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I Classici nei teatri della Grande guerra – Di Sandra Matuella

Arriva anche in Trentino «Classici Contro», un progetto culturale di ampio respiro, costruito lungo la linea del fronte della Grande Guerra, da Trieste a Trento

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Partire da Omero e Tucidide, da Virgilio e Tacito, ossia dagli archetipi del nostro immaginario e della nostra coscienza civile, per provare a comprendere come nasce e che cos’è la guerra, e in particolare, cosa è stato per noi il conflitto mondiale, è quanto intende mettere a fuoco «Classici Contro», un progetto estremamente raffinato e originale, ideato per l’anniversario della Grande Guerra da Alberto Camerotto e Filippomaria Pontani dell'Università Ca' Foscari in collaborazione con le Università di Trento e di Udine e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio: questo progetto coinvolge 11 università, 29 licei, 19 città del Triveneto e oltre 80 importanti studiosi italiani e stranieri, protagonisti, insieme a scrittori, attori, musicisti, giornalisti e tanti studenti, dei dibattiti e nell'animazione teatrale delle serate (24 in tutto).
 
Così, nell’arco di 24 incontri, proprio come i canti dell’Iliade di Omero, i Classici Contro parlano nei teatri delle città lungo la linea del fronte della Grande Guerra da Trieste a Trento.
«Dall'Atene classica abbiamo imparato che i cittadini si incontrano a teatro per vedere, ascoltare e pensare – spiega il professor Camerotto – Ma teatri di guerra sono al tempo stesso anche i luoghi dove si è combattuto e dove nella Prima Guerra Mondiale sono morti milioni di uomini, in una strage che oggi riconosciamo fratricida.
«Davanti ai cittadini i Classici Contro si chiedono allora che cos'è la guerra, tra politica, economia, nazionalismi, imperialismi, odi e strani entusiasmi collettivi, stragi, distruzioni, propaganda e memoria: per tentare, alla luce della ragione e con l'aiuto dei Classici, di comprendere questa tremenda invenzione degli uomini.
«Si parla di tutto questo con quella libertà di parola che è principio della ricerca come della democrazia. Il suo valore lo reimpariamo giorno per giorno tra la scuola, l'università e la vita di tutti i giorni.»
«I Classici Contro, dopo aver percorso con il simbolo antico dell'Equus Troianus il fronte del 1915-1918 nei teatri del Friuli Venezia Giulia, sulla linea del Piave, sotto le pendici del Grappa e del Pasubio fino al Teatro Olimpico, ora, tra il 7 e il 9 maggio, salgono oltre i monti per parlare di guerra al Castello del Buonconsiglio di Trento, al Teatro Zandonai di Rovereto, al Teatro de la Sena di Feltre e al Teatro Comunale di Belluno».
 
Al Castello del Buonconsiglio di Trento, la sera di giovedì 7 maggio alle 17, con la direzione di Giorgio Ieranò e Alice Bonandini dell'Università di Trento e la collaborazione del Liceo Classico Prati, in sinergia con la Provincia e il Comune il tema è «La grande illusione della guerra».
Si discute, con l'introduzione di Giorgio Ieranò e Maurizio Giangiulio, tra i Classici, il nostro primo archetipo di pensiero, e la Prima Guerra Mondiale, quando tutti da una parte e dall'altra seguirono le loro illusioni di una guerra breve, eroica e vittoriosa, per scoprire poi la verità. È sempre stato così e ce lo fanno capire meglio gli antichi.
Al Teatro Zandonai di Rovereto, venerdì 8 maggio alle 20.30, i Classici Contro propongono una prospettiva critica ancor più dura sulla Grande Guerra.
Il tema è «La satira della guerra», sotto la direzione di Alice Bonandini per l'Università di Trento e di Elisa Gelmini per il Liceo Rosmini di Rovereto e con la collaborazione dell'Accademia degli Agiati e della Biblioteca Civica G. Tartarotti.
Si inizia con Silvia Romani (Università di Torino) con le commedie contro la guerra di Aristofane, pacifista ad oltranza nell'Atene della democrazia imperialista del V secolo a.C.
 
«I temi che si tratteranno a Trento e Rovereto – osserva il professor Ieranò – testimoniano la complessità della riflessione antica sulla guerra.
«La grande illusione (che era anche il titolo di uno splendido film di Jean Renoir sulla prima guerra mondiale) ci ricorderà come i classici hanno visto la guerra anche nella sua dimensione più evanescente e chimerica, consapevoli dei fantasmi e delle illusioni che ogni conflitto alimenta, dai sogni di gloria alle finzioni della propaganda.
«Parlando di satira della guerra, si è scelta invece una prospettiva volutamente provocatoria, quella della satira: si può ridere della guerra? Ci si può fare beffe dei proclami patriottici, degli appelli al sacrificio, dell’orrore della morte?
«E se fosse proprio lo sguardo dissacrante della satira l'unico che può restituire una comprensione vera e profonda dell'assurdità della guerra?
«Gli scherzi dei poeti comici, gli sberleffi di Aristofane ai generali del suo tempo o l’ironia di Plauto sui soldati vanagloriosi non sono, a bene vedere, meno profondi di tante austere riflessioni sulla guerra.»
 
Sandra Matuella – s.matuella@ladigetto.it
 
 Il programma completo relativo alle città di Trento e Rovereto 
CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO - TRENTO
Giovedì 7 Maggio 2015 - ore 17.00
La grande illusione
Introduzione di GIORGIO IERANÒ E MAURIZIO GIANGIULIO (Università di Trento)
MAURIZIO BETTINI (Università di Siena): I fantasmi della guerra
MARCO MONDINI (ISIG-FBK & Università di Padova): L'illusione italiana
FILIPPOMARIA PONTANI (Università Ca' Foscari Venezia): L'illusione della pace
Interventi musicali a cura di FEDERICA LOTTI (Conservatorio Benedetto
Marcello Venezia)
 
TEATRO ZANDONAI - ROVERETO
Venerdì 8 maggio 2015 - ore 20.30
Satira della guerra
Introduzione di ALICE BONANDINI (Università di Trento) ed ELISA GELMINI (Liceo Rosmini Rovereto) SILVIA ROMANI (Università di Torino): «Pietre a terra, per cominciare!»: satira di guerra negli Acarnesi di Aristofane GIANNI GUASTELLA (Università di Siena): Il catalogo è questo.
Conquiste a parole CLAUDIO LONGHI (Università di Bologna): La guerra di Karl Kraus - Intermezzi teatrali a cura di Michele Comite e del LICEO A. ROSMINI ROVERETO con la collaborazione di ACCADEMIA DEGLI AGIATI - BIBLIOTECA CIVICA G. TARTAROTTI
 
L'ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti; è possibile prenotare scrivendo alla dott.ssa Alice Bonandini (alice.bonandini@unitn.it)
Tutti i 24 incontri lungo il fronte della Prima Guerra Mondiale da Trieste a Trento alla pagina http://www.unive.it/classicicontro.
 

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