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Le Donatella, dall’Isola dei famosi all’Arté di Trento – Di S. Matuella

Salutate come dive della televisione, ecco cosa dicono nell’intervita per L’Adigetto.it

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Foto di Lucrezia Dorigoni.
 
Arté il nuovo locale di Trento nord dedicato a ballo, musica e spettacoli dal vivo, sabato sera ha ospitato il duo musicale «Le Donatella», formato dalle gemelle modenesi Giulia e Silvia Provvedi, vincitrici della scorsa edizione dell’Isola dei famosi.
Così, dopo il capodanno musicale con il trio del batterista trentino Stefano Pisetta, che ora è in tournée con i «Capitani coraggiosi» Morandi e Baglioni, e prima dell’atteso concerto degli Eiffel 65, gruppo di punta della musica pop-dance italiana, in programma per il 16 aprile, con Le Donatella tanti giovani sono accorsi all’Arté per una serata tutta ballo, autografi, foto e «selfie» di rito.
Dopo X-Factor e l’Isola dei famosi, la vita di Silvia e Giulia si divide tra partecipazioni televisive, un tour di dj set nelle maggiori discoteche italiane, servizi fotografici per la rivista Playboy, l’impegno nel mondo della moda con una linea di abiti coloratissimi e una in bianco e nero.
E poi non dimenticano la beneficenza, con l’impegno per l’organizzazione umanitaria Terre des Hommes.
 
Classe 1993, gemelle legate in modo complice e affiatato che ricorda quello delle mitiche gemelle Kessler, a dispetto del look un po’ aggressivo che permette loro di differenziarsi bene, altrimenti sarebbero davvero due gocce d’acqua (qui nel servizio fotografico di Lucrezia Dorigoni) e, a dispetto della grande popolarità televisiva, Silvia e Giulia sono rimaste delle ragazze spontanee, disponibili all’incontro e ben consapevoli che nel mondo dello spettacolo non è tutto oro quello che luccica: salutate come dive della televisione rispondono così nell’intervita per L’Adigetto.it:
«Grazie per le dive, ma siamo giovani e abbiamo ancora tanta strada da fare.
«Certo abbiamo tanti progetti e tanta passione, così cerchiamo di convogliare le nostre energie soprattutto nella musica e nella moda, in un modo tale da farle fruttare il più possibile.
«Per il resto sarà la vita stessa a tracciarci la strada.»
 

 
Come siete arrivate sull’Isola dei famosi?
«Dopo X-Factor abbiamo fatto il provino e siamo state scelte probabilmente per la nostra personalità, in contrasto con quelle degli altri personaggi: noi rappresentavamo quella fascia di teen-agers ancora acerbe e incarnavamo semplicemente noi stesse.
«Sull’Isola eravamo completamente fuori dal mondo, senza nessun contatto con l’Italia e non sapevamo cosa ci aspettava: siamo stati messi tutti a dura prova, abbiamo avuto fame, in compenso però, c’era una bella unione di gruppo.»
 
Questa esperienza così radicale come ha cambiato la vostra vita?
«Siamo due persone con i piedi per terra, quindi difficilmente perdiamo l’equilibrio nella vita quotidiana.
«Sicuramente l’esperienza dell’Isola ci ha fatto crescere perché ci ha aperto tante porte nuove e ci siamo trovate a dover compiere, in poco tempo, scelte importanti che richiedono maturità e la capacità di gestirle in modo responsabile.»
 

 
Un segreto per non montarsi troppo la testa?
«Come in qualsiasi mestiere, il segreto è di non fare mai un vanto di quello che si raggiunge, ma di essere soddisfatti e di puntare sempre più in alto per se stessi e non per dimostrare agli altri di essere qualcosa di più di quello che si è.
«Noi non giudichiamo e non guardiamo mai nel giardino degli altri, perché preferiamo pensare a noi e studiare tanto per tutto quello che vogliamo fare.»
 
La vostra famiglia come vive questa vostra carriera artistica così densa di impegni?
«Abbiamo un rapporto molto bello con i nostri genitori, ci hanno sempre supportato e ci aiutano a calibrare le cose.
«Fin da piccole ci hanno insegnato il valore del denaro e della semplicità: questi sono valori molto utili per i giovani che iniziano a lavorare presto.»
 

 
Come vedete il dorato mondo dello spettacolo?
«Come un mondo che non è così privilegiato, dove bisogna ponderare bene le scelte e cercare di vedere una carriera a lungo termine perché, come in tutti i lavori, ci sono imprese che saltano da un giorno all’altro, così anche nel nostro mestiere le cose possono andar male da un momento all’altro e hai finito di lavorare.
«Appartenere a questo mondo, quindi, non è questione di privilegio, ma di sapere cosa si va a fare e di mantenere un equilibrio e una semplicità che permettano di distinguere il lavoro dalla vita privata.»
 
Che cosa farete da grandi?
«Ci piacerebbe lavorare sempre insieme nella musica e nella moda; inoltre, visto che amiamo tanto chiacchierare, non escludiamo un ruolo di inviate, ad esempio per la radio.
«Insomma cerchiamo di fare più cose possibili, di dare il massimo in tutto quello che facciamo, e siamo felici perché abbiamo tanta passione.»
 

 
Partendo dalla musica, come vi siete avvicinate al mondo della moda?
«Mentre studiavamo canto a Milano, abbiamo lavorato in un atelier di abiti da sposa con una modellista che ci ha insegnato tutta la creazione dell’abito, a partire da zero.
«Adesso siamo in mille negozi in tutta Italia e anche online, con una linea per ragazze abbastanza sbarazzine e un po’ strong, ispirata a uno stile londinese.
«Nella moda seguiamo quello che è il nostro genere: noi difficilmente andiamo a comprare abiti in boutique, ma siamo accanite frequentatrici dei mercatini londinesi che sono originali e alla portata di tutti. Non crediamo che per vestirsi bene si debbano spendere tanti soldi.»
 
Perché non avete firmato una linea di abiti da sposa?
«Perché abbiamo paura di doverci sposare per indossarli – osservano scherzando – in realtà siamo romanticissime, molto sentimentali e crediamo nel vero amore.»
 
Sandra Matuella – s.matuella@ladigetto.it

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