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Allarme per la sorte dei locali notturni – Di Sandra Matuella

Dai 4.500 degli anni Novanta si passa ai 3.000 del Duemila, ai 1.800 attuali: di questi 600 chiuderanno entro gennaio con conseguente perdita di posti di lavoro.

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Ecco «White Trash» la storica festa della discoteca Mazoom Le Plaisir di Desenzano del Garda, che ha ispirato le Notti bianche, a cui partecipano tanti trentini e altoatesini. Sergio Buio, ideatore della festa e vicepresidente di Asso-Intrattenimento (Confindustria), lancia da L’Adigetto.it il grido d’allarme per la sorte dei locali notturni.
Si chiama «White Trash» la festa di fine estate che ha ispirato le ormai celeberrime «notti bianche» che animano i centri piccoli e grandi di tutta Italia: nata vent’anni fa al Ma zoom Le Plaisir, la storica discoteca di Desenzano del Garda, fondata e diretta da Sergio Buio: quest’anno «White Trash» si terrà sempre al Ma zoom, la notte tra sabato 13 e domenica 14 settebre, e per partecipare l’abito bianco è d’obbligo.

Come di consueto, alla festa accorreranno tanti trentini e altoatesini, molti di quali hanno già riservato un tavolo per la serata.
«In generale, tutti i locali del Garda sono frequentati da tanti giovani e meno giovani della vostra regione - spiega Sergio Buio – al punto che ci sono dei gruppi che si organizzano e vengono con il pullman, in modo da non dover guidare appena finita la serata: sono clienti affezionati grazie anche alla carenza di grandi strutture del divertimento serale e notturno in Trentino e in alto Adige.»
 
Per quanto riguarda «White Trash», venti anni fa abbiamo importato dagli Stati Uniti questa festa al Mazoom: era una serata di fine estate diversa, organizzata per ringraziare i nostri clienti, con l’intento di andare in controtendenza rispetto alla moda di allora: eravamo infatti, in pieno boom del fashion colorato e dei grandi stilisti, e noi proponevamo una festa a cui partecipare vestiti tutti di bianco e in stile trash, ossia rotto, strappato.
Siamo stati molto criticati per questo nostro andare controcorrente, mentre in questi ultimi anni la nostra festa bianca è diventata la «notte bianca, che spesso per gli enti locali non è che un prodotto da commercializzare».
 

 
L’edizione 2014 di White Trash, in scena questa notte, «tornerà alle sue origini con il Made in Italy della musica: quindi niente animazione, ma un ricco cartellone formato da alcuni dei più amati dj italiani di musica house di qualità, cantata e non techno, come Flavio Vecchi, Massimino Lippoli, Walter S, Stefano Albanesem Thomas Dill e special voice: Maurizio Monti».
Quello di Segio Buio è un nome molto noto nell’ambiente del divertimento notturno, per via del Mazoom Le Plaisir, un locale da oltre vent’anni rappresenta un riferimento per il divertimento del nord Italia, frequentato anche da personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport; Buio è anche il vicepresidente di Asso-Intrattenimento, l’associazione degli esercenti dei locali notturni che fa capo a Confindustria. 
 
Per L’Adigetto.it Sergio Buio fa il punto del divertimento notturno in Italia: «la crisi sta mettendo in ginocchio questo settore, e finché i giovani non avranno soldi in tasca non si può pretendere che ristoranti, pub, pizzerie e discoteche siano tutti pieni».
Per quanto riguarda i locali notturni, Sergio Buio teme che siano destinati a scomparire perché «in Italia passiamo dai 4.500 degli anni Novanta, ai 3.000 nel Duemila, ai 1.800 locali aperti attualmente: di questi, ben 600 chiuderanno entro gennaio con conseguente perdita di tanti posti di lavoro.»
 
La crisi è diffusa in tutta l’Italia, «dal mantovano dove alcuni locali hanno chiuso con ben due settimane di anticipo la stagione estiva fino a Catania e Taormina, le due perle della Sicilia quest’estate hanno registrato dei locali mezzi vuoti».
«Inoltre, alla crisi economica si sommano le complicazioni burocratiche e la situazione rischia davvero di non avere vie d’uscita.»
 
Sandra Matuella
s.matuella@ladigetto.it
 

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