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Dialogo-intervista con Paolo Bonolis – Di Sandra Matuella

«All’Arena di Verona vi stupirò con grande musica ed effetti speciali»

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Il popolare conduttore televisivo presenterà la serata inaugurale della stagione lirica areniana, il prossimo primo giugno, trasmessa poi su Canale 5, con un ospite d’eccezione: Brian May dei Queen che suonerà i suoi brani con l’orchestra e il coro dell’Arena.
Si ispira al libro «Non è una musica per vecchi», del giovane direttore d’orchestra Andrea Battistoni, il gala televisivo «Lo spettacolo sta per iniziare» che presenta la stagione lirica dell’Arena di Verona: il gala si terrà in Arena il primo giugno e verrà trasmesso su Canale 5 la sera del 3.
Quest’anno, per la prima volta, la direzione artistica e la conduzione del gala è affidata a Paolo Bonolis, che lo firma con Gianmarco Mazzi, e con gli autori Sergio Rubino, Marco Salvati e Paolo Biamonte; la regia areniana è di Stefano Trespidi e quella televisiva di Roberto Cenci.
 
Nato nel 2010 da un’idea del Sovrintendente dell’Arena Francesco Girondini per avvicinare la lirica a tante persone, fino allo scorso anno il gala era presentato da Antonella Clerici e trasmesso su Rai 1: quest’anno, dopo la rinuncia della stessa Rai 1 a realizzare lo spettacolo, il Sovrintendente Girondini non si è perso d’animo, e ha rilanciato ulteriormente la posta in gioco per valorizzare la stagione areniana al massimo livello.
«Confidiamo nell’entusiasmo e nella professionalità di Paolo Bonolis per ottenere risultati importanti e raggiungere il grande pubblico attraverso una rete nazionale importante come Canale 5», – ha spiegato nella conferenza di questa mattina Girondini.
«Quanto al Gruppo Mediaset, ha scelto di sostenere questo evento che rischiava di morire – spiega Gianmarco Mazzi - e lo ha fatto con grande impegno perché non è facile prendere in mano un evento che ha già qualche anno di storia.
«Mediaset promuove la stagione areniana con il sostegno del gruppo veneto Calzedonia - Intimissimi, un’azienda del territorio che fa del bene al territorio.»
Per consentire a tutti, in particolare alle famiglie, di assistere dal vivo a questo evento che si preannuncia davvero magniloquente, i biglietti hanno dei prezzi accessibili, dai 10 a 20 euro per il primo e secondo anello, ai 40 euro per la platea.
Per informazioni sul sito www.arena.it e www.geticket.it.
 

 
Alla conferenza era presente anche Paolo Bonolis, che ha spiegato così il suo progetto areniano.
«Per la prima volta affronto questo palcoscenico diverso dal consueto, che anticiperà tutti i principali quadri lirici degli allestimenti in programma della stagione estiva, Aida, Nabucco, Tosca, Roméo et Juliette, Il barbiere di Siviglia e Carmina Burana.
«Come ogni prima volta – ha scherzato il conduttore – speriamo di non fare cilecca.»
 
In realtà Bonolis e i suoi autori hanno le idee molto chiare circa il modo di comunicare a un grande pubblico, e di tutte le età, un’arte raffinata e complessa come l’opera lirica, che in Italia è seguita ancora da un pubblico di nicchia e non tanto giovane.
«La lirica è una bellissima donna su cui porre il vestito che conviene ad ogni epoca in cui vive: la musica di oggi ha profonde derivazioni dalla musica classica e dall’opera: dalla lirica alla musica pop e rock c’è una derivazione diretta, esattamente come i nonni hanno trasmesso il loro Dna ai nipotini.»
 
E a proposito di nipoti, per avvicinare i più giovani all’opera, e formare così il pubblico del futuro, Bonolis spiega: «Faremo un servizio di ostetricia, per far capire ai giovani che la musica lirica segna il presente e non è solo il nostro passato.
«La lirica è genitrice di tanta musica di oggi, e non ci sono due mondi separati, da un lato i cappelloni con le chitarre rock, e dall’altro quelli più misurati e composti della classica: per questo proporremo al pubblico un racconto complesso fatto poche parole e di tanti accostamenti musicali.
«Per rendere questo racconto più divertente e per spiegare la bellezza della lirica, utilizzeremo anche il cinema, tra cui un estratto dal film Amadeus dedicato a Mozart e Philadelphia con Tom Hanks.»

Il gala di Bonolis si ispira al libro «Non è musica per vecchi» di Andrea Battistoni, l’enfant prodige della direzione d’orchestra.
«Il suo è un caso emblematico, di un musicista classico cresciuto con in camera i poster degli Ac/Dc e di Frank Zappa.»
Battistoni dirigerà l’orchestra areniana per la parte classica, mentre Peppe Vessicchio per la parte pop, rock, jazz.
In quest’ottica di fusione tra generi che tradizionalmente sono rimasti separati, è molto significativo l’accostamento di Battistoni con Brian May, una leggenda del rock mondiale, che eseguirà brani dei Queen insieme a Kerry Ellis, all’orchestra e il coro dell’Arena di Verona.
 
A livello di messa in scena, «Useremo tanta tecnologia per generare stupore e spiazzare le aspettative del pubblico»: questo è l’intento ambizioso di Bonolis che ha parlato di una vera e propria «rivoluzione scenografica», con passerelle, ponti, torri sceniche e una illuminazione studiata apposta per rendere ancora più suggestiva e maestosa l’Arena e la musica stessa.
Due maxischermi per mostrare le riprese aeree concentrate sul pubblico e sull’azione scenica, richiameranno lo stile di altri grandi eventi realizzati da Mediaset in Arena, in particolare quelli di Adriano Celentano e di Gianni Morandi.
 
«Sarà l’edizione del rilancio – assicura Gianmarco Mazzi – carica di energia e di innovazione, basata sulla fusione di due generi musicali, il rock e la lirica, che procedono in maniera parallela e non troppo comunicante nonostante la matrice comune.»
«Oltre a Brian May – conclude Bonolis – ci saranno tanti altri noti musicisti che interpreteranno non i loro brani, ma questo racconto in musica, con la volontà di una leggerezza pensosa, come quella di cui parla Italo Calvino nelle Lezioni americane.»
 
Tra questi artisti ci sarà il pianista Danilo Rea che spazierà dalla musica classica a quella napoletana; Nina Zilli la cantautrice piacentina che pochi giorni fa ha aperto il suo nuovo tour a Trento, e che in Arena interpreterà la struggente «Back to black» di Amy Winehouse, mentre il soprano Jessica Nuccio eseguirà l’altrettanto emozionante e «Memory» tratta dal musical Cats.
Sul fronte lirico, si saranno i protagonisti delle prime in Arena: per «Tosca» ci sarà il tenore Vittorio Grigolo nel ruolo di Cavaradossi e Marco Vratogna per Scarpia, ad eseguire la «Casta Diva» tratta dalla «Norma» c’è Maria José Siri mentre Mario Cassi eseguirà «Largo al factotum» dal «Barbiere di Siviglia».
 
Sandra Matuella – s.matuella@ladigetto.it

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