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Sessualità nella coppia matura – Di Nadia Clementi

Miti e pregiudizi: ne parliamo con il dott. Antonio La Torre, psichiatra, psicoterapeuta e sessuologo clinico

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Il dottor Antonio La Torre.
 
Malgrado una ricchissima letteratura evidenzi l’importanza della sessualità che accompagna l’essere umano lungo tutto l’arco di vita, persistono ancora oggi dei pregiudizi che indicano la sessualità negli anziani come un tabù.
Fino a poco tempo fa, la maggior parte degli studi sulla sessualità negli adulti anziani erano prevalentemente focalizzati sull’impatto fisiologico dell’invecchiamento e sulle componenti disfunzionali e patologiche che possono influenzare il ciclo di risposta sessuale, soprattutto per le donne che a causa della carenza di estrogeni della menopausa può portare a secchezza vaginale, irritazione/prurito, lubrificazione inadeguata e dispareunia.
Circa il 50% delle donne in menopausa soffre di atrofia vaginale: perde così la capacità di accogliere e il rapporto diventa doloroso.
 
Per quanto riguarda il maschio, anche se il termine andropausa è discutibile perché non c’è una vera e propria cesura della capacità riproduttiva come nella menopausa, è utile per descrivere il declino ormonale, riproduttivo e sessuale a cui anche il maschio va incontro.
La prevalenza della disfunzione erettile aumenta con l’età, e alcuni uomini sviluppano una carenza di testosterone.
I fattori che influenzano l’espressione sessuale negli adulti più anziani sono molteplici, ad esempio il pensionamento, la perdita del ruolo e del potere sociale ed economico segna una tappa di passaggio critica, così come lo specchio rientra tra i principali nemici della sessualità delle persone anziane.
 
Da una prospettiva psicologica si evidenzia la necessità di investire più risorse per abbattere i pregiudizi e per rendere accettabile una sessualità per l’anziano, a partire da una adeguata conoscenza circa i fattori biologici e psicologici che intervengono con l’avanzare dell’età.
Si dovrà portare maggiori evidenze sull’importanza di interventi di natura culturale ed educativa finalizzati allo sviluppo di competenze e conoscenze riguardo i diversi aspetti dell’invecchiamento.
Curare la formazione sessuologica degli operatori sanitari è essenziale per la salute sessuale della persona anziana.
 
Se da un lato è la persona anziana a non parlare liberamente nella propria sessualità con il professionista della salute, dall'altro lato, molto spesso è anche il professionista stesso che tende a non chiedere informazioni rispetto alla sfera sessuale (Centomani et al., 2021).
Per avere un quadro più chiaro sulla sessualità degli anziani, rispetto anche alla pianificazione dei servizi assistenziali e sanitari rivolti nello specifico a questa popolazione in forte crescita, ci siamo rivolti al dott. Antonio La Torre, Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo clinico, Vicepresidente CIS (Centro Italiano di Sessuologia)
 

 
Parlare di sessualità degli anziani a quale fascia di età si riferisce?
«La sessualità negli anziani si riferisce generalmente alla fascia di età oltre i 65 anni.»
 
Che cos’è il climaterio e come cambia la sessualità in età avanzata rispetto a quella giovanile?
«Il climaterio è il periodo fisiologico di transizione che precede la menopausa e può portare a cambiamenti significativi nella sfera sessuale, come una diminuzione dei livelli di estrogeni.
«Le modificazioni ormonali possono influenzare la lubrificazione vaginale e il desiderio sessuale.
«In età avanzata, la sessualità può essere condizionata da cambiamenti ormonali, ma anche da fattori fisici, psicologici e relazionali.»
 
Come cambia la vita affettiva, emotiva e psichica? Come vivere serenamente i cambiamenti del proprio corpo e condividere serenamente l’intimità con qualcun altro?
«Con l'avanzare dell'età, possono emergere nuove sfide emotive e relazionali legate ai cambiamenti del corpo e alla salute.
«È importante accettare e adattarsi a questi cambiamenti, comunicando apertamente con il partner e cercando nuovi modi per mantenere l'intimità emotiva.»
 
Sono più gli uomini o le donne a cercare il piacere, a causa della loro fragilità e dei problemi sessuali che incombono durante la vecchiaia, fino a quale età è possibile fare l’amore?
«Una vita sessuale è possibile nell’età anziana; il piacere riguarda entrambi i partner.
«Non esiste una regola fissa riguardo a chi cerca il piacere sessuale, né un limite preciso di età fino alla quale è possibile manifestare una vita sessuale.
«Ogni individuo è diverso e le preferenze sessuali possono variare notevolmente. È importante affrontare le sfide sessuali legate all'invecchiamento con apertura e cercare soluzioni individualizzate.»
 
I nuovi farmaci come il Viagra e prodotti lubrificanti possono contribuire al benessere sessuale?
«Sì. In generale, gli inibitori della 5 fosfodiesterasi (farmaci efficaci nel trattamento della disfunzione erettile) e prodotti lubrificanti possono essere utili nel trattamento di problemi sessuali legati all'invecchiamento, come la disfunzione erettile o la secchezza vaginale. Tuttavia, è necessario sempre consultare un professionista sanitario prima di utilizzarli. Sono possibili anche altre soluzioni e approcci da ricercare attraverso una consulenza psicosessuologica.»

È possibile innamorarsi nuovamente a una certa età?
«Assolutamente sì. L'amore e l'attrazione possono emergere in qualsiasi momento della vita. Le esperienze passate possono arricchire le relazioni future e offrire nuove opportunità di connessione emotiva e intimità.»
 
Secondo lei qual è il segreto per mantenere una vita sessualmente attiva dopo anni e anni di relazione?
«Non credo esista un segreto. Una comunicazione aperta e onesta con il partner è fondamentale per mantenere una vita sessuale soddisfacente nel lungo termine.
«Essere disposti a esplorare nuovi desideri e fantasie, adattarsi ai cambiamenti fisici e psicologici e mantenere viva la passione e l'intimità possono contribuire a una vita sessuale appagante anche dopo molti anni di relazione.
«Le variabili da considerare sono comunque molteplici: l’argomento è troppo vasto e complesso per essere affrontato in questa sede.»
 
Come definirebbe la nostra epoca dal punto di vista della sessualità? Quali sono i pregiudizi sociali che condizionano la sessualità dell’anziano? Esiste un diritto alla sessualità?
«La nostra epoca è caratterizzata da una maggiore apertura e consapevolezza riguardo alla sessualità, ma persistono ancora numerosi pregiudizi sociali che possono influenzare negativamente la sessualità degli anziani.
«Questi pregiudizi includono stereotipi riguardanti la sessualità come prerogativa esclusiva dei giovani e la tendenza a ignorare o sottovalutare i bisogni sessuali degli anziani.
«È essenziale riconoscere il diritto alla sessualità negli anziani, abbattere gli stereotipi e promuovere l'inclusione e il rispetto delle diverse espressioni sessuali.»
 
Quali sono i principali pregiudizi che ancora oggi influenzano la percezione della sessualità nella coppia matura?
«I principali pregiudizi che influenzano la percezione della sessualità nella coppia matura sono radicati principalmente nella nostra cultura e nella storia.
«Ancora oggi, nonostante i cambiamenti sociali e culturali, esiste una tendenza a considerare la sessualità nell'anziano come un tabù.
«Questo pregiudizio è alimentato da stereotipi negativi sulla vecchiaia e sulla sessualità stessa, che spesso viene associata solo ai giovani e alle prestazioni fisiche.»
 
È interessante notare come questi pregiudizi persistano nonostante una ricca letteratura che sottolinea l'importanza della sessualità negli anziani. Cosa pensa che sia necessario fare per abbattere questi pregiudizi e rendere accettabile la sessualità per l'anziano?
«Sicuramente è importante investire più risorse per educare la società riguardo alla sessualità nella terza età.
«Questo potrebbe includere programmi di sensibilizzazione, campagne informative e formazione per operatori sanitari. Inoltre, è essenziale promuovere una visione della sessualità che vada oltre le prestazioni fisiche e che includa la dimensione emotiva e affettiva.»
 

Altre foto.
 
Cosa si intende col termine di «ageismo»?
«Il termine «ageismo» indica una forma di pregiudizio e svalorizzazione ai danni di un individuo, in ragione della sua età; in particolare, indica l’insieme dei pregiudizi, degli stereotipi e delle discriminazioni nei confronti delle persone anziane.
«Nella storia del Risorgimento italiano, il caso della Contessa di Castiglione, Virginia Oldoini (Firenze, 23/03/1837 - Parigi, 28/11/1899) può essere considerato un esempio di ageismo.
«Tra le donne del Risorgimento la contessa di Castiglione fu forse la più bella o comunque la più intrigante e chiacchierata, la personificazione della vanità femminile.
«Si dice che convinse con le sue grazie l’imperatore di Francia Napoleone III a sostenere la causa dell'indipendenza italiana: sfruttando la sua bellezza e il suo fascino, ne divenne addirittura l’amante utilizzando la sua posizione per ottenere il sostegno francese all'unificazione d'Italia.
«Fu protagonista di molti tableaux vivants (letteralmente: quadri viventi, all’epoca molto di moda) e degli scatti dello studio dei fotografi Pierson & Mayer, che realizzarono nel 1853-1857 un album (ora conservato al Metropolitan Museum of Art di New York) che ritraeva la contessa di Castiglione con i suoi innumerevoli abiti.
«Per questi fotografi posò in numerose fotografie, che costituivano un’autentica rarità per quei tempi.»
|Malgrado ciò, nell’ultima parte della sua vita, Virginia Oldoini per non vedere la sua decadenza fisica si velava il volto, copriva gli specchi e usciva solo la notte.
|Nel caso della Contessa di Castiglione, si potrebbe parlare di ageismo auto-diretto, in cui cioè lei stessa adotta un’immagine di sé negativa che la porta a nascondersi, a isolarsi, a condurre stili di vita passivi e sedentari.
|Nella Contessa di Castiglione è possibile riconoscere tante donne di oggi che si nascondono e che rifiutano la sessualità per vergogna. Ad esempio la maggiore probabilità di incontinenza urinaria, anche durante i rapporti sessuali, può essere fonte di forte imbarazzo e può spingere la persona a volere interrompere ed evitare i rapporti sessuali, negandosi.
|Ma è possibile riconoscere anche tanti uomini che non ottenendo prestazioni sessuali corrispondenti alle personali aspettative, rinunciano alla sessualità. Oppure uomini che dopo intervento sulla prostata rinunciano a qualsiasi forma di vita affettiva dopo avere perso l’erezione.»
 

Foto di Pierre-Louis Pierson - The Metropolitan Museum of Arts. New York.
 
Quali sono le implicazioni per le vittime di ageismo?
«L’anziano vittima di ageismo tende a identificarsi con la raffigurazione svilente restituita dallo sguardo altrui (ageismo autodiretto) e a perdere interesse per sé stesso e per la propria salute: se non valgo nulla, perché mostrarmi, coltivare relazioni sociali, fare attività fisica, mangiare sano e avere una vita sessuale.
«Queste persone con il tempo perdono vitalità e si lasciano andare, fino a subire un calo nella salute generale e una vita più breve.»
 
Lei ha menzionato l'esempio della Contessa di Castiglione come caso emblematico di sessualità da nascondere. Cosa possiamo imparare da questa storia e come possiamo applicare queste lezioni nella società contemporanea?
«La storia della Contessa di Castiglione ci mostra quanto l'ageismo e la vergogna legata alla sessualità possano influenzare la vita delle persone anziane.
«È importante riconoscere e combattere questi pregiudizi, promuovendo un'immagine positiva della sessualità nell'anziano e incoraggiando una maggiore apertura e comprensione nella società.»
 
Infine, quali suggerimenti darebbe per la ricerca futura su questo argomento?
«È necessario investire più risorse per abbattere i pregiudizi e per rendere accettabile una sessualità per l’anziano, a partire da una adeguata conoscenza circa i fattori biologici e psicologici che intervengono con l’avanzare dell’età.
«La ricerca dovrà portare maggiori evidenze sull’importanza di interventi di natura culturale ed educativa finalizzati allo sviluppo di competenze e conoscenze riguardo i diversi aspetti dell’invecchiamento.
«Curare la formazione sessuologica degli operatori sanitari è essenziale per la salute sessuale della persona anziana.
«Se da un lato è la persona anziana a non parlare liberamente nella propria sessualità con il professionista della salute, dall'altro lato, molto spesso è anche il professionista stesso che tende a non chiedere informazioni rispetto alla sfera sessuale.»
 
Grazie mille, dottor La Torre, per la sua preziosa testimonianza e per aver condiviso con noi queste importanti riflessioni sulla sessualità nella coppia matura.
«È stato un piacere, grazie per l'opportunità di parlare di questo argomento così importante e spesso trascurato.»
 
Nadia Clementi – n.clementi@ladigetto.it
Dott. Antonio La Torre - antonio.la.torre63@gmail.com - https://cisonline.net/

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