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Francesco Gabbani conquista la sua Trento – Di Sandra Matuella

Gran finale per il Trento Summer Festival con l’attesissimo concerto che ha richiamato oltre duemila spettatori di tutte le età

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Servizio fotografico di Stefano Silva.
 
Gran finale per il Trento Summer Festival con l’attesissimo concerto di Francesco Gabbani, che ha richiamato oltre duemila spettatori di tutte le età, con tanti bimbi che hanno trasformato il concerto in un momento di festa e di allegria.
Poco prima dell’inizio dello spettacolo, gli organizzatori del festival Alessandro Raffaelli di Radio Italia Anni Sessanta, e Roland Barbacovi dell’Agenzia Showtime di Merano hanno consegnato al cantautore carrarino una coppa in vetro a nome del Sindaco e della Città di Trento, a titolo di riconoscimento riservato ad ospiti prestigiosi e personalità in vista a Trento: Gabbani, infatti, oltre ad essere l’artista del momento, ha anche il record delle visualizzazioni su You Tube, oltre 150 milioni, con «Occidentali’s Karma», il brano vincitore del festival di Sanremo.
 

Roland Barbacovi, Francesco Gabbani e Alessandro Raffaelli.
 
Questo riconoscimento assegnato con parsimonia dal Comune di Trento, oltre a una dimostrazione di affetto verso un artista davvero speciale, potrebbe essere un auspicio per dei progetti futuri, del resto è risaputa la passione di Gabbani per la montagna, in particolare per quelle del Trentino e dell’Alto Adige. Ed è trentino anche Marco Dallago il fonico del suo tour.
Sorriso contagioso, voce carezzevole e grande dinamismo, sul palco Gabbani è circondato da un’altrettanto energica ed affiatata band, dove spicca suo fratello Filippo, batterista e musicista con un ruolo molto importante nel processo creativo dello stesso cantautore.
Il concerto si apre all’insegna del ritmo, con i tamburi di Magellano brano che dà il titolo al suo nuovo disco, per poi alternare momenti di ascolto più attenti e raccolti, a quelli più spensierati con le ormai irresistibili superhit «Amen», «Tra le granite e le granate» e la gettonatissima «Occidentali’s Karma» che, nel tripudio della piazza, viene eseguita anche nel bis conclusivo.
 

 
Due gli omaggi musicali: «Susanna» di Adriano Celentano, brano che per ironia e ballabilità è nelle corde di Gabbani, e «Vengo anch’io. No tu no» di Jannacci con cui coinvolge gli spettatori in una improvvisazione canora.
Per quanto riguarda la qualità sonora del concerto, quello che si è sentito al Trento è un suono importante poiché indissolubilmente legato alla Fender, la prestigiosa casa americana che produce chitarre, bassi, piani elettrici e amplificatori: le sue leggendarie chitarre imbracciate da artisti memorabili, da Jimi Hendrix a David Gilmour dei Pink Floyd, hanno caratterizzato tutto il suono della musica pop-rock.
Ebbene, la Fender ha fornito al Gabbatour tutta la strumentazione: non a caso, era presente al concerto di Trento Stefano Silva, responsabile di Fender Italia, nonché creatore del primo fans club, il «Francesco Gabbani Lerici Fans Club», per il quale ha realizzato il servizio fotografico, e ha gentilmente autorizzato la pubblicazione delle sue foto su L’Adigetto.it.
 

 
Con il gioioso sigillo di «Occidentali’s Karma» si conclusa alla grande la quarta edizione del Trento Summer Festival, che con Gabbani, Nek e Francesco Renga ha registrato più di 4.500 spettattori.
Così, sulla scia dell’edizione che si è appena conclusa e di quelle precedenti con Joan Baez, gli Earth Wind & Fire, gli Afterhours, Fiorella Mannoia, Noemi e Antonello Venditti, gli organizzatori pensano già alla quinta edizione del Trento Summer Festival.
 
Sandra Matuella – s.matuella@ladigetto.it

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