Home | Rubriche | Pensieri, parole, arte | Giornata mondiale sulla consapevolezza dell’autismo – Di Daniela Larentis

Giornata mondiale sulla consapevolezza dell’autismo – Di Daniela Larentis

A Trento, l’istallazione dell’opera UNI_VERSA sarà accompagnata dall’interpretazione di un monologo scritto dal poeta Guido Oldani, fondatore del Realismo terminale

image

>
Cinque sono le associazioni trentine coinvolte nell’evento di domenica 2 aprile, organizzato a Trento per celebrare la Giornata mondiale sulla consapevolezza dell’autismo: la Cooperativa Autismo Trentino, con sede a Coredo, la Fondazione Trentina per l’Autismo, da sempre impegnata nella formazione e sensibilizzazione sulla tematica, ANFFAS Trentino Onlus, AGSAT, storica Associazione di genitori di persone con Autismo e la Cooperativa Albero Blu, che da qualche anno si spende per la riabilitazione dei più piccoli, con sede a Rovereto e a Coredo.
L’appuntamento è in piazza Fiera alle ore 11, dove verrà installata l’opera lignea «UNI_VERSA», composta da 10 tele, sintesi del lavoro di tutti i bambini e ragazzi con autismo interrogati sul tema dell’identità di genere.
Responsabile del progetto, Annachiara Marangoni, direttrice di Casa Sebastiano, apprezzata poetessa (fa parte del movimento poetico «Realismo terminale», fondato dal maestro Guido Oldani).
 
È lei a spiegare come è stata pensata l’iniziativa: «L’obiettivo condiviso tra le varie realtà che si occupano di autismo nel territorio trentino è quello di celebrare insieme la Giornata mondiale dell’autismo, sensibilizzare sul tema specifico, attraverso una formula coreografica d’impatto, efficace e anche gratificante per chi la mette in atto, quale è appunto l’installazione artistica, la pièce teatrale e il coinvolgimento della cittadinanza mediante la modalità del flash mob.
«UNI_VERSA» è un totem di tele sostenute da una struttura lignea, questa è essenzialmente la composizione della figura dell’opera, che partendo dai piedi arriva al capo, seguendo una linea ontogenetica: nella direzione evolutiva della crescita psicologica delle persone con autismo.
 
Complessivamente compaiono due profili che via via si distinguono nel divenire della loro crescita.
Per poter rappresentare questi passaggi, l’equipe si è focalizzata su tematiche specifiche sviluppate nei rispettivi laboratori direttamente con i piccoli dai 2 ai 5 anni (opera di Albero Blu), con i bambini dagli 8 ali 14 anni (opera di AGSAT), con giovani (opera di ANFFAS) e con giovani adulti (opera di Casa «Sebastiano»), che insieme ai loro educatori e riabilitatori hanno affrontato il delicato tema dell’identità maschile e femminile, utilizzando, ogni laboratorio con la propria originalità artistica, oggetti e materiali per scolpire un’idea di identità sempre più autorevole.
Seguirà l’interpretazione del monologo «POCO» scritto dal poeta Guido Oldani, fondatore del Realismo terminale, interpretato da Gilberto Colla, percussioni Fabrizio Carriero.»
 
L’articolo di Annachiara Marangoni «Autismo e realismo terminale» è stato pubblicato a gennaio sulla rivista internazionale di poesia e letteratura Noria, (Revue littéraire et artistique), diretta dal professor Dotoli.
In una precedente intervista lei aveva messo in luce alcuni importanti aspetti:
«Come dice il Realismo terminale, nel Terzo millennio la natura diventa sempre più simile agli oggetti o artefatti. Questa modalità sembra essere la stessa utilizzata dagli autistici che tendono a comporre, per esempio, gli organi di una faccia come fossero tessere dislocate di un loro mosaico oggettuale.
«Anche nella percezione visiva delle parole, gli autistici sembrano dimostrare una loro caratteristica: si concentrano su una singola parola, significato e significante, non dando peso all’insieme della frase nella quale la parola viene a situarsi.
«Questa parcellizzazione della frase che conduce a una singola parola come fosse un oggetto, lo rappresenta quasi come una cartolina: il passaggio è, parola isolata nella frase, questa diventa oggetto per essere definitivamente proposta come immagine visiva.»
 
Il poeta Guido Oldani è l’ideatore del Realismo terminale, movimento letterario e artistico internazionale che mette in luce un modo radicalmente diverso di interpretare la realtà e di rappresentarla, anche artisticamente, a partire dalla poesia, in un mondo globale dominato dalla tecnologia e dagli oggetti.
Una delle voci poetiche internazionali più riconoscibili, proposto per il premio Nobel per la Letteratura 2021 (a sottoscrivere la candidatura di Oldani al celebre premio, intellettuali di tutto il mondo).
Conta al suo attivo numerosissime pubblicazioni, importanti premi e riconoscimenti; suoi testi compaiono su prestigiose riviste, collabora a quotidiani come Avvenire, La Stampa e Affari Italiani, a trasmissioni RAI, adattando testi per il teatro.
Nel 2008 pubblica «Il cielo di lardo», nella collana «Argani» che dirige per l’editore Mursia. Sempre per Mursia nel 2010 esce «Il Realismo terminale», visione della poesia e del mondo, subito tradotto negli Stati Uniti, negli «Annali di Italianistica».
Nel 2014, al Salone del libro di Torino, con Langella e Salibra, presenta il «Manifesto breve del Realismo terminale».
Fra le numerose recenti pubblicazioni, citiamo: «La guancia sull’asfalto» (Mursia, Milano, 2018); «E hanno visto il sesso di Dio. Testi poetici per agganciare il cielo» (2000 – 2019), Mimesis, Sesto S. Giovanni, 2019; «Dopo l’Occidente - Lettera al Realismo Terminale», Mursia, Milano, 2021.
 
Il monologo «Poco», da lui scritto in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, come è stato detto verrà interpretato da Gilberto Colla, accompagnato dalla musica di Fabrizio Carriero.
Sarà un momento importante di condivisione per la comunità, un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica in merito a una tematica che colpisce moltissime famiglie anche in Trentino.
 
Un ultimo pensiero, prima di concludere.
Il ruolo delle associazioni che si occupano di autismo è prezioso non solo per le famiglie coinvolte ma per tutta la popolazione, consapevoli del fatto che la diversità rappresenti una ricchezza.
Nel volume di Ellen Notbohm «10 cose che ogni bambino con autismo vorrebbe che tu sapessi», pubblicato da Erickson, l’autrice sottolinea, in un passo del primo capitolo:
«Ogni giorno, gli individui con autismo ci mostrano che sono in grado di superare, compensare e gestire in altro modo molti degli aspetti più difficoltosi della loro condizione e avere una vita realizzata e dinamica. Tanti di loro non solo non cercano una cura, ma ne rifiutano il concetto. In un famoso articolo del New York Times del dicembre 2004, Jack Thomas, studente delle superiori con sindrome di Asperger, catturò l’attenzione del mondo dicendo: «Noi non abbiamo una malattia, e quindi non possiamo essere curati. Semplicemente, noi siamo così».»
Prosegue dicendo: «[…] Quando le persone non appartenenti allo spettro autistico pensano alle difficoltà dell’autismo solo attraverso le lenti della propria esperienza, involontariamente chiudono la porta a quel tipo di pensiero alternativo che può fare la differenza nella vita e nelle possibilità di successo della persona con autismo.»

Daniela Larentis – d.larentis@ladigetto.it


Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande