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«Associazione Castelli del Trentino» – Di D. Larentis

Da ottobre prenderà il via il ciclo di interventi culturali denominato «Gli incontri del giovedì» – Intervista a Pietro Marsilli, vicepresidente dell’associazione

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Prenderà il via, a partire dal prossimo ottobre fino ad aprile 2021, il ciclo di eventi culturali organizzati dall’«Associazione Castelli del Trentino» di Mezzolombardo, denominato «Gli incontri del giovedì», curato dal presidente dell’associazione Bruno Kaisermann e dal vicepresidente Pietro Marsilli.
Gli interventi in programma si terranno il terzo giovedì di ciascun mese alle 20.30, come sempre a Mezzolombardo, nella Sala Spaur di piazza Erbe; solo l’incontro di novembre, trattandosi di un concerto, avrà luogo presso la sede della Banda Musicale di Mezzocorona. Sono tutti ad entrata libera senza prenotazione, nel rispetto delle disposizioni sanitarie in vigore.
 
Da oltre trent’anni l’associazione è attiva nell’ambito culturale provinciale soprattutto attraverso pubblicazioni, convegni e cicli di conferenze su tematiche storiche e storico-artistiche che vengono seguiti con attenzione dal pubblico e dalla stampa.
A riprova della stima di cui è circondata, le iniziative godono del patrocinio, fra gli altri, della PAT, dell’Accademia roveretana degli Agiati e della Società di Studi trentini di Scienze storiche e sono riconosciute valide ai fini dell’aggiornamento del personale docente da parte dell’Iprase.
 
Quest’anno gli incontri si coordinano attorno ad un unico tema: Dante Alighieri, specificatamente nei suoi rapporti con il Trentino, a settecento anni dalla sua morte (1321-2021).
Ne parliamo con il vicepresidente dell’associazione Pietro Marsilli, giornalista, storico e critico d’arte, già docente di Storia dell’arte presso il Liceo Artistico di Trento.
Nell’incontro abbiamo il piacere di porgergli alcune domande.
 

 
Su quale argomento verterà il ciclo di interventi culturali della stagione 2020-2021?
«Gli incontri si coordineranno attorno ad un unico tema: Dante Alighieri, specificatamente nei suoi rapporti con il Trentino; nel 2021 ricorrerà il settecentesimo anniversario della sua morte.
«Abbiamo quindi pensato a un grande omaggio al padre della lingua italiana, in linea con tutta una serie di manifestazioni nazionali e internazionali, una di queste è stata da poco inaugurata dal Presidente della Repubblica a Ravenna, dove come tutti sanno è sepolto.»
 
Che genere di interventi sono stati inseriti in agenda?
«Si tratta di otto momenti di alta divulgazione, di scoperta, di riflessione critica che spaziano dalla iconografia alla musica e dalla storia dell’arte alla politica culturale, con la speranza che, dopo un periodo particolarmente lungo e difficile, tutti noi si possa uscire a riveder le stelle
 
Dove si terranno?
«Come sempre si terranno a Mezzolombardo, nella prestigiosa Sala Spaur di p.zza Erbe, alle 20.30, tutti ad entrata libera senza prenotazione, nel più rigoroso rispetto delle disposizioni sanitarie in vigore. Solo l’appuntamento di novembre, trattandosi di un concerto, avrà luogo presso la sede della Banda Musicale di Mezzocorona.»
 
Potrebbe darci qualche breve anticipazione sul suo intervento del prossimo gennaio?
«L’incontro dal titolo Iconografia della Commedia si terrà giovedì 21 gennaio 2021. Ho raccolto moltissimo materiale, coprendo un periodo lungo, ad iniziare da Sandro Botticelli fino ad arrivare ai manga giapponesi. Ininterrottamente, la Divina Commedia è stata fonte d’ispirazione per tantissimi artisti.
«Non parlerò di letteratura, non parlerò di musicisti, parlerò di pittori e scultori che, prendendo spunto dalla forte suggestione soprattutto dell’Inferno ma non solo, hanno tradotto in immagini le ricche terzine dantesche, da questa pluralità di offerte iconografiche si percepisce anche la sorprendente ricchezza della Commedia
 
Chi sono i relatori e quali sono le date e i titoli dei singoli eventi?
«Il 15 ottobre Roberto Pancheri terrà l’incontro dal titolo La sempiterna lampada e l’immortale alloro. L’immagine di Dante nell’arte trentina tra Otto e Novecento; il 19 novembre, Denis Lombardi parlerà di Après une lecture du Dante. Fantasia quasi Sonata di Franz Liszt; l’evento Dante Alighieri teologo del terzo millennio del 17 dicembre avrà come protagonista Antonio Lurgio.
«Il 21 gennaio sarò io a parlare dell’Iconografia della Commedia. L’evento del 18 febbraio dal titolo Un traduttore sconosciuto di Dante: Bartolomeo de Carneri avrà come protagonista Paola Maria Filippi; il 18 marzo, Fabrizio Rasera parlerà di Dante Alighieri vs Walther von der Vogelweide; il 25 marzo Davide Bagnaresi sarà protagonista dell’evento dal titolo La statua di Dante a Trento fra irredentismo ed editoria turistica
«Infine, il 15 aprile, Gian Maria Varanini terrà l’ultimo incontro dal titolo Ripercorrendo la storiografia su Dante in Trentino, fra Castelbarco e fake news
 
Potrebbe anticipare qualche notizia relativa ai vari interventi?
«Il primo intervento di giovedì 15 ottobre sarà tenuto da Roberto Pancheri, funzionario della Soprintendenza per i Beni Culturali della Provincia autonoma di Trento Ragionerà sulle opere dedicate a Dante realizzate da autori trentini, da Malfatti a Bonazza, da Prati a Zuech a Campestrini.
«L’intervento del 19 novembre è l’unico che si terrà, sempre alle 20.30, a Mezzocorona (presso la sede della Banda Musicale di Mezzocorona, Palazzo del Corso, Piazza San Gottardo) Denis Lombardi (1979, concertista e docente) specializzato sulla grande musica romantica dell’Ottocento, eseguirà al pianoforte Après une lecture du Dante. Fantasia quasi Sonata di Franz Liszt.
«Giovedì 17 dicembre, Antonio Lurgio, docente di Religione Cattolica presso il Liceo Galileo Galilei di Trento e presso l’Università della Terza Età e del Tempo Disponibile, indagherà il valore, e la straordinaria attualità, teologica di Dante Alighieri.
«Il 21 gennaio 2021 sarò io, sulla scorta di un ricco apparato iconografico, a trattare dell’attenzione che tanti artisti figurativi hanno nei secoli dedicato alla Commedia, come le ho spiegato poc’anzi, rispondendo alla sua domanda.
«Paola Maria Filippi, già docente di letteratura tedesca all’Università di Bologna, presenterà il 18 febbraio 2021 la vita e l’opera di Bartolomeo de Carneri (1821-1909), appassionato dantista e autore di una poco conosciuta versione integrale in tedesco della Commedia.
«Fabrizio Rasera, della direzione sia dell’Accademia Roveretana degli Agiati che della Società di Studi trentini di Scienze storiche, giovedì 18 marzo 2021 svilupperà le contrapposte vicende culturali e nazionalistiche che portarono alla erezione prima della statua di Walther von der Vogelweide a Bolzano e poi di quella di Dante a Trento.
«In occasione del Dantedì il professor Davide Bagnaresi, docente di presso il Centro di Studi Avanzati sul Turismo (CAST) dell’Università di Bologna, giovedì 25 marzo 2021 riprenderà una tematica a lui assai cara da anni: la statua di Dante a Trento letta come elemento centrale sia di promozione turistica che di propaganda, prima, durante e dopo la Prima guerra mondiale.
«Infine, giovedì 15 aprile 2021 Gian Maria Varanini, già professore ordinario di Storia medievale presso le Università di Trento e di Verona, proporrà un excursus critico sulla storiografia e la trattatistica relativa alla presunta presenza di Dante in Trentino.»
 

Lei insegna da molti anni all’Università della Terza età e del tempo disponibile (Utetd) del Trentino. Quali saranno i corsi che terrà prossimamente?
«Grazie anche al lavoro svolto dalla responsabile dell'Università della Terza età e del Tempo Disponibile Laura Antonacci e dal suo staff, anche quest’anno ripartiranno i corsi, stanno ripartendo proprio in questi giorni nel rispetto delle attuali norme sul distanziamento sociale.
«Il mio corso è appena iniziato, lo ripeterò per due volte il lunedì pomeriggio e il martedì pomeriggio, per dare la possibilità a tutti di poter partecipare. Il corso che terrò nella stagione invernale sarà sugli scultori trentini, a partire dalle sculture di piazza Dante, per lo più busti celebrativi di personaggi che hanno avuto un importante peso per il Trentino; terrò 10 lezioni, una su Dante in ricordo del settecentesimo anniversario, un’altra su Stefano Zuech, lo scultore autore fra l’altro della Campana dei Caduti di Rovereto; su Othmar Winkler, su Andrea Malfatti e altri.
«Dopo la lunga pausa natalizia i corsi riprenderanno, da febbraio ad aprile terrò altre 10 lezioni sui palazzi storici di Trento, evidenziando il rapporto fra il Palazzo e l’Istituzione. Ne cito uno per esemplificare: Palazzo Thun/Municipio.»
 
Progetti editoriali futuri?
«Sono in pensione da inizio settembre e dunque in futuro avrò più tempo a disposizione per occuparmi dei miei progetti. Vorrei dedicarmi prima di tutto alla continuazione del volume pubblicato tre anni fa, dedicato in particolare alle stufe Bormiolli.
«L’intenzione sarebbe quella di scrivere, in coppia con l’amico e collega Patrizio Tapparelli, un altro libro sulle stufe trentine, relativo alle manifatture per certi versi minori dell’Ottocento ma non solo. Passerò molte mattinate in archivio…»
 
Daniela Larentis – d.larentis@ladigetto.it

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