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In Val di Non, mele, ma anche... chiodi – Di M. Bornancin

La storia di un’azienda che da una storica realtà artigianale familiare giunge alla quarta generazione conquistando posizioni di prestigio

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Matteo, Marianna e Mauro Ghezzi.
 
Con questo nuovo colloquio s’incontra un’azienda che può essere considerata oggi, un’eccellenza del patrimonio economico e produttivo del Trentino.
Un nuovo confronto, una conversazione con una giovane imprenditrice, dove la storia e la tradizione aziendale si mescolano con l’innovazione, dove la capacità familiare, diventa passione e nel tempo meritocrazia.
Un raccontare quelle esperienze di realtà produttive, meno conosciute, che operano in settori originali e in contesti prettamente agricoli del nostro territorio, laddove lo stimolo giornaliero si concentra nel lavorare assieme, per ottenere sempre maggiori successi.
In questo periodo ogni produttore è chiamato ad affrontare le difficoltà dell'ambiente esterno in continua evoluzione e quindi, sorge la domanda: come far fronte a questa complessità esterna?
Gli imprenditori spesso diventano ponte tra la complessità esterna e l'organizzazione interna, sperimentando nuove forme di esplorazione dei mercati, di nuovi criteri nella gestione dell’attività aziendale, di produzioni e di vita. Una novità nella novità, che permette di affrontare le nuove sfide, con più forza, più esperienza, più organizzazione, più qualità e più entusiasmo.
 
Una produzione non può fare a meno dell’efficienza e dell’innovazione, dell’intraprendenza personale, nell’affrontare il dinamismo crescente dei mercati italiani e esteri.
Si tratta di un modo diverso di guardare il futuro, nel metodo dello stare insieme, come una grande famiglia superando le difficoltà che si possono presentare nella vita di ogni azienda.
Storie di vita e di testimonianze del valore delle donne che riescono oggi ad applicare le proprie capacità dell’essere imprenditrici nella gestione della loro attività, nei successi delle proprie aziende, che diventano momento di conoscenza, di curiosità, d’interesse ed anche di condivisione.
Con questo confronto si entra nel sistema dell’artigianato trentino, che vanta una storia di qualità e una presenta nelle varie località del territorio.
Si tratta della Trafileria Punteria Ghezzi S.a.S. con sede in Ville D’Anaunia e Predaia - Val di Non
 
Un’azienda situata nella zona produttiva di Tuenno e con filiale a Mollaro, in un territorio periferico caratterizzato da ampi appezzamenti di terreno coltivato a frutteti, in particolare mele, conosciute e commercializzate con il marchio Melinda.
Nelle vicinanze sorge il Parco Naturale Adamello Brenta, dove si trova il Lago di Tovel noto anche come Lago Rosso per il caratteristico colore delle acque.
L’imprenditrice è Marianna Ghezzi, che assieme ai fratelli Matteo e Mauro gestisce questa realtà produttiva.
 

 
Marianna, parliamo della storia di quest’azienda?
«La nostra azienda si sviluppa da una realtà artigianale a conduzione familiare, che inizia la propria attività nel 1948, da un’intuizione del nonno Mario Ghezzi che, per soddisfare le esigenze dei contadini coltivatori di mele, prodotto questo che già allora caratterizzava la nostra Val di Non, avvia la produzione di chiodi e filo di ferro per le casse di legno per il trasporto di mele.
«Nel 1963, con l’entrata dei miei genitori Ezio e Lina l’azienda subisce un significativo sviluppo con inserimento di nuove tecniche produttive e nuovi impianti.
Nel 1970 sono stati inseriti vari tipi di produzione di chiodi per l’edilizia, per l’imballaggio e per altri settori di fissaggio.
«Nel 1984 l’azienda si trasferisce nella zona produttiva di Tuenno, vengono rinnovati impianti e attrezzature, con due linee produttive, mentre la direzione aziendale viene affidata al papà Ezio, figlio di Mario.
«Da allora sono seguite le sperimentazioni sulla zincatura formatura e rullatura dei chiodi. Negli anni 90, terminati gli studi, entrano nell’attività aziendale i miei fratelli: Matteo, (46 anni) che si occupa della produzione, Mauro, (42 anni) che segue il settore commerciale in Italia e all’estero, infine, nei primi anni novanta, finite le superiori, ha luogo la mia entrata in azienda e ora mi occupo di amministrazione generale e del personale.
«Voglio ricordare che durante la scuola, nei periodi estivi, noi figli eravamo assunti dall’azienda per meglio capire il mondo del lavoro, studiando e imparando come funzionano i vari processi produttivi e dei comparti dal magazzino, all’imballaggio, alla contabilità, alla gestione organizzativa. Tra noi fratelli abbiamo sempre collaborato, con confronti serrati, scambio d’idee e opinioni, anche discussioni, per terminare sempre con decisioni e strategie responsabili e condivise.
«Per me il lavoro è così divenuto una forte passione, in un percorso non facile, ma ricco di soddisfazioni e di crescita personale, grazie anche al supporto costante dei miei genitori che spesso portano il loro contributo attraverso consigli, spiegazioni e salutari suggerimenti.
«Siamo giunti alla quarta generazione e questo è un grande traguardo per tutti noi e per i nostri collaboratori.
«L’azienda ha subito una forte e costante crescita, tanto da aprire nel 2007, con l’acquisizione dello stabilimento ex Lange una filiale a Mollaro.
«Si sono quindi avviate delle collaborazioni con l’università di Trento per il miglioramento del processo produttivo e per l’inserimento negli impianti di particolari dispositivi, ai fini di migliorare e garantire una migliore sicurezza nell’ambiente di lavoro.
Possiamo affermare che la nostra azienda è in continua crescita con l’apertura di nuovi mercati in Brasile, in Marocco e alcuni Paesi dell’Est Europeo.»
 

 
Come vede l’evoluzione di questo settore?
«Il nostro è un settore particolare, dove ci sono pochi concorrenti, in cui però il mercato è da sempre in forte cambiamento e che necessità di una costante attenzione e un puntuale adeguamento alle esigenze della clientela.
Per questo cerchiamo di dare al cliente, oltre al prodotto, elettroutensili e assistenza per i sistemi di fissaggio per i produttori d’imballi di legno.
«Nella nostra produzione abbiamo la massima attenzione per il rispetto dell’ambiente, per la sicurezza in generale e in particolare per i nostri collaboratori, e per la qualità.
Il settore ha subito la crisi dal 2008, ma che abbiamo attutito con l’acquisizione di nuovi clienti in paesi esteri come il Marocco, il Brasile e alcuni Paesi dell’Est. Esportiamo in tutto il mondo e abbiamo clienti in ben 54 Paesi a livello internazionale; in Italia abbiamo rappresentanti in ogni Regione.
«Il nostro mercato è rappresentato da delle fasi di continua crescita, proprio per questo motivo i nostri processi organizzativi sono in continuo rinnovamento, con un’attenzione sempre costante allo sviluppo tecnologico e produttivo.»
 
Come ha vissuto la sua esperienza di donna in azienda e nel rapporto con i collaboratori?
«Noi tutti ci consideriamo una grande famiglia, proprio perché tutto si basa sulla gestione storica familiare dell’impresa, metodo questo che è stato trasferito generazione in generazione, dove dirigenti e collaboratori, titolari o maestranze sono considerati persone umane e non numeri, perché siamo più che convinti che sono le persone che formano l’azienda. Se vi è crescita aziendale vi è una crescita di tutti, che diventa bene per tutti.
«Non sempre è facile trovare una forma che unisca più mentalità, culture e nazionalità diverse, ma cerchiamo di instaurare un criterio basato sull’obiettivo di soddisfare il cliente e quest’obiettivo si raggiunge lavorando insieme con passione, responsabilità e impegno.
Abbiamo creato, tra imprenditori e dipendenti, una sorta di fiducia reciproca, una buona condivisione delle idee e dei percorsi aziendali.
«Non ho mai avuto problemi a raffrontarmi con il personale, sia maschile sia femminile, anche perché ho incentrato il mio rapporto con i dipendenti sulla disponibilità al dialogo aperto e sullo scambio d’idee costruttive. Oltre ad affrontare le varie problematiche nella gestione della vita lavorativa e personale di ognuno, cerco di soddisfare le esigenze del singolo, coordinando il tutto con l’attività lavorativa. Solitamente il personale è seguito e aiutato anche attraverso permessi e cambio di orari per necessità familiari o per altre esigenze di cura di genitori o parenti anziani o per i bambini.
«Io sono mamma di due bambini, e non è facile far corrispondere gli impegni come donna imprenditrice oltreché come mamma, e capisco meglio le mie collaboratrici, i loro sforzi per portare avanti la propria missione di madre responsabile e di lavoratrice attenta, impegnata e professionale. Condividere i due ruoli non è sempre facile, ma fino ad ora tutte nella nostra azienda ci sono riuscite, basta buona volontà e buon senso.
«Stiamo intraprendendo un percorso di crescita personale sia a livello umano che professionale, che comprende tutti i livelli dell’organigramma del personale, dando valore e responsabilità ai vari coordinatori, cercando uno strumento di premiazione e meritocrazia per il raggiungimento degli obiettivi a livello quantitativo, ma soprattutto qualitativo.»
 

Foto storica.
 
Sul percorso di etica aziendale che esperienze avete adottato?
«La nostra filosofia ha come cardine il sostegno verso le persone in difficoltà, in campo sociale e familiare, un sostegno che vuole essere un punto di partenza di sviluppo e di risposta alle esigenze sociali e che il nostro territorio espone.
«Da paco abbiamo stretto una collaborazione con Fondazione Famiglia Materna, realtà trentina che attraverso progetti di sostegno e sviluppo sociale si occupa tra le altre attività di madri in difficoltà. Il progetto prevede di dare opportunità lavorative e di riaffermazione sociale e professionale a queste giovani, anche con problemi di salute e finanziari.
«Sosteniamo anche il nuovo centro Casa Sebastiano per bambini autistici di Coredo, della Fondazione Trentina Autismo.»

Che cosa ritiene di dire sul futuro del Trentino e della Val di Non
«Il Trentino e la Val di Non sono territori con buona qualità, dove si vive bene, ma manca una visione di futuro. Bisogna lavorare insieme, con un sentire comune per fare il bene della comunità.
«I giovani devono essere pronti e aiutati a rimanere nei propri territori, anche perché le possibilità di un’occupazione e di una crescita professionale ci sono, forse bisogna insistere nel trovarle e comunque, avere varie esperienze, non nuoce.
«I giovani vanno oggi all’estero perché attratti da opportunità e culture diverse, alla base di queste decisioni vi è la logica del provare, della sperimentazione del conoscere cose e Paesi nuovi.
«Uno dei mezzi per invogliare il giovane a trovare lavoro in loco è il progetto scuola – lavoro, o meglio i tirocini degli studenti superiori in aziende locali, che in Val di Non sta dando buoni risultati.
«Per il sistema produttivo trentino, oggi la burocrazia non aiuta a far crescere le imprese, anche perché nascono spesso nuove regole, nuove normative fiscali, amministrative, previdenziali e del lavoro, che appesantiscono l’operatività giornaliera delle aziende.
«Su questi aspetti sono necessari interventi specifici condivisi con le categorie economiche e le organizzazioni sociali per migliorare il tessuto economico e produttivo del Trentino.»
 

 
Come ultima considerazione?
«Sinceramente, il mio ultimo pensiero, va alle donne, che nonostante l’impegno familiare si mettono in gioco dedicando la maggior parte del tempo allo sviluppo professionale e aziendale, cercando di dare il massimo.
«Questa è una scelta importante che mi sento però di incoraggiare, che dà lustro alla nostra società, e permette di sviluppare un senso di vita vero, fatto di dedizione e coraggio, un senso racchiuso in ognuno di noi, un sentimento che non tiene conto del ceto sociale e del colore della pelle, ma soltanto della voglia di esprimersi attraverso le proprie capacità, sostenendosi a vicenda ed evidenziando le caratteristiche di ogni persona, così da poter creare percorsi, sia lavorativi che aziendali e familiari ricchi di gratificazioni, traguardi e soddisfazioni.»
 
Marianna, grazie per la disponibilità e auguri di nuovi successi per la vostra impresa.
Daniele Maurizio Bornancin

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