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Anna Marzadro e Giulia Verones – Di Maurizio D. Bornancin

La passione e l’impegno di due donne di generazioni diverse in una società agricola e agrituristica sulle sponde del lago di Garda, la «Madonna delle Vittorie»

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Anna Marzadro e Giulia Verones.
 
Con questa esposizione s’incontra una delle realtà che sono considerate oggi le eccellenze del sistema produttivo, economico e turistico del Trentino.
Un’azienda che vede due donne protagoniste, insieme a collaboratori esperti e tecnici qualificati, nella gestione di un’impresa agricola e agrituristica di sicuro interesse e qualità.
Un settore quello dell’agriturismo, che si è raramente affrontato nei precedenti incontri con imprenditrici trentine, ma che è in piena espansione e che suscita sempre più interesse, sia per le famiglie, sia per i turisti, che tendenzialmente preferiscono questa soluzione ad altri tipi di ricettività.
Una presenza femminile importante, che ritrae quei nuovi modelli di fare economia, dove storia e tradizione si confrontano con l'innovazione, dove lo stimolo giornaliero si racchiude nella convinzione di «fare insieme e fare meglio».
Affrontare le questioni legate all'imprenditoria femminile, nella gestione di piccole imprese è importante anche per l'evoluzione del lavoro, per dare un'informazione diversa, ma allo stesso tempo per scambiare opinioni, idee, per affrontare i temi del futuro dell'economia anche di luoghi rinomati per le bellezze naturali, per le caratteristiche paesaggistiche e salutistiche.
Storie di vita e di testimonianza del valore delle donne, che riescono oggi ad applicare le proprie capacità dell'essere «imprenditrici» nella gestione dell’attività, nei successi delle proprie aziende, che diventano momento di nuova conoscenza, ed anche di condivisione.
 
Siamo nel campo delle coltivazioni agricole e dell’agriturismo trentino, un’offerta turistica che valorizza l’ambiente rurale e naturale, le coltivazioni storiche, i paesaggi, le peculiarità culturali, lo sport e le tradizioni della gastronomia locale.
La zona è quella del lago di Garda, tra i comuni di Arco e Nago-Torbole, dove vigneti e oliveti costeggiando il fiume Sarca raggiungono le spiagge di Torbole a meno di un chilometro di distanza.
Il nord del Lago di Garda è infatti un luogo incantato, il cui paesaggio ricorda un grande fiordo dove le montagne che cadono a picco nell’acqua creano un paesaggio suggestivo che contribuisce ad originare molteplici correnti d’aria provenienti dalle vallate laterali.
Tra questi numerosi venti i principali da ricordare sono l’Ora del Garda ed il Pelèr che, soffiando alternandosi tra il giorno e la notte, contribuiscono alla realizzazione di un microclima favorevole alle colture.
Lungo i vigneti situati lungo l’argine del fiume Sarca una concentrazione di venti fa ingresso prepotentemente in vigneto: si tratta proprio di una vera e propria corrente che nasce da sud del Lago e che costeggia tutto il fiume Sarca fino a raggiungere le pendici dello Stivo per poi proseguire il suo percorso nella Valle dei Laghi.
 
L’area circostante il lago di Garda è una zona vocata alla coltivazione della vite e dell’olivo, non solo per la diversità del suolo e la mitezza del clima, ma anche per il benefico riflusso di queste correnti d’aria locali.
Proprio in questo lembo di terra trentina è situata l’Azienda Agricola e l’agriturismo Madonna delle Vittorie, ubicata nel territorio di Arco, in zona Linfano, in mezzo alla campagna, posta in un terreno pianeggiante, con leggeri appezzamenti collinari e che offre la vista panoramica delle montagne, del lago, un paesaggio incantevole, in un ambito di coltivazioni di viti e immensi oliveti sul Lago di Garda Trentino.
Madonna delle Vittorie è un’azienda degli anni 50, rilevata da poco dalla famiglia Marzadro, storici distillatori di Brancolino di Nogaredo.
Per conoscere quest’impresa agricola e l’annesso Agritur, incontriamo le giovani donne che concretizzano tutto questo: Anna Marzadro e Giulia Verones, che assieme ai loro collaboratori sono alla continua ricerca di nuovi stimoli per trasmettere al cliente e turista emozioni proprie del nostro territorio.
Attraverso questa nuova acquisizione la famiglia Marzadro, da sempre molto legata al suo Trentino ha voluto offrire al mercato una serie di prodotti che comprendano oltre alle grappe anche vini, spumanti ed oli extra vergini d’oliva per dare al consumatore la possibilità di gustare i sapori e le peculiarità della campagna trentina.
 
Ecco lo scambio d’idee, oggetto della conversazione con Anna Marzadro, responsabile dell’azienda, Giulia Verones enologa che cura le produzioni vinicole ed Enzo Pasini che cura la coltivazioni degli oliveti e la produzione dell’olio.
 

Madonna delle Vittorie.
 
Anna, parliamo di quest’azienda agricola e agrituristica e della sua esperienza.
«La nostra è un’azienda storica, fondata negli anni 50, e dopo due diverse gestioni, io con i miei fratelli nel 2016 abbiamo deciso di acquisire questa realtà, sia per ampliare la nostra offerta di prodotti, sia per incamminarci in un nuovo settore.
«La Madonna delle Vittorie attualmente gestisce 36 ettari coltivati a vigneto e nei quali sono presenti circa 1000 piante di olivo. Tutti i nostri vigneti sono ubicati tra i comuni di Arco, Riva del Garda e Nago-Torbole.
«Ecco che dopo trent’anni di lavoro nel settore della grappa ora mi sono cimentata in questa nuova esperienza di un’azienda che produce olio extravergine d’oliva, vini spumanti, vini bianchi e rossi, che offre gustosi cibi naturali e la possibilità di usufruire del servizio di appartamenti turistici per gli escursionisti, gli appassionati di surf, bici e delle lunghe passeggiate nelle montagne e località vicine.
«Qui siamo in presenza di un clima unico in un territorio magico, dove i venti la fanno da padrone ed è proprio il clima mite e ventilato che fa muovere turisti da tutto il mondo.
«Gli sport, come le gare mondiali di surf sul lago, attirano appassionati da vari stati europei e internazionali, che amano la natura, la montagna ed il lago. Un turismo che apprezza la purezza dell’aria, che desidera scoprire cose nuove, ambienti diversi e che è sempre alla ricerca di nuove emozioni. I viaggiatori provengono maggiormente dalla Germania e dall’Austria e in quota parte dalla Russia, Polonia, Cecoslovacchia, dall’Olanda e dall’Italia.
«In azienda abbiamo circa 20 collaboratori di cui 7 donne ed alcuni stagionali per la raccolta di uva ed olive.
«La nostra forza è il lavoro di squadra, nata dall’unione di figure con esperienze lavorative diverse e che mi hanno dato la possibilità di scoprire e vivere un mondo che non conoscevo così nel profondo.
«Nel nostro agriturismo vino, olio e carne bovina sono di nostra produzione, acquistiamo infatti il vitellino che viene poi cresciuto per noi da un contadino in Val Giudicarie. Per i formaggi e per le trote ci forniamo da produttori locali. La nostra proposta è una cucina curata, creata a partire da una materia prima di buona qualità dove i prodotti sono sempre freschi.»
 

 
Giulia, come esperto enologo cosa ci racconta delle produzioni vinicole?
«Ho frequentato l’Istituto Agrario di S. Michele all’Adige non perché sia figlia d’arte ma per passione. Mi sono diplomata enotecnico per poi laurearmi in Enologia. A Madonna delle Vittorie mi occupo di tutto ciò che riguarda il vino: dall’uva alla bottiglia finita. L’Azienda si estende principalmente tra Arco e Torbole. Un’azienda dove i vigneti hanno suoli diversi, microclimi diversi seppur poco distanti l’uno dall’altro, varietà diverse.
«Qui coltiviamo varietà internazionali come Chardonnay, Pinot Bianco, Traminer, Moscato Giallo, Merlot e locali come Nosiola, Lagrein, Rebo e Teroldego.
«Il lavoro fatto in vigneto è la base fondamentale da cui tutto ha inizio poi con la vendemmia il vino viene giornalmente accompagnato fino a quando esce dalla nostra azienda. Così come si fa con una creatura. Le si dedicano le medesime attenzioni, si hanno le medesime preoccupazioni. Credo fortemente che il futuro sia fare un’agricoltura diversa, guardando ed osservando il nostro territorio che in Trentino è molto eterogeno cercando di valorizzare le peculiarità di ogni zona e dunque la vocazionalità a produrre un determinato prodotto. Fare una viticoltura lungimirante che non si occupi solo di vite ma anche di suolo, la cultura del suolo è la chiave anche per le generazioni future. Attraverso tutto questo contribuiamo a mantenere il nostro territorio.
«Il Lago di Garda Trentino è un territorio in grado di dare rossi importanti e strutturati grazie alla mitezza del clima ma anche vini bianchi eleganti, minerali e complessi questo grazie anche alle profonde differenze di suoli e di microclima che vi sono nella nostra zona dove i venti hanno un ruolo fondamentale. Credo molto in questo territorio e a quello che può dare.
«Nel mio lavoro, che più che un lavoro è uno stile di vita, ogni giorno è d’insegnamento. La presenza della mano dell’uomo è sempre fondamentale perché porta tecnica e creatività ma a volte bisogna lasciar andare e saper osservare il naturale percorso delle cose. Affidarsi all’assaggio frequente dei vini dando importanza non solo ai parametri analitici ma anche e specialmente alle sensazioni che suscitano ai sensi nel loro incamminarsi verso una continua evoluzione che deve essere sempre accompagnata dall’enologo. Qua ogni vigneto viene vinificato separatamente per poter valorizzare al massimo ogni differenza. Perché la differenza è una risorsa. In natura infatti niente è uguale.
«Raccogliere le uve solo quando sono a piena maturità è un altro passaggio fondamentale, ci vuole pazienza e non farsi prendere da ansia e paure sempre che l’annata lo consenta. Saper aspettare. Quest’anno abbiamo avuto una vendemmia molto lunga, di buona qualità grazie ad un andamento meteorologico favorevole che ci ha consentito di metterci alla prova per cominciare a studiare qualche nuovo prodotto che faccia parlare il nostro territorio e noi che lo interpretiamo. Siamo stati tra i primi ad iniziare con le basi spumante essendo le nostre zone molto precoci e tra gli ultimi a finire con alcuni nuovi progetti.
«In passato c’è stato un estirpo pesante delle varietà locali identitarie del nostro Trentino un augurio è quello di riuscire a dar loro maggior risalto perché è attraverso gli autoctoni che trasmettiamo la nostra identità.»
 

Enzo Pasini.
 
Enzo, parliamo dell’olio, della sua storia, della sua esperienza come esperto del settore, cosa dice?
«Dopo la gelata del 1985 che ha danneggiato parecchie piante, sono stati piantati nuovi olivi e nel 1990, si è avviata la coltivazione dell’olivo. Nel 2002 a Madonna delle Vittorie nasce il primo impianto per la lavorazione delle olive. In quella stagione si sono raccolti 200 quintali di olive e prodotti 35 quintali di olio, tutto destinato al punto vendita.
«L’impianto è usato anche per conto terzi, ossia per i coltivatori provenienti da Arco, Riva, Valle dei Laghi, Limone, Salò e Garda, e la nostra azienda eventualmente acquista da questi produttori le loro eccedenze.
Il nostro olio è di tre tipi: il Garda DOP Trentino, l’Extra Vergine di oliva di qualità superiore e l’Extra Vergine di oliva denocciolato dove il nocciolo dell’oliva viene tolto per poi essere utilizzato per integrare il legname da riscaldamento per le stufe; un derivato della lavorazione delle olive che si vende per questi scopi e come funzione di riscaldamento naturale.
«Questi prodotti hanno vinto parecchi premi a livello nazionale: miglior Garda DOP (denominazione di origine protetta) nel 2015 e il secondo classificato nel 2016.
«In questo periodo vi sono nei terreni di proprietà ed affitto dell’azienda circa 1000 piante di olivo.
«L’annata del 2017 ha dato un frutto meraviglioso, sano, di alta qualità, che da anni non si vedeva.
«Nelle nostre coltivazioni vengono applicati i principi della lotta integrata.
«Non dimentichiamo che per i nutrizionisti, l’olio Extra vergine è un alimento nutriente, con un alto grado di digeribilità, un’elevata capacità antiossidante, un insieme di benefici utili all’organismo e si tratta di un prodotto che è tutta natura; noi cerchiamo sempre di assicurare una buona qualità, sia dei prodotti, sia dei servizi, per la soddisfazione della nostra clientela.»
 

 
Giulia come ultima considerazione?
«Posso dire che siamo una realtà aziendale con una nostra identità, data dalla differenziazione climatica che ci contraddistingue fortemente rispetto al resto del Trentino con un clima di tipo sub-alpino.
«Siamo in un luogo con caratteristiche uniche dal punto di vista ambientale. Abbiamo un clima di tipo sub-mediterraneo che ci dà il privilegio di essere attorniati da una flora splendida. In queste zona abbiamo infatti piante tipiche dell’ambiente mediterraneo come l’olivo, le palme, gli agrumi, i lecci, i cipressi.
«Ogni giorno trasmettiamo con orgoglio il nostro Garda Trentino cercando di far riscoprire l’agricoltura di qualità legata a queste zone da sempre considerate la Champagne dell’olio extravergine d’oliva. Il nostro compito è di valorizzare queste produzioni agricole, ma anche l’ambiente dove nascono e come si coltivano.
«Ci impegniamo affinché i nostri clienti e turisti stiano bene cercando di soddisfarne le esigenze con entusiasmo e grande attenzione.»
 
Anna, come responsabile dell’azienda cosa desidera ribadire alla fine di questo nostro incontro?
«Dobbiamo credere di più nel nostro territorio, dobbiamo trasmettere la nostra passione, l’entusiasmo e comunicare il tutto con trasparenza e naturalezza, questo deve essere il nostro modo di accogliere.
«È nostro impegno cercare di far vivere il turismo dell’Alto Garda tutto l’anno, con eventi ed iniziative sulla naturalità dell’ambiente, sulle caratteristiche storiche, paesaggistiche ed enogastronomiche del territorio. Non dobbiamo alterare il territorio e l’autenticità dei prodotti, questo andrebbe contro questo magnifico lembo di terra qual è il nostro Trentino.
«Se tutti insieme crediamo in questo luogo e apertamente ci confrontiamo, possiamo solo che migliorare la qualità dei servizi e valorizzare le nostre produzioni.
«Importante è intuire ed anticipare le aspettative dei nostri turisti.»
 
Ringraziamo, con l’augurio di nuovi successi per il lavoro, per la vostra realtà imprenditoriale.

Maurizio Daniele Bornancin

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