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Felicia Impastato in scena a Meano – Di Sandra Matuella

La grande madre coraggio della Sicilia in uno spettacolo al Nuovo Teatro di Meano venerdì 22 gennaio

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Lucia Sardo nel film I cento passi interpreta Mamma Felicia, la mamma di Peppino Impastato.
 
È un toccante omaggio alla donna che con la sua lotta costante ha dato una nuova speranza alla Sicilia, una speranza di riscatto e cambiamento: è «La madre dei ragazzi. La vita e la lotta di Felicia Impastato», lo spettacolo che il 22 gennaio, nell’elegante cornice del Nuovo Teatro di Meano, l'attrice Lucia Sardo porterà in scena alle 21.00, con testi di Lucia Sardo e la regia di Marcello Cappelli (Per informazioni: Anima Mundi Creativity Factory, cell, 347-1018089).
Segnaliamo che questo spettacolo, in prima assoluta per la nostra Regione, ha come protagonista proprio la straordinaria Lucia Sardo, che nel pluripremiato film di Marco Tullio Giordana «I cento passi», interpreta il ruolo di Felicia Impastato.
L'evento è preposto all'interno del cartellone della seconda edizione del progetto/rassegna «Cibo per la Mente», ideato ed organizzato da Anima Mundi Creartivity Factory in collaborazione con La Provincia Autonoma di Trento, il Comune di Trento, la Circoscrizione di Meano, Teatro Immagini, Aria Teatro e Io Esisto Laboratorio delle Idee e della Creatività. Centro.
 
Si tratta di un appuntamento semplicemente imperdibile per gli appassionati del teatro, in particolare di quello civile, e della grande arte attoriale: Lucia Sardo è infatti un’interprete intensa e magnetica non solo del teatro, ma anche del cinema e della televisione, come protagonista, ad esempio, la deliziosa sitcom gastronomica «Masseria Sciarra» oppure nell’episodio del Commissario Montalbano «Il senso del tatto».
Grazie alla rassegna «Cibo per la mente», Lucia Sardo si esibirà per la prima volta nella nostra regione, mentre la mattina del 22 gennaio incontrerà un gruppo di studenti e docenti del liceo artistico Vittoria, in via Zambra 3 a Trento, intitolato: «Lucia Sardo: testimonianza di legalità e di cittadinanza attiva».
 

 
Lo spettacolo «La madre dei ragazzi» è proposto dalla rassegna «Cibo per la mente» dopo i due grandi successi che hanno avuto i precedenti eventi del cartellone: teatro pieno e applausi scroscianti ed interminabili per Mistero Buffo portato in scena da Mario Pirovano e con la regia dello stesso Dario Fo, vincitore del Nobel alla Letteratura anche per queste sue straordinarie e uniche «giullarate popolari».
Accoglienza sincera e commossa invece quella per «I primi 100 anni di Edith Piaf», dove un’altra bravissima attrice Nathalie Mentha del Teatro Potlach, ha dimostrato come il terzo teatro sia sempre vivo, spettacolo quest'ultimo che vedeva la regia di Pino di Buduo, uno dei più conosciuti allievi italiani del grande Eugenio Barba.
E ora ecco il turno di «La Madre dei Ragazzi» – spiegano di direttori artistici della rassegna Ivan Tanteri e Fausto Bonfanti – a testimonianza che il teatro e la creatività sono strumenti eccezionali per produrre cibo per la mente, caratteristica di quel terzo teatro, o teatro sociale o civile che si voglia, che oltre a testimonianza viva di cittadinanza attiva è caratteristica della stessa Anima Mundi Creativity Factory che vede la memoria come elemento indispensabile per scrivere pagine nuove di storia sia passata, che presente, che futura.»
 
«Questo spettacolo – proseguono Tanteri e Bonfanti - mette in scena un rito sciamanico di purificazione dopo che lo schermo sul palco ha proiettato una serie di immagini.
«Immagini che scorrono continuamente nelle nostre televisioni, il cibo quotidiano dato in pasto ai ragazzi come dice Lucia, che invita al raccoglimento, a dimenticare per un attimo ciò che c’è fuori: guerre, tv, politici corrotti, vecchi abbandonati, multinazionali.
«E a spegnere i cellulari: Domateli, come se fossero bestie feroci
A questo punto, solo a questo punto, si è pronti ad entrare nella casa della madre, la madre di tutti. Il «luogo» in cui si è amati senza riserve, dove «c’è posto anche per l’assassino».
 

 
È così che veniamo introdotti al cospetto della vera protagonista: Felicia Impastato, la mamma di Peppino Impastato, morto, o meglio, ucciso il 9 maggio 1978 a Cinisi, per aver sfidato e combattuto la mafia.
È di lei che Lucia ci vuole parlare, è lei che vuole presentarci. Ci dice di averla conosciuta nel 2000, mentre giravano il film di Marco Tullio Giordana, «I cento passi», film che ha reso celebre la storia di Peppino.
E racconta di come questo incontro abbia cambiato per sempre la sua vita. Ci descrive la sua casa, con le pareti tappezzate di foto di Peppino, gli scaffali pieni di libri di Peppino, «un altare laico» lo definisce lei.
E ci dice della promessa fatta a quella piccola grande donna, allora ottantenne: far conoscere a tutti la storia di suo figlio.
 
Sandra Matuella – s.matuella@ladigetto.it


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