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In Alto Adige scoppia la «sexy-mania» – Di Sandra Matuella

«ExSex», prima fiera erotica della nostra regione proposta lo scorso week-end dalla discoteca Exclusiv Club di Lana

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Servizio fotografico ExSex di Corrado Casagrande.
 
ExSex, la prima fiera erotica della nostra regione proposta dalla discoteca Exclusiv Club di Lana, si è chiusa domenica con un bilancio positivo coronato da ben 5.000 visitatori in tre giorni: il culmine è stato raggiunto sabato sera con oltre duemila presenze, quando il locale era strapieno, quasi da non potersi muovere.
Un successo in parte annunciato dal grande interesse che era emerso dai vari social network nella fase preparatoria dell’evento, specie in seguito alla polemica da parte di alcune persone che non gradivano questo evento, considerandolo troppo audace e trasgressivo.
La fiera proponeva stand dedicati alla lingerie sexy, giocattoli erotici, tatuaggi, ma anche spettacoli di strip, lap dance, fetish, pornostar e presentazione di libri.
«Al gruppo locale, peraltro anonimo, che voleva proibire ExSex – spiega Eddy Dj, ideatore e organizzatore della fiera – abbiamo detto di non essere ipocriti, perché sappiamo benissimo che tanti altoatesini prendono la macchina e si recano nei locali erotici di Innsbruck.
«Con questo evento invece, anziché beneficiare l’Austria, creiamo un indotto economico qui in zona, dai ristoranti agli alberghi, i negozi e l’autostrada.»
 

 
In Trentino quello del sexy show è ancora un fenomeno di nicchia, legato a due locali notturni Cotton Club e Gatto e la Volpe.
In Alto Adige, invece, ha trovato il terreno ideale in una discoteca grande e polifunzionale come l’Exclusiv Club di Lana, insieme alla disponibilità del titolare di assumersi il rischio economico dei costi della fiera.
In definitiva, il festival ha intercettato così un certo desiderio di trasgressione e sensualità che è di tutte le età, dai 18 agli 80 anni, ed è sempre più femminile, visto che il 40% dei visitatori accorsi erano donne: chissà, forse a fronte di uno stile di vita sempre più attaccato alla rete, virtuale e distaccato dal mondo reale, eventi come ExSex rappresentano un modo di recuperare fisicità e concretezza.
Rientra in questa prospettiva anche «Dissonanze erotiche» il libro scritto da Luciana Battan (foto seguente), una insegnante di matematica di Mezzolombardo: in questo lavoro edito da Anordest e presentato durante la fiera, l’autrice si ispira al romanzo «Danubio» di Claudio Magris, per narrare le contraddizioni dell’amore, in cui la fedeltà coniugale si scontra con la dimensione erotica della protagonista che è in fuga da se stessa lungo il celebre fiume, mossa come è da un impulso irresistibile unito però, ad un oscuro senso di colpa e, infine, alla speranza di essere salvata dai pericoli a cui la sua vita avventurosa la espone.
 

 
Tra gli ospiti speciali di ExSex, c’era Nausica Cardone, celebre sexy dj: ha studiato al Conservatorio e con solide basi musicali compone musica elettro-dance che ama paragonare a un «arcobaleno di colori». Il fatto di essere bella e brava però, non è sempre un vantaggio: «Ci sono poche dj donne perché quello della consolle è un mondo maschilista, e se sei donna ti guardano sempre con l’occhio dubitativo e ogni volta devi dimostrare che vali almeno cento volte di più».
A ExSex c’erano diverse pornostar femminili e maschili, ad iniziare da Elena Grimaldi (più volte ospite del nostro giornale), che tra un paio di settimane tornerà in Trentino per esibirsi al Cotton Club. La vediamo nella foto che segue.
 

 
Questa parata di pornostar è stata l’occasione per conoscere di persona i protagonisti di questa professione così estrema, che mette in gioco tutto il corpo e che spesso comporta, per coloro che la praticano, delle scelte esistenziali radicali. Ancora oggi, infatti, in il fenomeno del porno è considerato disdicevole, al punto che in Italia è ancora un tabù, ma anche nei paesi dell’Est, dove la sessualità è più libera, l’approvazione non è così scontata, come ci racconta Cristal Jolie.
«In Lettonia la disapprovazione di questa professione non dipende da fattori culturali o religiosi, ma dalla mentalità stessa delle persone: c’è chi accetta e chi no.
«Quanto alla mia esperienza, sono cresciuta con mia mamma che è un alto funzionario pubblico, e per me sognava un mestiere più tradizionale: non è d’accordo con la mia scelta, però sono sempre sua figlia e quindi mi rispetta e mi vuole bene lo stesso.»
 

 
La pornostar più giunonica e magnetica del festival è Amandha Fox di Danzica (foto qii sopra) e spiega così.
«In Polonia non accettano questo tipo di lavoro. Ma se diventi indipendente economicamente e riesci a fare i soldi, allora la gente ti rispetta: questo non è bello, ma così funziona la vita.»
Per fare questo mestiere, prosegue Amandha, ci vuole «una buona dose di esibizionismo, tanto controllo e concentrazione per non perdere l’equilibrio fisico e interiore.
«Occorre dominare la scena perché non sai mai chi hai di fronte, e per un piccolo errore le persone ti possono trattare molto male.»
 
 
 
Tra le star italiane spicca Deborah Sorrentino, una classica bellezza mediterranea di origini siciliane e lombarda d’adozione.
«Ero cassiera in un supermercato e da quando sono diventata una pornostar mi hanno abbandonata un po’ tutti i miei parenti, perché confondono questo mestiere con la prostituzione, – racconta con tristezza. – Così ho deciso di essere forte e di andare per la mia strada in modo da potermi affermare e dare un futuro a mia figlia: farei qualsiasi cosa per lei, è la mia ragione di vita.»
«In generale – osserva Deborah, – la gente giudica con severità le scelte di vita degli altri, anziché provare a mettersi nei loro panni per comprenderne le ragioni profonde: all’inizio ci rimanevo male, con il tempo però, ho imparato che le difficoltà ci fanno crescere e maturare.»
Per Deborah la seduzione è un modo di essere, e in scena come nella vita, è sempre se stessa; nel suo futuro ci sarà un romanzo autobiografico e il cinema, possibilmente in ruoli romantici.
 
 
 
Sul fronte maschile la star internazionale era Kenzo, un danzatore specializzato nell’intrattenimento erotico del pubblico, che consiste in uno spogliarello ammiccante che spazia dal cabaret al musical.
Nato e cresciuto a Parigi, ora Kenzo vive in Slovacchia, a Bratislava dove, fra qualche giorno aprirà il «4 Ladies».
«Si tratta – spiega l’artista – del primo locale europeo per sole donne, dove possono festeggiare il compleanno, l’addio al nubilato o per puro divertimento.
«Sarà per sole donne perché in Europa i locali notturni sono pensati per gli uomini, così noi abbiamo deciso di dedicare il locale esclusivamente al pubblico femminile.»
 
Sandra Matuella – s.matuella@ladigetto.it

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