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I giovani musicisti dell’Argentario in concerto – Di S. Matuella

Un primo concerto si terrà oggi, sabato 21 marzo, nella sala circoscrizionale del centro sportivo di Martignano, la seconda serata sarà sabato 28 marzo

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L’Associazione musicale Argentario di Martignano presenta la rassegna «Giovani musicisti dell’Argentario»: il primo concerto si terrà oggi, sabato 21 marzo, nella sala circoscrizionale del centro sportivo di Martignano, alle ore 20.30, con ingresso libero. La seconda serata sarà sabato 28 marzo, sempre nella stessa sede.
«L’iniziativa nasce nell’ambito delle attività organizzate dall’Associazione che ogni anno promuove 3 - 4 manifestazioni, sempre ricercando la qualità, con artisti che esercitano la musica professionalmente – spiega Tarcisio Chini, responsabile di questa bella associazione musicale. – Solitamente le proposte riguardano il genere della musica sacra e pertanto realizzate nella chiesa di Martignano, dotata di un organo a canne di prestigio, unico in tutto l’Argentario.»
L’Associazione ha organizzato questi due incontri con uno sguardo al suo passato, alla sua memoria storica, lunga 30 anni.
È nata infatti nel settembre 1985 «per volontà di un gruppo di genitori, denominata Scuola Musicale di Martignano, istituendo dei corsi strumentali per allievi dalle scuole elementari in poi, e corsi propedeutici per bambini della scuola materna, con docenti diplomati ed esperti.
«Le iscrizioni hanno raggiunto fino alle 100 unità in un anno. Nel 1996 cambia nome e si chiama Associazione Musicale Argentario, la quale porta avanti l’attività didattica e nello stesso tempo propone iniziative per adulti, quali serate di ascolto e concerti.
«L’attività didattica si conclude nel 2003, con il passaggio dei corsi alla Scuola Musicale Diapason. Si calcola che abbiano frequentato circa 1.000 allievi nel corso dei 18 anni di scuola.»
 
Per Tarcisio Chini, l’associazione musicale Argentario rappresenta quindi «una realtà culturale e di formazione giovanile di grande importanza per Martignano e dintorni. Molti ragazzi infatti hanno proseguito gli studi in Conservatorio o si sono costituiti in gruppi musicali rock.
«La prossima serata del 28 avremo l’opportunità di ascoltare un giovane pianista diplomato di Martignano che ha iniziato gli studi qui e proseguiti nel Conservatorio di Trento.»
 
Le serate musicali che propone, vogliono essere una vetrina grazie alla quale i giovani musicisti si fanno conoscere al pubblico: «Può succedere – prosegue Chini – che il vicino della porta accanto non conosca lo studente che tutti i giorni si esercita sullo strumento, a volte causando problemi con i coinquilini del condominio.
«Da segnalare che sono ragazzi che frequentano altre scuole (licei, università), quindi un doppio impegno, che merita veramente essere messo in evidenza: sono giovani speciali. Altro aspetto da sottolineare è l’occasione di presentarsi a un pubblico e in un ambiente diverso da quello dei saggi scolastici.
«Volutamente è stato deciso di restringere l’invito ai giovani dell’Argentario, sia perché l’Associazione opera in questa zona e di circoscrivere le iscrizioni entro un determinato target di studenti.»

Alessandro Rizzoli.

Questo il programma del concerto di questa sera, che sarà presentato da Roberto Leveghi:
Enrico Rizzo (pianoforte) esegue la «Rapsodia op.79» di Johannes Brahms, una composizione libera da qualsiasi schema prestabilito e parafrasante melodie popolari nazionali, con carattere virtuosisitico o coloristico.
Alessandro Rizzoli (clarinetto) e Enrico Rizzo (pianoforte), eseguono il Concertino per clarinetto e pianoforte di Carl Maria von Weber: scritto per clarinetto e orchestra, viene eseguito nella versione per clarinetto e pianoforte.
Duo Lisa e Nicolò Anegg (sax) propongono di Gilles Martin, «Costume trois pièces»; di Lionel Lefranc, «Ballade et couleurs Swing».
Questi due brani contemporanei verranno illustrati dagli stessi musicisti prima dell’esecuzione; intanto , a proposito del sassofono,Tarcisio Chini osserva: «Vastissima è la letteratura di questo strumento fin dalla metà dell’800, sia come solista, sia con altri strumenti. Nel XX secolo il sax perde il suo ruolo di gregario nell’orchestra per occupare un posto importante nella compagine orchestrale grazie al suo particolare colore timbrico.
«Citiamo alcun grandi autori: Bela Bartok, Zoltan Kodaly, il nostro Puccini, Prokofieff, Gershwin, ecc. Con la nascita del Jazz, il sax, riceve un’attenzione predominante. Qui l’argomento si dilungherebbe . I Conservatori italiani aprono le porte all’insegnamento, dopo molte resistenze.
«Ora tutti conosciamo e ascoltiamo con interesse i grandi esecutori di fama mondiale.»
 
Vittoria Bonvecchio (violino) interpreta il «Preludio dalla 3ª Partita per violino solo» di Johann Sebastian Bach: si tratta di un gruppo di 3 composizioni chiamate Partite per violino solo: originariamente erano un genere costituito da una serie di variazioni su un basso dato. Più tardi si equivalgono alla Suite francese, una serie di movimenti in forma di danza. Il preludio è il primo movimento.
Eseguirà anche la «Sonata in sol magg op.2 n.8» di Antonio Vivaldi: fa parte di un gruppo di 12 Sonate per violino e cembalo in origine, qui adattato al pianoforte. Accompagna la sorella Ivonne.
I tempi sono: Preludio-giga-aria-corrente.
Di Vittorio Monti inoltre, proporrà la celebre «Czardas» è una danza popolare ungherese in tempo binario. Scritta nel 1904 gode di molta popolarità. Il frequente variare di ritmi, ora lenti, ora veloci e di tonalita’ diverse,rendono il pezzo vivace e piacevole.
Paolo Guolo (clarinetto) propone tre pezzi per clarinetto solo del grande compositore russo: Igor Strawinsky.
Il primo pezzo porta l’indicazione sempre piano e molto tranquillo, che gioca sui contrasti chiaroscuri dello strumento, utilizzando il registro inferiore.
Il secondo pezzo non ha indicazioni di tempo, armonicamente atonale, senza regolare succedersi di battute, scandito da fraseggi spezzati: una ricerca di puro suono e puro ritmo.
Il terzo pezzo è agile, ritmato con accenti spigolosi, utilizzando il registro superiore dello strumento.
 
A conclusione della serata, Ivonne Bonvecchio (pianoforte) farà ascoltare il «Notturno op.55 n.1» di Friedrich Chopin.
Il notturno è un genere che in epoca romantica fu una breve composizione prevalentemente pianistica di carattere melodico e sognante portata alla massima espressione da Chopin.
 
Sandra Matuella – s.matuella@ladigetto.it

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