Lome, mostra a Bolzano – Di Daniela Larentis
Inaugurazione il 15 maggio: opere realizzate a più mani da Dangelo, De Chirico, Lome. Intervista al fondatore del Bosco dei Poeti sui prossimi eventi in programma
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Lunedì 15 maggio alle ore 18.00, alla Galleria Espace La Stanza in Via Orazio 34 a Bolzano, verrà inaugurata «Dangelo-De Chirico-Lome», una mostra di opere realizzate a due e tre mani dagli artisti Sergio Dangelo, Jakob De Chirico e Lome, tra l'Atelier del Bosco dei Poeti, Milano, Merano e Monaco.
«Un laboratorio aperto di idee, condivisione e lotta contro la Notte – sottolinea Lome, nome d’arte di Lorenzo Menguzzato, – in un confronto dove tutto si mescola nella creazione di nuove opere nel segno del New Situazionisme.»
Tre importanti nomi del panorama artistico contemporaneo, legati da profonda amicizia (Sergio Dangelo, artista milanese di fama internazionale, classe 1932, fondatore con Enrico Baj del Movimento Nucleare, è scomparso lo scorso anno.)
Lome, artista noto sia in Italia che all’estero, è fondatore e custode spirituale del Bosco dei Poeti, divenuto APS (Associazione di Promozione Sociale) un anno e mezzo fa.
Due parole su un’importante realtà che coinvolge personaggi noti e persone comuni (i soci fondatori, più di una trentina, non sono unicamente artisti e poeti, ma anche noti imprenditori, giornalisti, collezionisti, registi, docenti universitari e stimati professionisti).
Il tesseramento è aperto a tutti e consente non solo di poter partecipare alle molteplici attività organizzate, ma anche di poter proporre iniziative.
L'Associazione ha tre sedi ed è operativa abitualmente in Trentino e in Veneto (talvolta anche in altri luoghi d’ Italia e oltre confine), mettendosi a disposizione di Comuni, istituzioni e scuole nell’organizzazione di mostre, eventi, percorsi di formazione ed educazione artistica e ambientale.
La sede principale di Dolcè è affiancata da altre strutture, un Centro Visitatori a Peri (VR) e un Atelier per artisti a Castello Tesino, visitato anche dal Presidente del Mart Vittorio Sgarbi.
Attualmente, il Presidente dell’Associazione è il Generale in Riserva Isidoro Furlan dei Carabinieri Forestali.
In questi lunghi anni di fermento culturale, sono stati davvero moltissimi gli artisti e i poeti ospitati negli spazi di questo luogo di pace, oltre a personalità di spicco sia nazionali che internazionali.
Il «Bosco dei Poeti» nasce un pomeriggio d’estate del 2002 dall’intuizione del critico d’arte Luigi Serravalli e dalla volontà della famiglia Menguzzato di Trento.
Fino ad oggi più di 1.500 creativi sono stati coinvolti nel percorso e nei progetti.
Particolare attenzione è stata riservata all’attività didattica «Millefrutti Scuole» con oltre 100 lezioni e laboratori tenute da artisti e poeti per scuole dell’infanzia, primarie e secondarie o superiori, calibrate sull’esigenza del programma e in accordo con i docenti.
Ospitalità viene data alle associazioni e ai gruppi desiderosi di approfondire le tematiche legate all’Arte e alla Natura.
Lome al Bosco dei Poeti.
Innumerevoli le iniziative proposte fin dalla sua costituzione, in collaborazione con la Galleria Civica di Trento, il Mart di Rovereto (dove dal 2014 è stato costituito un deposito/archivio), il Muse (Museo delle Scienze, Palazzo delle Albere di Trento) o in collegamento con note associazioni internazionali.
Sono in programma anche per l’anno in corso diversi imperdibili appuntamenti, incontri di poesia, coordinati da Massimo Parolini, apprezzato poeta, e altri interessanti eventi.
A tale proposito, segnaliamo la Festa della Poesia che si terrà al Bosco dei Poeti domenica 21 maggio e tre straordinarie mostre che, in tempi diversi, avranno luogo nella vicina Villa Del Bene di Volargne.
Curiosi di saperne di più, abbiamo raggiunto Lome nel suo atelier di Trento e gli abbiamo rivolto delle domande.
Alcune brevi note biografiche prima di passare all’intervista.
Lome, nome d’arte di Lorenzo Menguzzato, agli inizi degli anni ottanta frequenta la Scuola Internazionale di Grafica a Venezia con Riccardo Licata. Si diploma al corso di pittura aula Emilio Vedova, all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 1988.
Con una borsa di studio del Comune di Trento si specializza nella stamperia/laboratorio di Giorgio Upiglio a Milano. Lavora a Trento e a Dolcè (Vr); conta al suo attivo oltre 200 mostre in Italia e all’estero, esponendo in prestigiosi spazi pubblici come Traklhaus di Salisburgo, Palazzo delle Albere a Trento, Museo d’Arte Moderna di Bolzano, Galleria Civica d’Arte contemporanea di Trento, MART Museo d’Arte moderna di Trento e Rovereto, solo per citare alcuni nomi a titolo esemplificativo.
Curatore con scritti e disegni di diverse riviste, realizza peraltro con Luigi Serravalli quattro libri oggetto, pubblica 3 libri oggetto con la casa editrice Pulcino Elefante e 4 libri d’artista per le Edizioni La Maddalena con Alda Merini. Coordinatore e curatore di programmi RAI, nel 2011 in occasione dell’Anno Internazionale delle Foreste viene chiamato a curare la mostra «Pensieri al Vento» presso l’URP del Corpo Forestale de Mono Stato a Roma e nello stesso anno è invitato a curare l’evento «Forest Magic Mountain» in occasione della Giornata Mondiale della Montagna per la FAO a Roma.
Per la Fondazione Accenture è testimonial del progetto «Forest Skill» presso il Collegio delle Università Milanesi.
Nel 2013 cura la mostra «Dichter- Garden» al Botanikum di Monaco di Baviera. Nel 2015 per il progetto «Bosco dei Poeti» è chiamato da Earth Italy, FAO e Ministero dell’Ambiente a esporre all’Expo di Milano nel Cluster Mediterraneo.
Nel 2016 lavora al libro oggetto-progetto A Song omaggio a Ezra Pound con un testo inedito di Lawrence Ferlinghetti presentato in anteprima alla Fondazione Mudima a Milano.
Con Sergio Dangelo partecipa al tour espositivo «Dangelomelodies» e nel 2019 fonda con lui il Movimento «New Situazionisme».
Nel 2020 con l’amico Generale Isidoro Furlan dell’Arma dei Carabinieri Forestali dà vita al progetto culturale «Cantico».
Lome nel suo atelier di Trento.
Anzitutto, quando avrà luogo l’inaugurazione della mostra a Bolzano?
«Lunedì 15 maggio, a Bolzano, sarà inaugurata Dangelo-De Chirico-Lome, una mostra di opere realizzate a due e tre mani da Sergio Dangelo, Jakob De Chirico e dal sottoscritto, tra l'Atelier del Bosco dei Poeti, Milano, Merano e Monaco. L’appuntamento è alle 18.00 nello spazio espositivo Espace La Stanza in Via Orazio, 34.»
Lei è il fondatore e «padre spirituale» del Bosco dei Poeti: chi può accedervi?
«Il Bosco dei Poeti è un autentico museo a cielo aperto a cui si può accedere mediante tesseramento annuale. La tessera (10 euro quella adulti, 5 euro la Junior) offre l’opportunità non solo di partecipare alle attività proposte, ma di poter proporre iniziative che verranno prese in considerazione.
«Si tratta di una preziosa realtà aperta ai nuovi soci, nella convinzione che le idee nascano dalla contaminazione e dalla condivisione. I posti a sedere coperti, con tavoli e panche, sono attualmente più di 150, siamo così in grado di ospitare eventi in piena sicurezza.
«Il percorso con i suoi sentieri si è rinnovato, grazie all’impianto fotovoltaico e al pozzo ora possiamo garantire al meglio le attività.
«Abbiamo recentemente ospitato i ragazzi del liceo Parini di Seregno, del resto molti sono gli studenti che vengono al Bosco per vivere un’esperienza formativa indimenticabile.»
Uno dei progetti del Bosco riguarda la raccolta «Pensieri al vento». Di che cosa si tratta?
«Pensieri al vento è una raccolta di stendardi del Bosco dei Poeti, in deposito al Mart Rovereto. Gli artisti che li hanno realizzati su tela in duplice copia (una resta all’autore e una è per il Bosco) sono quarantadue. Il tema affrontato è sulla relazione uomo-natura.
«Lo stendardo ha un significato comunicativo potente, significa qui io ci sono. Un grande regalo è arrivato in primavera: alcuni fogli da esporre in Bosco e il progetto per uno stendardo di uno dei più grandi musicisti Jazz del mondo, Paolo Fresu.»
Sergio Dangelo e Lome, Il giardino segreto.
Quali sono gli eventi in programma?
«Domenica 21 maggio sarà una giornata importante: prima si terrà la Festa della Poesia al Bosco dei Poeti, dalle 10 del mattino alle 16 del pomeriggio, si alterneranno, in recite e canzoni, un ventina di poeti-scrittori (dal Trentino al Veronese alla Lombardia): Maurizio Pedrini, Mauro Dal Fior, Lilia Slomp Ferrari, Anna Maria Ercilli, i Poeti del Realismo terminale con il fondatore Guido Oldani, Giuseppe Langella, Stefano Torre, Annachiara Marangoni, Pino Canta e Davide Chindamo; e ancora: Carlo Zarinelli (Poetry in Music Project in Progress), Massimo Parolini, Igor Costanzo, Francesco Sainato, Renato Sclaunich, Angelo Magro, Nicola Cetrano, Giuseppe Colangelo, Giuliano Natali (Diaolin), Gigi Zoppello e Paolo Malvinni.
«Oltre alla poesia ed alla musica ci sarà spazio anche per lo Yoga e le pratiche olistiche con le maestre Elena Fossa e Manuela Moneghini del Centro Dharma Yoga di S. Giovanni Lupatoto (VR). Ma non solo, nei prati del Bosco saranno attivi due punti di ristoro: uno degli Amici della Scaletta di Trento e l'altro degli Alpini di Volargne.
«A pochi chilometri, l’attività dell’Associazione si sposterà alle 18.00 a Villa del Bene a Volargne per l’inaugurazione della mostra Tessere, visitabile fino al 25 giugno, un’esposizione di opere di grandi artisti internazionali del ’900 italiano dedicate alla produzione del tessuto, tra tradizione e fantasia.
«È legata alla mostra dello scorso anno allestita ad Ala, in occasione della 25° edizione di Città di Velluto.
«Si tratta di una straordinaria raccolta impreziosita dai testi del prof. Mauro Vercellotti, studioso di storia della cultura tessile, che accompagna il visitatore alla scoperta del mondo del tessuto tra storia, tradizione, arte e costume.»
Chi sono gli artisti coinvolti?
«In mostra ci saranno opere di 43 artisti internazionali: Valerio Adami, Fabrizio Clerici, Remo Brindisi, Giuseppe Zigaina, Bruno Cassinari, Floriano Bodini, Federica Galli, Valeriano Trubbiani, Enrico Paulucci, Ernesto Treccani, Luciano Minguzzi, Antonio Possenti, Lucio Del Pezzo, Vanni Viviani, Emilio Greco, Pietro Annigoni, Giuseppe Ajmone, Antonio Bueno, Domenico Purificato, Bruno Caruso, Arnaldo Pomodoro, Tono Zancanaro, Giovanbattista De Andreis, Giovanni Cappelli, Giuseppe Giannini, Francesco Tabusso, Enzo Bellini, Mario Calandri, Renzo Biasion, Giuseppe Migneco, Concetto Pozzati, Arturo Carmassi, Giancarlo Cazzaniga, Robert Carroll, Enrico Baj, Franco Rognoni, Franco Rognoni, Francesco Casorati, Orfeo Tamburi, Ugo Nespolo, Ennio Morlotti, Emilio Tadini, Giuseppe Guerreschi e Gianni Dova.»
Sergio Dangelo e Lome, Cinque Santi e un serpente.
Sono in programma altre mostre in estate?
«La seconda mostra dal titolo Segni diVini Arte e Vino – Kunst und Wein – Art and Wine, avrà luogo dal 30/07 al 27/8/23 presso il Bosco dei Poeti e Villa del Bene. Verranno esposte opere di : Joseph Beuys, Salvador Dalì, Man Ray, Emilio Vedova, A.R Penck, Giuseppe Chiari, Christo e Jean Claude, Mario Schifano, Roger Fritz, Hans Richter, Arrigo Lora Totino, Carlo Belli, Giulio Turcato, Ernesto Treccani, Renzo Vespignani, Luigi Veronesi, Aldo Schmid, Jakob de Chirico, Ennio Finzi, Luc Fierens, Carla Accardi, Gianni Dova, Piero Dorazio, Mattia Moreni, Romano Conversano, Orfeo Tamburi, Mino Maccari, Chan Kwan Van, Remo Wolf, Lome, Bruno Colorio, Ben Vautier, Riccardo Schweizer, Mario Radice, Riccardo Licata, Vanni Viviani, Kiddy Citny, Franco Gentilini, Roberto Crippa, Maurice Henry, Sergio Dangelo, Aldo Mondino, Franco Angeli. Ogni opera sarà accompagnata come sempre da una scheda con una sintetica biografia dell’autore, è infatti importante offrire ai visitatori la possibilità di approfondire stili, tematiche e storia degli artisti, fornendo informazioni utili.»
Può darci qualche anticipazione sugli eventi che si terranno in autunno?
«È in programma una terza importante mostra dal titolo Toccati dal Fuoco Arte e Follia, visitabile dal 12/11/23 al 17/12/23. Protagonisti, gli artisti dell’Atelier dell’Ospedale psichiatrico di San Giacomo in Tomba di Verona.
«La nascita del primo laboratorio in un ospedale psichiatrico in Italia, risale alla fine degli anni cinquanta (l'atelier OBA - Omino Bianco Azzurro) voluto dallo scultore scozzese Michael Noble che in quegli anni viveva a Villa Idania, Garda, con la moglie Ida Borletti.
«L'atelier OBA fu costruito, grazie alla generosità di Ida Borletti, della grande dinastia industriale milanese, nel parco del manicomio di san Giacomo alla Tomba ed è tuttora attivo.
«Ida, Michael e lo scultore Pino Castagna hanno dato vita a un laboratorio creativo riconosciuto e di esempio in tutto il mondo. Saranno esposti una selezione di lavori dalla collezione Bosco dei Poeti, già esposti in parte al MART Museo d’Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.»
Un’agenda ricca di appuntamenti imperdibili, vi terremo aggiornati…
Daniela Larentis – d.larentis@ladigetto.it
Jakob De Chirico e Lome.
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