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Nasce «Il Bosco dei Poeti APS» – Di Daniela Larentis

Il noto artista trentino Lome racconta l’evoluzione di un sogno con la nascita dell’associazione di promozione sociale

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Bosco dei Poeti.

C’è un luogo di pace, vicino a Dolcè, in provincia di Verona, dove passeggiare a piedi lungo 12 km di comodi sentieri fra gli alberi, alla scoperta di poesie e opere d’arte, è da tempo possibile tutto l’anno. Un luogo dove poter coltivare la conoscenza, il dialogo, la cooperazione.
È il noto pittore e scultore trentino Lome ad aggiornarci con orgoglio in merito a un’interessante novità: nell’ottobre 2021, Il Bosco dei Poeti da lui fondato è diventato APS (associazione di promozione sociale).
La nuova realtà, operando nel nostro territorio oltre che in ambito nazionale e internazionale, si occupa dell’organizzazione e della gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, con finalità educativa, avendo a cuore la diffusione dei principi etici della cultura della legalità e della pace fra i popoli, con attenzione particolare rivolta alla conservazione e alla salvaguardia dell’ambiente.
L’Associazione verrà ufficialmente presentata al Mart in primavera-estate 2022 (la presentazione sarà curata dal Presidente Vittorio Sgarbi). Verrà successivamente presentata a Milano, alla Fondazione d’arte contemporanea Mudima.
 
Ma partiamo da lontano, quando venticinque anni fa lo stesso Lome ha concretizzato un sogno, dando vita a un progetto culturale di ampio respiro, punto d’incontro fra arte e natura.
Uno spazio che ospita più di seicento artisti, per un totale di oltre di mille opere, sempre aperto al pubblico, dove si tengono conferenze, manifestazioni, mostre, seminari, in cui è peraltro possibile svolgere molteplici attività in totale comunione con l’ambiente naturale: luogo di scambio di esperienze umane, crocevia di artisti e persone comuni che amano «sostare nell’incontro».
Ad accogliere il visitatore, una poesia incisa su pietra di Papa Giovanni Paolo II Karol Wojtyla e un pensiero donato da Sua Serenità Altissima il Dalai Lama, a fianco delle due grandi pietre realizzate dall'artista francese Ben Vautier.
Nei 132 ettari di terreno, i sentieri si snodano fra faggi, carpini e lecci secolari, attrezzati con aree di sosta; quello creato da Lome è un percorso immerso nel verde con poesie e disegni di artisti italiani e internazionali, fra i quali Alda Merini, Andrea Zanzotto, Patrizia Cavalli, Nanni Balestrini, Maurizio Cattelan, Arturo Schwarz, Nicola De Maria, Luigi Ontani e numerosissimi altri.
 

Lome, Cantico, 2020 - Sovrapittura a olio e smalto su carta.
 
Un luogo di forte richiamo turistico che trasuda energia positiva, (frequentato da scolaresche e gruppi di studio; sono disponibili tre aule per la didattica e uno spazio all’aperto coperto da tettoia, dove vengono organizzate letture, concerti e altri eventi, ma anche corsi, laboratori per scuole dell’infanzia e molto altro), pensato per le famiglie ma anche per tutti coloro che hanno il desiderio di immergersi in un ambiente naturale, in cerca di nutrimento per il corpo e per la mente.
Lome ne è stato per tutti questi anni il custode spirituale. Pur non avendo certo bisogno di presentazioni, ci fa piacere ricordare il suo lungo e ricco percorso artistico.
Agli inizi degli anni Ottanta ha frequentato la Scuola Internazionale di Grafica a Venezia con Riccardo Licata. Si è diplomato al corso di pittura aula Emilio Vedova, all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 1988.
Con una borsa di studio del Comune di Trento si è specializzato nella stamperia/laboratorio di Giorgio Upiglio a Milano. Lavora a Trento e Dolcè (Vr).
 
Conta al suo attivo oltre 200 mostre in Italia e all’estero, esponendo fra l’altro in prestigiosi spazi pubblici come Traklhaus di Salisburgo, Palazzo delle Albere a Trento, Museo d’Arte Moderna di Bolzano, Galleria Civica d’Arte contemporanea di Trento, MART Museo d’Arte moderna di Trento e Rovereto, solo per citare alcuni nomi a titolo esemplificativo.
Curatore con scritti e disegni di diverse riviste, ha realizzato peraltro con Luigi Serravalli quattro libri oggetto, pubblicato 3 libri oggetto con la casa editrice Pulcino Elefante e 4 libri d’artista per le Edizioni La Maddalena con Alda Merini.
È stato coordinatore e curatore di programmi RAI; nel 2011 in occasione dell’Anno Internazionale delle Foreste è stato chiamato a curare la mostra «Pensieri al Vento» presso l’URP del Corpo Forestale de Mono Stato a Roma e nello stesso anno è stato invitato a curare l’evento «Forest Magic Mountain» in occasione della Giornata Mondiale della Montagna per la FAO a Roma.
 

Lome nel suo studio di Trento.

Per la Fondazione Accenture è stato testimonial del progetto «Forest Skill» presso il Collegio delle Università Milanesi. Nel 2013 ha curato la mostra «Dichter-Garden» al Botanikum di Monaco di Baviera. Nel 2015 per il progetto «Bosco dei Poeti» è stato chiamato da Earth Italy, FAO e Ministero dell’Ambiente a esporre all’Expo di Milano nel Cluster Mediterraneo.
Nel 2016 ha lavorato al libro oggetto-progetto «A Song» omaggio a Ezra Pound con un testo inedito di Lawrence Ferlinghetti presentato in anteprima alla Fondazione Mudima a Milano.
Con Sergio Dangelo ha dato inizio al progetto DANGELOMELODIES, un tour espositivo, e nel 2019 ha fondato con lui il Movimento «New Situazionisme».
È invece datato 2020 il progetto culturale «Cantico», inaugurato al Muse, Museo delle Scienze di Trento; le potenti opere da lui realizzate a tecnica mista su carta, catturando il fascino di stormi di uccelli in volo, sembrano invitare a una profonda riflessione sulla necessità di tutelare la biodiversità, un tema sempre caro all’artista.
L’estate scorsa lui e l’amico Dangelo, da poco scomparso, hanno trascorso più di un mese nell'atelier di Castello Tesino del Bosco dei Poeti, esponendo e producendo opere in divenire.
 
Numerosissimi, in questi lunghi anni di fermento culturale, gli artisti e i poeti coinvolti nel progetto, ospitati negli spazi del Bosco dei Poeti, oltre a personalità di spicco, locali, nazionali e internazionali. A visitare il Bosco, nel 2021 anche Vittorio Sgarbi, Presidente del Mart Rovereto.
Diverse sono le finalità perseguite dalla neonata associazione, fra cui promuovere progetti di partecipazione volontaristica, dare spazio ad attività turistiche di interesse sociale, culturale o religioso, nonché ad attività ludiche/amatoriali per il benessere della persona attraverso lo sport ; promuovere la ricerca scientifica di particolare interesse sociale, partecipando a Bandi nazionali ed europei, favorire la formazione universitaria e post universitaria (per esempio sviluppando relazioni e convenzioni con Università e altri Istituti di Formazione); sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche legate alla cultura, all’ambiente, alla biodiversità ecc.
 

Vittorio Sgarbi davanti a un'opera di Lome, all'Arthotel Locanda degli Artisti a Canazei.
 
I soci fondatori, più di una trentina, non sono unicamente artisti e poeti, ma anche noti imprenditori, giornalisti, collezionisti, registi, docenti universitari e stimati professionisti.
Fra loro, il generale della Forestale Isidoro Furlan, grande esperto di foreste e ambiente, e il noto studioso di grandi carnivori, massimo esperto di lupi, il prof. Renato Semenzato, entrambi ospiti fissi del programma televisivo Geo & Geo.
Per brevità evitiamo di elencarli tutti; fra i soci onorari ricordiamo invece Luigi Oldani, fondatore del movimento letterario e artistico internazionale del Realismo Terminale, Igor Costanzo, poeta e performer, Fabio Cavallucci, direttore di musei d’Arte, il pittore tedesco Jakob de Chirico, citando alcuni grandi nomi a titolo esemplificativo.
 
Alex Langer ad Assisi, a metà degli anni Novanta (l’anno prima della sua morte, avvenuta nell’estate del 1995), riguardo alla fede nelle parole in un passo della sua relazione sottolineò quanto fosse difficile distinguere la notizia dalla pubblicità, la realtà dal suo contrario. Il grande intellettuale, sempre molto interessato ai temi della pace, della convivenza tra i popoli e dell’ambiente, disse che può essere considerato credibile chi può dire «Vieni e vedi»; «chi ha un'esperienza da offrire alla quale ognuno può partecipare, che ognuno può condividere».
Il Bosco dei poeti APS ha in serbo molti progetti, forte dell’esperienza ereditata e di una credibilità costruita nel tempo, mettendo in campo nuove sinergie; l’associazione offre a tutti la possibilità di tesserarsi, di entrare a far parte di una dimensione dove la creatività, la laboriosità, l’educazione, il rispetto, l’empatia, l’armonia, il dialogo interculturale indicano un orizzonte possibile.

Daniela Larentis – d.larentis@ladigetto.it

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