 
Nel 2020 il tuo primo debutto con il Balletto di Parma, raccontaci come hai vissuto questo importante traguardo? Quali sono state le emozioni, oltre alle difficoltà?
«Il 2020 è stato un anno davvero difficile per quanto riguarda l’arte in generale, stare moltissimo tempo fermi non aiuta noi ballerini, che dobbiamo sempre tenerci in allenamento.
«Nonostante ciò, lo scorso giugno, ho debuttato con la compagnia giovanile del Balletto di Parma ed è stato uno dei primi traguardi di inizio carriera.
«Sembra paradossale ma adoravo stare tutte quelle ore in sala a provare e a vedere piano piano lo spettacolo prendere forma.
«Provare e riprovare costumi, acconciature, coreografie, finalmente stavo per tornare sul palco davanti ad un pubblico, a fare quello che amavo di più.
«Ero entusiasta, non penso di saper descrivere a parole tutto quello che stavo provando in quel momento. Era semplicemente emozionante.
«Non sarò mai abbastanza grata a Lucia e Francesco, perché senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile ed io probabilmente non sarei arrivata dove sono ora.
«Li ringrazierò sempre per aver creduto in me dall’inizio e per avermi accompagnata nel mio percorso formativo.»
 

«Premio Compagnia Emergente», premio per la danza «Città di Foligno» - Fotodanza.com

Quali sono le maggiori problematiche che incontra una ballerina nel danzare?
«Le problematiche nella vita di una ballerina sono molteplici.
«Credo che in primo luogo ci sia il fatto che non si può piacere a tutti, a volte, alle audizioni vieni scartata e non ti spiegano nemmeno il perché.
«La danza contemporanea poi, è molto soggettiva, ad un coreografo puoi piacere tantissimo e ad un altro non trasmetti assolutamente nulla, è così.
«La sfida però è non buttarsi giù per un no ma continuare a danzare, a lavorare su sé stessi e a capire che cosa in quell’audizione può non aver funzionato, solo così si va avanti e si migliora.
«Dopodiché, penso, ci sia la difficoltà nel cercare di dare sempre il massimo, può esserci una giornata no, ma una ballerina non può permettersi di eseguire male una coreografia o dimenticarsi dell’espressione durante uno spettacolo perché è una brutta giornata.
«E, poi c’è la dura preparazione fisica, bisogna allenare il fiato, la resistenza, la forza per fare in modo che tutto sembri facile e leggero, anche se dietro c’è un lavoro impressionante che lo spettatore non vede.»
 

 
Quanto tempo dedichi alla danza? Ci racconti la tua giornata «tipo»?
«Dedico alla danza tutto il tempo libero che ho, fino a qualche mese fa mi svegliavo la mattina, facevo colazione, andavo a scuola fino alle 13.00, poi prendevo l’autobus che mi portava direttamente davanti a danza, passavo lì l’intero pomeriggio per poi tornare a casa e mettermi a studiare.
«Ora che ho finito la scuola, probabilmente avrò un po' più di tempo libero ma credo che lo utilizzerò per andare in palestra, per andare in sala da sola a sperimentare e ricercare cose nuove, mi piacerebbe incominciare a creare piccole coreografie su di me.»

Chi è il tuo maggiore sostenitore in famiglia?
«In famiglia non c’è, chi mi sostiene più di qualcun altro, a partire dai miei genitori, ai miei nonni, fanno tutti il tifo per me, e sperano di vedermi realizzata in quello che è il mio sogno fin da quando ero bambina.
«Per ora, quando possono, mio padre e mia madre vengono a vedermi ballare, i miei nonni invece mi chiedono sempre i filmati degli spettacoli. Loro, anche se non sempre me lo fanno sapere, si emozionano. Io spero sempre che siano tutti fieri di me, non vorrei mai deluderli.»
 

 
Raccontaci un episodio bello e uno meno bello che ti sono capitati durante il tuo percorso di vita legato alla danza.
«Un episodio bello è stato sicuramente risalire sul palcoscenico quest’anno, dopo un anno e mezzo di stop, ne ero estasiata. Eravamo a Roma ad un concorso e ho portato un assolo di contemporaneo, ho persino vinto una borsa di studio per una scuola di perfezionamento in Germania.
«Un episodio brutto invece è stato dovermi fermare per colpa di un infortunio, una lesione dello psoas (muscolo del femore), che non mi ha permesso di ballare per un mese abbondante. È stato bruttissimo vedere i miei compagni ballare e provare mentre io stavo ferma a guardare.»
 
Segui il programma Amici di Maria de Filippi? Cosa ne pensi?
«Si, guardo ogni anno Amici, lo seguo volentieri.
«Credo sia un programma che ti apre molte porte, perché permette di farti conoscere tramite la televisione, ma non credo sia questa la strada che voglio prendere.»
 

 
Chi è la tua ballerina preferita?
«La mia ballerina preferita è Marianela Nuñez, argentina, Prima ballerina del Royal Ballet a Londra.
«È una ballerina perlopiù classica e quando balla trasmette delle emozioni fortissime, riesce a vestire bene qualsiasi ruolo le venga assegnato. Io ho avuto l’occasione di vederla ballare dal vivo e posso assicurare che fa venire i brividi.»
 
Cosa ti aspetti dal futuro?
«Dal futuro mi aspetto di realizzare tutti i miei sogni, di trovare il mio posto nel mondo della danza, come ballerina, in un’importante compagnia, e spero anche di riuscire a ripagare tutti i sacrifici fatti in primis dai miei genitori che mi hanno sempre supportata e continuano a farlo, e poi anche per me.
«Vorrei raggiugere i miei obiettivi per dimostrare, a chi non crede in me o a chi mi ha sempre criticata, che non sono bastate le loro parole a farmi rinunciare al mio ambizioso progetto di vita.
«Poi chissà, magari, una volta finito di lavorare come ballerina, posso cimentarmi nell’insegnamento di questa bellissima disciplina.
«Ora mi concentro al massimo e comincio a costruire il mio futuro, continuando a fare esperienze, perché nella danza non si è mai arrivati e non si smette mai di imparare e di migliorare.»

Nadia Clementi - n.clementi@ladigetto.it
Chiara Presa - chiara.presa@libero.it
3421798431 - Instagram @chiarapresa

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Milena 29/09/2021
Bravissima Chiara vai avanti così e non mollare mai!!!! Vedrai che i tuoi sogni si avvereranno
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Anna 26/09/2021
Brava Chiara,ho visto in questi anni quanto sacrificio e dedizione hai messo per rincorrere il tuo sogno, spero tanto tu venga ripagata perché te lo meriti
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Antonella Rigon 26/09/2021
Brava Chiara… in questa società in cui si parla spesso di figli viziati e demotivati riscopriamo che ci sono ancora giovani che credono ancora nei loro sogni e si impegnano fortemente per raggiungere i propri personali obiettivi .. Complimenti Chiara
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Erika 26/09/2021
Bellissima intervista, e spero che i ragazzi che inseguono un sogno,lo possano realizzare
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Deborah 26/09/2021
“Se puoi sognarlo, puoi farlo”, ti auguro di raggiungere tutti i tuoi obiettivi perché te lo meriti!
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Ivan 26/09/2021
Bravissima Chiara,
stai dimostrando che l'impegno e la costanza ripagano sempre. Siamo fieri di te e nonostante la distanza che ci separa crediamo in questo tuo sogno che speriamo possa presto avverarsi al 100%
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Cinzia Rizzi 26/09/2021
Chiara una ragazza non solo bella ma piena di qualità e soprattutto una bravissima ballerina! Ti auguro un futuro strepitoso!
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Delzotto AnnaMaria 26/09/2021
Bellissima Chiara la tua e' pura passione!!!
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Nicola 26/09/2021
Chiara sei bravissima sono sicuro che i tuoi sogni si avvereranno. Da zio sono orgogliosissimo di te. Ti abbraccio e ti auguro di raggiungere la vetta. Ciao
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