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Le Disfunzioni sessuali femminili – Di Nadia Clementi

Il piacere e il dolore dal punto di vista della fisioterapia: ne parliamo con la dottoressa Elisa Borella

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Nella precedente intervista alla dott.ssa Elisa Borella abbiamo affrontato le patologie del Pavimento Pelvico (vedi intervista). Visto il successo nutrito dalla particolarità dell’argomento, di cui si parla molto ma si sa poco, abbiamo ritenuto opportuno approfondire ulteriormente la conoscenza di questo apparato muscolare e il suo corretto funzionamento, al fine di prevenire le disfunzioni sessuali. 
 
Non sempre è noto che l’ipertono muscolare collegato all’organo genitale può determinare una perdita involontaria di urina/feci, prolasso della vescica, dell’utero e del retto con le conseguenze che possiamo ben immaginare.
Per questo è bene saperne di più e la dottoressa Borella è una delle poche in Italia che si è altamente specializzata nella Riabilitazione del Pavimento Pelvico, sia in relazione ai sintomi urologici (incontinenza, urgenza, frequenza, ritenzione), sia da «alterazione della statica pelvica» (prolasso) sia relativamente alle sindromi dolorose perineali.
La dottoressa Borella ci spiegherà nel seguente approfondimento quanto sia importante il buon funzionamento di questi muscoli in particolare del pubo coccigeo, muscolo determinante nella sfera del piacere sessuale.
Non è un’intervista, ma un trattato semplice e completo scritto direttamente dalla nostra esperta per i nostri lettori.
 

 
 Piacere e dolore costituiscono i principi regolatori di base della vita psichica 

Nelle patologie genito sessuali è importante considerare il significato della relazione tra i due grandi messaggi che la sessualità porta al corpo e alla mente, che sono il piacere e il dolore.
Il dolore è la risposta soggettiva di un organismo a uno stimolo nocivo o psichicamente vissuto riduttivo del benessere dell’organismo. È un guardiano dell’integrità psicofisica.
Il piacere invece è il vero e proprio segnale di benessere psicofisico collegato con la qualità della vita. È la forza creativa della vita.
La sessualità è uno degli aspetti più complessi del comportamento umano ed è caratterizzato dall’assoluta compenetrazione tra gli aspetti biologici, cognitivi ed affettivi. Riportare l’attenzione sull’esperienza del piacere a una sensorialità sana del corpo.
 
Oggi nel mondo occidentale «il corpo» sta perdendo il contatto con le basi sensoriali e sensuali del piacere fisico ed emotivo, basti pensare come il corpo sia troppo valorizzato dal punto di vista narcisistico, con il culto dell’immagine e del fitness.
Quindi l’«io» diventa valore assoluto a scapito del corpo. Bisognerebbe riosservare i bambini, il rapporto giocoso che hanno con la propria corporeità, sono socievoli, sorridenti, stanno apprendendo quella suprema forma d’intelligenza emotiva che è l’amore per la vita. Si deve essere educati sin da bambini a una comunicazione verbale e non verbale ai vari stati d’animo, che danno un «feeling tone» ossia, il colore emotivo, e sono tonalità memorizzate soprattutto nell’inconscio.
 
Due sono le funzioni più importanti per sentirsi vivi: la Respirazione e il Movimento.
In una persona con un conflitto emotivo, entrambe le funzioni sono disturbate da tensioni muscolari croniche che rappresentano la controparte fisica dei conflitti psicologici. Quindi tali conflitti si strutturano nel corpo attraverso le tensioni muscolari.
Le forti emozioni, come la gioia ed il dolore, stimolano la respirazione e la rendono più profonda. Una respirazione superficiale o inadeguata, tipica delle persone ansiose o in tensione, riduce la qualità del piacere. La persistenza di conflitti emotivi e di tensioni possono finire per somatizzarsi in uno stato di tensione costante caratterizzato da un ipertono muscolare.
Questo ipertono muscolare può essere presente a livello dei muscoli del Pavimento Pelvico e portare a delle Disfunzioni Sessuali.
 
Il Pavimento Pelvico è l’insieme di muscoli e fasce che chiudono in basso la pelvi.
Sono una rete di muscoli che lavorano in sinergia, ma il protagonista è il muscolo pubo-coccigeo, che origina dal pube e forma una specie di «laccio muscolare» attorno all’uretra, alla vagina e all’ano, e termina sul coccige.
Tale muscolo è dotato di duplice azione:
•  la prima esercita la funzione di chiusura e apertura dell’uretra della vagina e ano;
•  la seconda assicura il sostegno degli organi della pelvi (vescica , utero, retto).
Questo muscolo può essere rafforzato volontariamente: lo si contrae quando vogliamo evitare la perdita di urina o feci, invece lo si rilascia quando si inizia la minzione o la defecazione.
Inoltre svolge un’importante ruolo nell’ambito dell’attività sessuale.
 
Le numerose fibre del muscolo pubo-coccigeo che si inseriscono nelle pareti della vagina sono l’evidenza anatomica che le sensazioni sessuali all’interno della vagina sono strettamente collegate con il tono muscolare.
Le alterazioni al Pavimento Pelvico possono avere molte cause: lesioni traumatiche da parto, carenze ormonali della menopausa, processi dell’invecchiamento, interventi chirurgici pelvici, malattie neurologiche etc., che possono portare ad una ridotta prestazione muscolare del pavimento pelvico.
Questa insufficienza muscolare può determinare come conseguenza una certa difficoltà nei rapporti sessuali, una perdita involontaria di urina e/o feci, una caduta verso il basso (prolasso) della vescica o utero o retto.
 
Già negli anni ’50 un ginecologo statunitense, A. Kegel, riferiva che oltre il 40% delle donne non è in grado di attivare selettivamente il muscolo pubo-coccigeo.
Molti uomini e anche donne alla richiesta di rilasciare o contrarre nello specifico questo muscolo, attivano anche altri gruppi muscolari (glutei, adduttori, addominali, diaframmatici). E questo è un errore perché limitano il vero recupero e motivo della Riabilitazione.
Ecco perché richiede trattamenti e sedute individuali e non di gruppo.
 
L’OMS l’organizzazione mondiale della sanità dà nella definizione di SALUTE, oltre al benessere psicofisico, psichico e sociale, anche quello sessuale.
La sessualità è infatti parte integrante dello stato di salute della persona. È un bene che si può vivere anche in coppia, all’interno di un proprio progetto di vita, sempre nel rispetto di sé e degli altri.
Se in passato la sessualità femminile coincideva con la procreazione, oggi non è così. È sempre più considerato un aspetto fondamentale della qualità della vita.
 
Le Disfunzioni Sessuali consistono nella difficoltà o impossibilità ad avere rapporti e/o nel dolore durante o in seguito a questi momenti e/o la mancanza di soddisfazione durante questi.
Le disfunzioni sessuali riguardano sia il sesso femminile che quello maschile .
Il Pavimento Pelvico può essere la causa o la conseguenza o un elemento presente in queste disfunzioni.
 
Nella donna le disfunzioni si possono classificare in quattro disturbi:
a) Disturbo del desiderio: diviso in due classi; disturbo del desiderio ipoattivo, dove la zona del pavimento pelvico è ipovalida (come nel post parto); dove le sensazioni del piacere sono ridotte.
Oppure può esserci un ipertono, come nel dolore pelvico cronico, quando il dolore inibisce il desiderio di avere rapporti sessuali.
La mancanza di desiderio può anche essere il risultato di uno stress cronico, ansia o depressione.
b) Disturbi dell’eccitazione sessuale: dove vi è una mancanza o scarsa lubrificazione. Caratterizzato da un persistente o ricorrente, parziale o completo insuccesso a ottenere o mantenere la risposta lubrificativa.
Vi può essere una ipovalidità del pavimento pelvico (con riduzione della sensazione del piacere) o una iperattività (consegue il dolore).
c) Disturbi dell’orgasmo: è un problema abbastanza comune nella popolazione.
Numerosi fattori psicologici sono associati all’inibizione sessuale femminile. Anche qui bisogna fare una buona diagnosi, capire se il pavimento pelvico è ipoattivo, quindi si determina una riduzione delle sensazioni, oppure se vi è una iperattività muscolare, quindi una contrazione muscolare che determina dolore, impedendo di raggiungere l’orgasmo.
Oppure, nel caso in cui la donna soffra di incontinenza urinaria, insorge il timore che questo sintomo si presenti durante i rapporti, precludendone quindi il benessere.
d) Disturbi caratterizzati dal dolore come il vaginismo (difficoltà o impossibilità della donna di realizzare la penetrazione anche in presenza di desiderio), o dispareunia (dolore ricorrente e persistente durante l’atto sessuale ).
 
La complessità di tutte queste disfunzioni richiede un team diagnostico e terapeutico dedicato multidisciplinare (ginecologo/urologo/ fisioterapista del pavimento pelvico/ proctologo/ ostetrica /sessuologo/ infermiere professione ecc.), che condivida uno scenario culturale patofisiologico e psicodinamico.
I muscoli del pavimento pelvico sono estremamente coinvolti nella fisiologia e patofisiologia della risposta sessuale femminile .
Il fisioterapista del pavimento pelvico può trattare i punti dolorosi (trigger point) a livello del muscolo elevatore dell’ano, i problemi posturali associati al dolore pelvico cronico (dispareunia e vaginismo) con presenza di ipertono; l’ipoattività /ipotono del pavimento pelvico presente dopo il parto, o un peggioramento del tono dopo la menopausa.
La tecnica riabilitativa  che utilizzo specifica per questa zona delicata  del corpo femminile è esclusivamente di terapia manuale.
Con tecniche di rilasciamento muscolare perineale ed esercizi specifici del perineo, con sedute individuali. Con uno stiramento dei muscoli mirato e con la respirazione profonda. Con l’obiettivo di un percorso di cura che porti all‘indipendenza del paziente.
 
Le disfunzioni sessuali sono patologie e/o sintomi alle quali bisogna porre un’attenzione particolare e il trattamento riabilitativo può contribuire al miglioramento della salute sessuale della donna.
Molte donne che mi cercano per una problematica uro ginecologica, mi pongono spesso quesiti che non hanno mai avuto il coraggio di porre: se si può «sentire di più, se ci può avere un coinvolgimento diverso».
 
E qui vorrei che ci si soffermasse di più al pensare di legare il sesso e l’Amore.
Il sesso visto non per soddisfare bassi appetiti, ma Amore profondo: una simbiosi dove da due si diventa uno.
Sessualità come incontro di anime e corpi; un’occasione per levarsi la maschera e mostrarsi nudi «dentro e fuori».
In questo incontro con l’altro per incontrare anche i nostri bisogni, le nostre paure e pudori.
Una sessualità amorosa completa.
 
Bisognerebbe ricordare che i preliminari in un rapporto non sono mai troppi. Si tende a saltarli quando vi è confidenza nel tempo.
Invece le piccole attenzioni verso il partner alimentano un buon rapporto e un appagamento reciproco. Riconoscere e comprendere la qualità del piacere è una bella sfida per la coppia. L’intimità di coppia può riuscire a valicare questi tabù.
Ciò che unisce dell’elemento «superiore» (la mente) con l’elemento «inferiore» (il corpo) è l’emozione.
La parte emotiva è poco considerata nella cultura amante del controllo: educati al «non piangere, stai composto, fai il bravo bambino, non arrabbiarti», massimo controllo nelle delusioni senza esprimersi liberamente. Ci si chiude già dalla prima adolescenza. Senza imparare ad ascoltare il respiro, a riconoscere i conflitti, senza sopprimerli.
Questo sopprimere l’emozione, questa repressione può portare a disfunzioni nel nostro corpo, porta tensioni e rigidità.
Una buona prevenzione a tante disfunzioni, vorrebbe dire imparare a «dialogare» col nostro corpo sin da piccoli, a conoscerlo, a volergli bene ed ascoltarlo.»
Dott.ssa Elisa Borella
 
Nadia Clementi - n.clementi@ladigetto.it
 
Per contatti ed informazioni:
Elisa Borella, dottoressa in Fisioterapia
Ambulatorio: P.le Europa, 7 – 38123 – TRENTO (TN)
Tel/Fax +39 0461 91.36.27 - Cell +39 340 38.66.878
www.fisioterapiaborella.it - elisa@fisioterapiaborella.it

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