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Il ruolo del medico legale – Di Nadia Clementi

Intervista esclusiva al dottor Guido Cavagnoli, specializzato in medicina legale e delle assicurazioni

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Tra le varie figure sanitarie quella dei medici legali è la branca della medicina con la quale spesso si viene a contatto, senza conoscere bene cosa facciano e cosa servano.
Molti infatti non sanno che il medico legale è figura centrale nel contenzioso in materia di responsabilità medico-sanitaria e di responsabilità civile, il medico legale è un professionista della salute che si occupa del rapporto tra gli aspetti psico-fisici della persona umana e l’ordinamento giuridico-sociale o, in senso ancora più generale, tra la realtà antropo-biologica e il diritto.
Per fare un esempio pratico, il medico legale interviene in caso di un sinistro stradale con lesioni a uno degli automobilisti coinvolti: in questo caso la vittima incaricherà un medico legale perché accerti e quantifichi l’entità delle lesioni subite al fine di richiedere il risarcimento del danno all’assicurazione.

Un altro caso potrebbe essere la presunta responsabilità medica detta anche «malasanità».
In questo caso la persona che pensa di aver subito un danno può rivolgersi al medico legale per verificare la reale sussistenza di una colpevolezza in capo ai medici o all’azienda ospedaliera.
Inoltre, si può avere a che fare con un medico legale quando una persona viene trovata morta in situazioni anomale.
Qui il medico legale incaricato dalla procura si troverà ad accertare le cause del decesso effettuando anche l’autopsia sul cadavere. Dagli accertamenti fatti dovrà capire le cause della morte.

Proprio per queste ragioni, il ruolo dei professionisti di medicina legale è strategico nell’ambito della collettività in quanto la loro presenza è garanzia di oggettiva analisi e valutazione di un determinato fatto in funzione dell’accertamento e del rispetto dei diritti.
In tal senso, il medico legale opera nel campo delle assicurazioni private, dell’infortunistica, nelle situazioni in cui vengano evidenziati potenziali errori medici, ma anche in quegli eventi che riguardano erogazioni, sia economiche che di servizio, del sistema di assistenza, previdenza e sicurezza sociale e altro ancora.
 
Dell’importanza di questa figura sanitaria ne parliamo con il dottor Guido Cavagnoli, specializzato in Medicina Legale e delle Assicurazioni.
Dal 2002 assolve incarichi di perizie presso gli Uffici Giudiziari del Tribunale di Trento in ambito civilistico, penale e lavoro.
Si occupa di medicina legale assicurativa: responsabilità civile, polizze infortuni e malattie.
Esperto in ambito assistenziale e previdenziale: Invalidità civile, INPS, INAIL.
Oltre a svolgere mansioni peritali in ambito giudiziario, è iscritto al Sindacato Italiano Specialisti di Medicina Legale e delle Assicurazioni (SISMLA) e alla Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni (SIMLA).

Svolge la libera professione con incarichi di consulenza nelle provincie di Trento e Verona, sia per conto di compagnie assicurative, sia in qualità di consulente tecnico di parte.
Difende come consulente tecnico di parte (CTP) nelle cause civili e penali.

Il suo curriculum a questo link.
 

 
Dottor Cavagnoli, come si diventa professionisti in questo campo? Che cosa l’ha spinta a diventare medico legale?
«È stato quello che si potrebbe dire un vero e proprio colpo di fulmine, nel senso che ero orientato verso altre specialità, molto diverse come la neuropsichiatria infantile, ma seguendo le lezioni del prof. Marigo di medicina legale ho capito che era la mia strada.»
 
Cosa fa il Medico Legale?
«La funzione dello specialista in medicina legale è quella di fungere da interprete tra il mondo medico-biologico e quello del diritto.
«Sono due mondi che pur convivendo tra loro hanno regole e linguaggi diversi, e per poterli tradurre e confrontare sono necessarie delle specifiche competenze.
«In altri termini, il medico legale ha il compito di verificare quali siano le cause di un fatto che abbiano rilevanza non solo dal punto di vista medico, ma anche sotto il profilo giuridico.»
 
Perché è importante la medicina legale?
«È molto importante, perché l’impossibilità di dialogo tra i due mondi potrebbe portare a un corto circuito, un isolamento tra le parti con conseguenze dannose per la Giustizia stessa, in primis.»
 
Quando serve la presenza di un professionista specializzato in medicina legale, cioè in quali situazioni?
«In tutte quelle condizioni nelle quali un paziente o un operatore del diritto debbano coniugare i due ambiti e vogliano confrontare le valutazioni di una o dell’altra parte.
«Ad esempio, il medico legale si occupa principalmente di invalidità civile, ma anche di autopsie eseguite in caso di delitti. Per fortuna, molto più rara, almeno in Trentino.»
 
Sul nostro territorio, quali sono i casi più frequenti per i quali il Medico Legale è chiamato a intervenire?
«Molteplici e direi tutti quelli tipici della medicina legale: dalle autopsie giudiziarie, alle valutazioni INPS, INAIL, Invalidità civile, responsabilità civile e polizza privata infortuni. Non manca nulla.»
 
A cosa serve la Perizia Medico Legale?
«Serve a documentare in maniera scritta il riscontro obiettivo del medico, come se fosse un certificato, ma anche a esprimere un ragionamento che conduce a delle conclusioni.
«È frequente nei casi di valutazione del danno alla persona in ambito di responsabilità civile. Si pensi ad esempio ad un incidente stradale che produca delle lesioni fisiche ad un soggetto; egli per essere risarcito del danno avrà bisogno di essere periziato, ossia visitato e quindi valutato, da un medico legale.
«È naturale che questo accertamento venga svolto da parte dei medici legali incaricati dalle compagnie di assicurazione, ma se un paziente volesse avere un confronto potrebbe chiedere una sua valutazione di stima del danno.»
 
In che modo viene eseguita la valutazione economica del danno, utile sia nel procedimento penale che in quello civile?
«Sono situazioni molto diverse. Nel primo caso, nell’ambito penale, la valutazione del danno spesso viene rinviata proprio alla fase civile, perché è a quella che attiene in via esclusiva.
«Il medico legale quantifica la perdita percentuale dell’integrità psico-fisica di una persona, con riguardo a delle parametrazioni oggetto di studio da parte delle società scientifiche, in particolare della SIMLA, Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni, ma anche con riferimento a testi di legge.»
 
In che cosa consiste una visita di medicina legale?
«Come una normale visita: con la raccolta dell’anamnesi del paziente, la sua storia di vita e di malattia, e quindi con la visita diretta.»
 
Il medico legale agisce anche in ambito di previdenza e assistenza sociale?
«Sono ambiti sempre di competenza medico legale, ed in particolare tutta l’attività medica che svolge l’INPS è medicina legale.»
 
Che cos’è il danno biologico e come si calcola?
«Innanzitutto diciamo cos’è, perché ormai è definito per legge, dal codice delle assicurazioni. Il danno biologico è la menomazione temporanea e/o permanente dell’integrità psico-fisica della persona, a prescindere dalla sua capacità di produrre reddito. È un danno alla vita, diciamo così, di una persona.»
 
Ai tempi del Covid-19 quali sono state le principali criticità riscontrate?
«Anche per la medicina legale, come per ogni altro ambito, il covid ha stravolto almeno inizialmente il modo di fare medicina legale.
«Le visite sono state giustamente sospese sia per non esporre i pazienti a rischi inutili, poiché le visite medico legali non hanno carattere di urgenza, sia per poter utilizzare i medici legali in altre e più urgenti mansioni.»
 
Qual è il ruolo del medico legale in materia di assicurazioni private?
«Sostanzialmente analogo a quello che svolge in ambito risarcitorio, ma cambiano e non poco, i criteri di valutazione.»
 
Cos’è la «Medicina difensiva»? Può spiegarci il significato di quest’espressione da noi ancora poco conosciuta?
«Attiene all’ambito della medicina legale della responsabilità medica, ed è caratterizzata da un eccesso di procedure diagnostiche soprattutto strumentali per cercare di evitare il contenzioso medico legale, ma senza un razionale scientifico.
«Ad esempio, eseguire una TAC cranio in tutti i traumi cranici di lieve entità è sicuramente inutile perché espone il paziente a radiazioni ionizzanti e non consente, razionalmente, di identificare alcuna lesione.
«Serve soltanto a poter dire, in un eventuale richiesta risarcitoria, che è stata fatta. Con buona pace del bilancio delle Aziende Sanitarie che quell’esame ovviamente lo devono pagare.»
 
Quanto è importante il ruolo del medico legale ai fini della prevenzione?
«Senz’altro sì, è fondamentale. Il ruolo della medicina legale è proprio quello di cercare di identificare gli errori per prevenirli. Non a caso spesso il risk manager in un’Azienda sanitaria è un medico legale.»
 
Quali sono stati gli interventi di medicina legale più frequenti nell’ambito della sua carriera professionale?
«Nel corso della mia carriera ho esaminato casi molto particolari e diversi nel tempo. Ad oggi mi occupo prevalentemente di danno alla persona, in qualsiasi ambito.»
 
Ricorda qualche caso specifico?
«Certo: mi sono occupato di omicidio stradale, in un caso noto su tutti i giornali locali, dove avevo il compito di consulente di parte per il conducente di un’automobile che aveva investito una persona dopo che questa era stata letteralmente catapultata sulla sede stradale.
«Proprio in questi giorni la Corte d’Appello di Trento ha assolto il guidatore, rovesciando la sentenza di primo grado grazie all’opera degli avvocati che mi hanno coinvolto.»
 
Il medico legale si occupa anche di danno morale e psichico? In questi casi in cosa consiste la perizia?
«In realtà non si parla di danno morale, che è competenza del giurista, ma di danno psichico senz’altro sì, perché a tutti gli effetti il danno psichico è un danno biologico di natura psichica, e come tale rientra nella valutazione medico legale.»
 
Lei è consulente tecnico d’ufficio del Giudice presso il Tribunale di Trento, ci racconti in breve in cosa consiste questo incarico?
«Tra i due litiganti … il terzo aiuta il giudice a capire. Si potrebbe dire così, oppure prendendo a prestito le parole di un magistrato di Cassazione, il consulente per il Tribunale è “l’occhiale del giudice”, ossia quel tecnico che aiuta il giudice a decidere su fatti tecnici a lui non noti.»
 
Se qualcuno volesse intraprendere la professione di medico legale quale consiglio si sentirebbe di rilasciare?
«È una professione molto affascinante e varia, che deve essere interpretata nella sua vera essenza, ossia quella di essere una professione di interfaccia tra altre professioni e altri domini.
«Chi ha questo afflato, lo segua senz’altro, perché avrà soddisfazione.»
 
Nadia Clementi - n.clementi@ladigetto.it
Dott. Guido Cavagnoli - segreteria@studiocavagnoli.it - www.studiocavagnoli.it - 0461/915550

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