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Il dating online – Di Giuseppe Maiolo, Psicoanalista

Un nuovo modo di incontrarsi e avviare relazioni. Sembra perfino ricomparso il flirt...

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Si sa, in estate tutto cambia. Cambiano le relazioni, il modo di trovarsi e stare insieme, mutano gli amori e gli innamoramenti che divengono più facili e possibili. L’estate è in fondo il tempo in cui tutto si ribalta e si modifica, dove lo spazio tra il tempo del lavoro e quello del divertimento si accorcia e si confonde e i comportamenti si fanno più liberi e meno formali.

Questa estate però è diversa. Usciamo da un periodo lungo di stress e ansia che ancora non ha liberato la mente.
Veniamo da un tempo in cui il corpo e la vicinanza sono state a lungo sinonimo di contagio e pericolo, di angoscia e frustrazione.
Ora non tutto si è trasformato e nemmeno il vaccino ha ridato sicurezza o energia all’eros ridotto del Covid, cui ha sottratto il desiderio.
È una nuova stagione che porta con sé ancora scenari di preoccupazione, ma che ci mostra come sia mutato il modo di incontrarsi e vivere l’intimità.
 
Ad esempio sembra ricomparso il flirt. Forse questa affermazione è eccessiva, ma capita di pensare che sia ritornata la voglia di quel «farsi la corte» che una volta dava la misura dell’innamoramento, costruiva fantasie, sosteneva l’attesa e aumentava il desiderio.
Un tempo decisamente lontano, c’erano i pensieri insistenti, le speranze erotiche o quelle emozioni intense che ti portavi appresso dopo un appuntamento che ti facevano riempire il vuoto e la distanza dall’amato o dall’amata.
In modo diverso, pare tornato il gioco erotico del corteggiamento che ora è tutto digitale.
Le App di Dating, ad esempio ne sono una testimonianza.
Di certo non sono una nuova invenzione, ma questi siti di appuntamenti sono usati con prepotenza per conoscersi, frequentarsi online e poi anche ritrovarsi realmente.
 
Ora per lo più tutto passa attraverso i social e inizia in maniera virtuale.
Ma, a quanto pare, non si tratta di pratiche esclusive dei giovani che col virtuale sperimentano come vincere la timidezza o la paura dell’incontro erotico, quanto di modalità anche di conoscenza degli adulti targati «anta».
Sembra, in fondo, che noia e solitudine si possano combattere con lo stare insieme a distanza e, ormai, anche vivere l’eros virtuale. Non è la stessa cosa ma può servire.
Studi attendibili di questo anno e mezzo di pandemia, confermano come gli amori separati o impediti dall’impossibilità di stare insieme durante i vari lockdown siano riusciti a resistere e sopravvivere perché hanno potuto essere compensati da un regolare contatto virtuale, anche di tipo erotico.
 
Nel bene e nel male, lo conferma l’aumento esponenziale del sexting, la pratica di mettere in rete immagini di sesso esplicito, oppure il cybersex che è il confezionare video di autoerotismo.
Ma al di là della pericolosità di queste pratiche e del loro potenziale devastante, esse nascono da profonde motivazioni psicologiche e dal bisogno di mantenere in vita le relazioni affettive.
Poi per quanto riguarda il Dating online, numerose ricerche hanno messo in evidenza quanto i siti più seri siano la nuova frontiera per lo sviluppo di relazioni.
Alcune dimostrano che uno su sette di questi incontri diventa un reale rapporto affettivo che dura nel tempo.
Non c’è, allora, nulla di male nel servirsi della tecnologia per far fronte alla solitudine affettiva e sessuale, purché non si perda mai il rapporto con la vita reale, fondamentale per la crescita personale e lo sviluppo delle relazioni.

Giuseppe Maiolo
Docente di Psicologia delle età della vita
Università di Trento

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