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L’Egitto, dove il passato è il presente – Di Nadia Clementi

1. Il Cairo, capitale del Paese delle Piramidi, la cui storia risale all’epoca dei Faraoni

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L’Egitto è un Paese che evoca un tempo lontano, lontanissimo, immerso nel mistero e avvolto dalle sabbie del deserto. Un mondo quasi magico e mitico, popolato da faraoni che vivevano nel lusso più sfrenato, venerati come divinità in terra, circondati da bellezze architettoniche raffinatissime delle quali oggi ci rimangono le maestose rovine immerse nella sabbia.
L’antico Egitto nell’immaginario di ognuno di noi resta un’epoca piena di fascino e mistero, le cui vestigia ci sono state consegnate dopo millenni ancora intatte e che oggi, l’Egitto moderno, custodisce come bene dell’umanità.

Il turismo archeologico infatti rappresenta ad oggi una delle risorse più preziose per questo paese del nord Africa, baciato dalle fertili acque del Nilo il fiume più lungo del mondo che si snoda come un lunghissimo serpente per oltre 6.000 km attraversando 7 paesi fino all’Africa più profonda e lussureggiante dove nasce come due distinti corsi d’acqua: il Nilo Azzurro e il Nilo Bianco.
È stato proprio questo fiume a segnare profondamente il destino dell’Egitto fin dall’antichità: grazie alle sue piene e al prezioso limo, ricco di nutrienti che rappresentano una vera e propria manna per un terreno arido e sabbioso come quello egiziano, il Nilo ha reso possibile la nascita di una civiltà complessa e raffinatissima che per millenni ha dominato questa parte di mondo.
 

 
Oggi l’Egitto è un Paese profondamente diverso rispetto al suo passato monumentale, e ancora oggi vive di riflesso di quel periodo di splendore per cui è conosciuto in tutto il mondo. Il turismo è uno dei settori più importanti nell'economia egiziana.
Il picco massimo dell'epoca moderna è stato raggiunto nel 2008 quando più di 12,8 milioni di turisti hanno visitato l'Egitto, fornendo un fatturato di quasi 11 miliardi di $. Da quel momento l’afflusso di visitatori è diminuito progressivamente a causa dei frequenti disordini nel Paese, sull’onda della Primavera Araba e culminati nella rivoluzione del 2011. Questi eventi politici hanno avuto ovviamente un impatto anche sull’economia del Paese: il settore turistico infatti impiega circa il 12 per cento della forza lavoro in Egitto.

Le attrazioni turistiche più celebri dell'Egitto sono i monumenti millenari per i quali la Valle del Nilo è famosa in tutto il mondo.
Ovviamente le Piramidi e la Grande Sfinge di Giza sono le attrazioni di punta per ogni giro turistico che si rispetti in Egitto, insieme al tempio di Abu Simbel a sud di Assuan e il Tempio di Karnak, vicino a Luxor.
Il Cairo inoltre vanta un importantissimo Museo Archeologico, primo solo al nostrano Museo egizio di Torino.
Accanto alle bellezze del passato faraonico altre importanti destinazioni sono ad esempio la moschea di Muhammad Ali Pasha e le zone costiere della penisola del Sinai popolari per gli amanti del mare e dei resort esclusivi.
 

 
Oggi dunque l'Egitto si presenta agli occhi del turista come un paese dai mille contrasti, in cui da una parte l'influenza occidentale è sempre più forte, mentre dall'altra resta il paese autentico dove convivono i silenzi dei monumenti di un antico passato e la confusione delle grandi città e dove la tradizione si sposa con gli scenari del nuovo millennio.
Un millennio che è iniziato in salita per l’Egitto e che nei primi 10 anni del 2000 ha visto la popolazione egiziana in fermento: le manifestazioni di piazza del 2011 nate sull’onda della Primavera Araba chiedevano a gran voce un cambiamento, soprattutto ai vertici del Paese governato da oltre 30 anni dal presidente Mubarak, e dopo le prime proteste pacifiche la situazione è degenerata con scontri e coprifuoco, gettando Il Cairo nel caos.
Ma dopo le dimissioni di Mubarak la situazione sulle sponde del Nilo non si è mai più rasserenata, culminando nel 2013 con le agitazioni in Piazza Tahrir contro il presidente Mohamed Morsi, eletto l’anno precedente, e il colpo di Stato per mano delle forze armate egiziane.
 

 
L’Egitto inoltre è un Paese con il quale gli italiani condividono un grave e drammatico caso di cronaca, che fin da subito ha assunto i contorni di una vera e propria crisi diplomatica tra i due Paesi.
Si tratta dell’omicidio di Giulio Regeni, ricercatore universitario di 28 anni che nel 2016 si trovava a Il Cairo per portare avanti le sue ricerche sulla difficile situazione sindacale in Egitto dopo la rivoluzione del 2011.

Regeni fu trovato morto, orribilmente mutilato e con evidenti segni di tortura, il 3 febbraio 2016. Fin da subito le autorità egiziane si sono rese disponibili a collaborare con il Governo italiano per le indagini sulla morte del giovane, ma le promesse si sono trasformate molto presto in depistaggi e scarsa collaborazione fino ad un vero e proprio mutismo che ha portato a forti tensioni diplomatiche i due Paesi.

Tutt’ora il caso Regeni rimane irrisolto e la difficile situazione politica e social dell’Egitto non facilita la prosecuzione delle indagini da parte italiana: una situazione che ha portato ad aspre reazioni a livello internazionale e che lascia una famiglia intera, quella di Giulio, nel dolore e nella rabbia di non sapere per quale motivo un cittadino italiano è finito nelle mani dello Stato egiziano per poi finire ucciso così barbaramente.
 

 
Sebbene la situazione sia ancora agitata l’Egitto rappresenta comunque una meta molto ambita da parte dei visitatori di tutto il mondo.
Nonostante lo sviluppo turistico si tratta tuttora di un paese a vocazione agricola: la campagna nilotica regala scorci di fiume circondati da rigogliose palme da dattero, dove mucche e pecore brucano l’erba, bianche piccionaie sovrastano le case di fango e paglia e i piccoli commercianti percorrono le vie dei bazar portandosi sulle spalle il loro negozio ambulante tra i vicoli di sabbia e fango che sbucano nelle arterie principali.
La simbiosi tra campagna e città è così stretta che persino nella capitale sono presenti in modo capillare usanze e valori contadini che si distinguono nell’agglomerato di cemento e caos. Come per tanti altri paesi del mondo arabo questa convivenza tra città e periferia, lusso e povertà, tradizione e modernità, danno all’Egitto e alle sue città più importanti un fascino e un’atmosfera che difficilmente può replicarsi in altri contesti.
È tutto un mescolarsi di mondi diversi, monumenti, edifici moderni e baraccopoli, lussuose automobili che si immettono nel caotico traffico urbano. Ai bordi delle strade si contrappongono ai negozi le numerose bancarelle con tutto e di più, gestite da ambulanti giovani e vecchi che assaltano i turisti per vendere souvenir e amuleti che rappresentano solo un pallido riflesso del mondo esoterico ed esotico dei tempi di Tutankhamon.
 

 
È comunque bene sapere che i delicati equilibri politici in Medio Oriente e la precaria situazione della sicurezza in Libia costituiscono un potenziale di attuale tensione latente tra varie comunità religiose, che in qualsiasi momento possono sfociare in conflitti violenti.
È infatti in aumento la criminalità causata dai problemi economici e sociali, soprattutto al Cairo e in altre grandi città. Malgrado l'aumento delle misure di sicurezza in tutto il Paese esiste sempre il rischio di attacchi terroristici, anche nelle località balneari.
Dal 2017 vige lo stato di emergenza. Potenziali obiettivi di attentati sono sia le infrastrutture e veicoli delle forze dell’ordine, sia le minoranze religiose, le infrastrutture turistiche e i mezzi di trasporto.

Ripetutamente, sono stati perpetrati diversi attentati nei quali più volte sono morti o rimasti feriti anche dei turisti, li ricordiamo:
•    nella notte dal 4 al 5 agosto 2019, un attentato al Cairo ha provocato numerosi morti e feriti.
•    il 19 maggio 2019, l’esplosione di un ordigno a Gizeh ha ferito alcuni turisti stranieri.
•    a febbraio del 2019 alcune persone sono state uccise dall’esplosione di un ordigno al Cairo.
•    il 28 dicembre 2018, dei turisti stranieri e la loro guida hanno perso la vita nell’esplosione di una bomba a Giza. Alcune persone sono state ferite.
•    Il 24 novembre 2017 un attentato ad una moschea di Al-Abed ha provocato più di 300 morti. A Nord Sinai gli attentati avvengono regolarmente..
•    il 14 luglio 2017, un attacco con un’arma da taglio sulla spiaggia di un hotel a Hurghada, ha provocato due morti e quattro feriti.
•    il 9 aprile 2017, due attentati contro delle chiese copte a Tanta e ad Alexandria, hanno provocato più di 40 morti e più di 100 feriti.
•    il 7 gennaio 2016 un bus di turisti è stato assalito davanti a un hotel nelle vicinanze delle piramidi di Giza, al Cairo.
 

 
Oggi l'Egitto ha intenzione di rialzarsi dalla crisi degli ultimi anni, e non può farlo senza il supporto del turismo internazionale. Le autorità egiziane, hanno stabilito un aumento dei controlli su persone e bagagli, ed è stata aumentata la presenza di unità militari presso gli scali ed in luoghi considerati sensibili.
Come in molti luoghi del mondo, si può andare in Egitto basta prestare attenzione per evitare qualsiasi pericolo, ecco cosa consiglia la Farnesina:
•    evitare di partecipare a manifestazioni e tenersi lontani da affollamenti
•    è sconsigliato fotografare edifici militari e polizia
•    affidarsi solo a tour operator professionali e non uscire dagli itinerari turistici consigliati
•    mantenere un comportamento consono all’uso locale
•    utilizzare abbigliamento mai provocatorio, e coprirsi il più possibile (sia uomini che donne)
•    non parlare a nessuno del proprio orientamento sessuale e non usare app di incontri
•    massima prudenza nei luoghi pubblici molto affollati
•    essere particolarmente vigili nei periodi di festività religiose come Ramadam o Pasqua
•    lasciare il passaporto in una cassetta di sicurezza e andare in giro solo con una copia
•    mai viaggiare in auto o in bus di notte, gli egiziani tengono i fari sempre spenti
•    verificare sempre lo stato dei mezzi in caso di escursioni ed evitare le proposte di escursioni sia a cavallo che con cammello (potrebbero portarti fuori dal circuito turistico)
•    evitare il più possibile l’acquisto di cianfrusaglie proposte da bambini e ambulanti
•    non introdurre nel paese droni di nessun tipo, usarne uno potrebbe portare all’arresto
Controllare le notizie di cronaca prima e durante il viaggio. La situazione di sicurezza in Egitto può cambiare in ogni momento.
 

 
Nella seconda parte il nostro viaggio turistico nell’antico Egitto ci porterà a conoscere la città di Luxor situata dove sorgeva l’antica Tebe, dove si trovano la maggior concentrazione di monumenti di tutto il Paese, il tempio di Luxor, il Grande tempio di Amon a Karnak e, nelle vicinanze, i siti archeologici della Valle dei Re e della Valle delle Regine per raggiungere poi la città di Assuan, il complesso archeologico di Abu Simbel e il Cairo con le sue Piramidi e la Sfinge.

Nadia Clementi – n.clementi@ladigetto.it
(La seconda parte domenica prossima)


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