Nina Zilli: il concerto numero uno a Trento – Di Sandra Matuella
«Tutte le femmine che non hanno paura, le femmine vere, non le principesse nel castello: dove sono queste donne, Trento?»
Foto di Paolo Acquati gentilmente concesse da Radio Italia a L'Adigetto.it.
«Frasi & Fumo», il nuovo tour di Nina Zilla, è partito ufficialmente ieri sera dal Teatro Auditorium di Trento: un pubblico numeroso e di tutte le età, ha salutato con affetto ed entusiasmo la data numero uno della cantante piacentina, che la prossima estate tornerà ad esibirsi in Trentino, in Val Rendena, per il festival I Suoni delle Dolomiti.
Quanto al concerto di ieri, era firmato Radio Italia e presentato da FiabaMusic per la stagione «Musica d’autore» del Centro Santa Chiara, che si concluderà il 24 maggio con un’altra intensa protagonista della musica italiana, Irene Grandi.
Nina Zilli è una cantante dalle tante anime musicali, nera, blues, soul e R&B, ma anche reggae e soprattutto lirica, che le hanno permesso di maturare una vocalità inedita e versatile: ieri Nina ha proposto le canzoni del suo nuovo album intitolato appunto «Frasi & Fumo», tra cui «Sola», il recente successo sanremese, insieme ai suoi brani più amati da «50mila» a «Per sempre», «L’uomo che amava le donne» e la cover di «Se bruciasse la città» di Massimo Ranieri.
Nina Zilli canta e non si perde in chiacchiere: tra una canzone e l'altra è di poche parole e si limita ad un paio di riflessioni, una di natura femminista dedicata a «Tutte le femmine che non hanno paura, le femmine vere, non le principesse nel castello, ma comunque sognatrici e che mettono passione in tutto quello che fanno: dove sono queste donne, Trento?»
Un’altra osservazione è invece di stampo sociale «Ci sono ingiustizie, giovani senza speranza, e quelli che più le cose vanno male e più continuano a dirci che va bene, va tutto bene!».
Come si è visto un paio di anni fa nel precedente concerto all’Auditorium recensito su L’Adigetto.it, nelle esibizioni di Nina Zilli è molto curato anche l’aspetto visivo e non solo quello musicale (basta vedere le tre bellissime foto di Paolo Acquati per Radio Italia, qui pubblicate), ad iniziare dai tre cambi d’abito della cantante: il primo è un tubino nero, grandi orecchini, capelli raccolti per un look a metà tra la cantante Billie Holiday e Audrey Hepburn in «Colazione da Tiffany».
Seguono pantaloncini corti blu e stivali neri con stringhe dorate, per concludere con pantaloni floreali attillati, camicetta, tacchi alti e parrucca azzurra.
La scena del concerto ricrea le atmosfere da jazz club, con i musicisti sulla pedana, un fondale coperto da lampadine, mentre suggestivi fasci di luce si muovono a ritmo e accarezzano gli spettatori.
Colpo di teatro verso la fine del concerto con Nina Zilli che canta dondolandosi sull’altalena, e alla fine urla: «L’altalena mi piace un casino, Trento».
In scena la cantante è sempre in movimento, balla, si muove e ammicca con studiata teatralità: in effetti, nella musica di Nina Zilli la componente ritmica è fondamentale, e durante il concerto si è formata in platea una piccola curva di spettatori che ha ballato dall’inizio alla fine.
Questo concerto numero uno del tour, al netto del necessario rodaggio che favorisce la fluidità dello spettacolo, è risultato impeccabile nell’insieme, mentre a livello acustico non è ancora ben definito l’equilibrio tra la potenza dell'ottima band e la voce di Nina, che a tratti veniva troppo coperta dagli strumenti.
Per concludere, sul sito di Radio Italia c’è il video con il saluto da Trento di Nina Zilli ai suoi fan (www.radioitalia.it).
Sandra Matuella – s.matuella@.adigetto.it
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