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Centro di Sviluppo Locale Aldo Gorfer – Di Daniela Larentis

A Canale di Tenno, in occasione della presentazione del Centro intitolato al giornalista e scrittore trentino ha preso il via la mostra dell’artista Paolo Dalponte

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Domenica 5 novembre 2023, nel pittoresco borgo di Canale di Tenno è stato inaugurato alla presenza delle autorità il Centro di Sviluppo Locale Aldo Gorfer, intitolato al noto giornalista e scrittore trentino scomparso nel 1996.
Gestito dall’Ecomuseo della Judicaria, in attività da 24 anni, il Centro nasce come luogo aperto, luogo di incontro, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere le collaborazioni fra territori, coinvolgendo la comunità mediante progetti di interesse collettivo.
Una sfida importante, ha sottolineato Carmela Bresciani, Presidente dell’Ecomuseo della Judicaria, che vede il coinvolgimento di varie realtà.
 

Paolo Dalponte, Paesaggi, Tenno.

L’assessora alle politiche culturali Giancarla Tognoni ha messo in luce, in un passaggio del suo intervento, il motivo per il quale la struttura è stata dedicata all’apprezzato scrittore trentino:
«Era naturale, era giusto, conoscendo il lavoro svolto da Aldo Gorfer. Lui ha precorso i tempi, è stato testimone nel corso della sua vita di un momento di cambiamento epocale.
«Giornalista - una parola che lo definisce poco - appassionato di geografia e di etnografia, ha vissuto la Seconda guerra mondiale, ha combattuto nelle brigate universitarie, ha assistito allo sfacelo della guerra e alla ricostruzione, ha visto l’arrivo del benessere, il fenomeno dell’abbandono dei paesi, ha colto il rischio di correre verso una modernità e un benessere che si sarebbe pagato a caro prezzo, perdendo identità.
«Ha alzato la voce, sempre con il suo tono garbato, ha reso pubblico il suo pensiero invitando a non dimenticare mai che il benessere di una comunità non è solo materiale.»
 
Aldo Gorfer, classe 1921, grande maestro del giornalismo e della ricerca storica e sociale in Trentino, ha saputo raccontare come nessun altro la bellezza e l’unicità del nostro territorio.
Figura importante del panorama culturale trentino del secondo Novecento, attraverso la sua vasta produzione letteraria ha indagato il delicato rapporto fra uomo e ambiente in un’epoca segnata da veloci trasformazioni, testimoniando il valore delle tradizioni montane e della cultura popolare. Gorfer ha tenuto nel 1996 il suo ultimo intervento pubblico proprio nel borgo di Canale, in occasione di un convegno dedicato al lago di Tenno. Un luogo incantevole, rimasto fedele alle sue origini, da girare a piedi lungo i vicoletti lastricati, lasciandosi catturare dal fascino antico delle abitazioni di pietra.
 
Fra le sue pubblicazioni più note (spesso accompagnate dalle foto dell’amico Flavio Faganello), ne citiamo alcune entrate nell’immaginario collettivo: Le valli del Trentino, Guida dei castelli del Trentino, Solo il vento bussa alla porta.
Nella sua casa, sull'Altopiano di Pinè, il giornalista trascorreva le estati scrivendo con la sua mitica Olivetti 35, appuntando idee, attorniato dall'affetto della moglie Piera e dei figli Elisabetta e Giuseppe (quest’ultimi, presenti all’inaugurazione, lo hanno ricordato con affetto, condividendo alcuni ricordi di vita familiare).
La città di Trento gli ha intitolato una scuola e una via (la Scuola Primaria di primo grado in via Solteri e una strada a Trento Sud).
 

 
Contestualmente alla presentazione del Centro è stata inaugurata la mostra intitolata «Storie italiane» dell’artista Paolo Dalponte, il quale attraverso la sua arte trasmette valori legati all’amore per il territorio, i paesaggi da lui ritratti diventano luoghi del ricordo e della memoria.
È lui stesso a raccontare, in un passo del suo intervento, da dove ha tratto ispirazione nel dare vita a questo ciclo di lavori realizzati a matita:
«L'Italia è un Paese con una altissima concentrazione di siti e manufatti artistici di tutti i generi.
«Un enorme patrimonio di difficile gestione, ripetutamente offeso, insieme al paesaggio più o meno antropizzato, da anni di ruberie e indifferenza.
«Un infinito numero di opere che abbiamo ricevuto da un passato più o meno distante nel tempo, opere che ci chiedono amore e cura.
«Un Paese che di queste cose potrebbe farne un ottimo pane quotidiano per le generazioni attuali e future.
«Le città d'arte più famose, così come le singole opere eseguite da impareggiabili artisti, vivono spesso sepolte dalla presenza, a volte inconsapevole e distratta del turismo di massa.
«Ma vi sono anche piccole realtà minori che meritano di essere conosciute: piccole frazioni di mezza montagna, immerse ancora in una natura indifferente all'uomo, piccoli edifici religiosi o civili disseminati in pianura, resti di insediamenti abbandonati per le condizioni avverse del clima o della Storia.
«In questi luoghi si può leggere la Storia del nostro Paese, scritta con discrezione di forme e misura, luoghi dove non sono passati famosi condottieri o regnanti, magari solo operosi contadini o monaci […].»
 

Centro di Dviluppo Locale Aldo Gorfer, Canale di Tenno.
 
Alcune brevi note biografiche dell’artista.
Paolo Dalponte è nato a Poia di Lomaso (1958). Ha frequentato L’Istituto Statale d’Arte Applicata A. Vittoria di Trento.
Dalla metà degli anni settanta si interessa di pittura ad olio e una decina di anni dopo anche di grafica.
Dal 1989 è membro dello studio d’Arte Andromeda di Trento e si occupa con successo di grafica umoristica, ottenendo numerosi riconoscimenti e premi in Italia ed all’estero (Belgrado, Antalya-Turchia, Kaliningrad-Russia, Marostica, Bordighera, Presov-Rep. Slovacchia, Iran, Pechino,Odessa, Surgut, Siberia, Olen Belgio, Kruishoutem Belgio, Bangalore India. Nel 1992 realizza per le Edizioni Arca di Trento il gioco «Trentatrétrentini».
Nel 1998 realizza il libro «Disegni di segni» con il quale vince la Palma d’Oro al Salone Internazionale dell’umorismo di Bordighera. Dal medesimo anno è collaboratore di Smemoranda sino al 2008.
 

Paolo Dalponte.
 
Nel 2005 realizza il calendario per l’Istituto Trentino delle Assicurazioni ITAS. Nel 2006 e nel 2014 cura l’immagine del Congresso Provinciale SAT. Nel 2009 realizza le illustrazioni per il calendario della Cassa Rurale del Lomaso Realizza calendari per biblioteche pubbliche e per privati.
Progetta una linea di gadget per l’Azienda Termale Comano Terme.
Ha tenuto corsi di disegno a Praso, Ponte Arche, Pranzo, Riva del Garda, Tione, Trento. Collabora con Edizioni Rendena, Centro Studi Judicaria, Akena, Edizioni Curcu e Genovese, Anemos, Azienda di Promozione Turistica di Comano Terme, APT Madonna di Campiglio, Ingarda Cartoonbank (Russia), Animalcartoon (Serbia), GAJ editore (Iran), Edizioni Centro Studi Erickson, Il Quotidiano Trentino, il T quotidiano.
 
Giovedì 9 novembre, a Trento, è stata inaugurata una nuova importante esposizione dell’artista dal titolo «Wunderkammer»; in mostra una serie di opere a matita (profonde e irriverenti).
Resterà aperta al pubblico fino al 23 novembre 2023, presso lo Spazio Foyer di via Galilei (seguirà un articolo di approfondimento a breve).

Daniela Larentis – d.larentis@ladigetto.it

Paolo Dalponte, Paesaggi, Tenno.

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