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Il successo delle nostre meravigliose ragazze

La Nazionale Italiana Femminile di Pallavolo Sorde è Vice Campione del Mondo

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Si sono svolti dal 23 settembre al 2 ottobre scorsi a Chianciano Terme e a Chiusi i Campionati del Mondo di Pallavolo per atlete e atleti Sordi.
Grande affluenza di pubblico, nonostante gli ingressi limitati. Moltissime persone pronte ad accogliere la giornata finale dell’importante competizione internazionale.
A conquistare il podio per le Donne sono Turchia (1° posto), Italia (2° posto) e Russia (3°posto); mentre nel torneo maschile Russia, Ucraina e Italia si sono piazzate rispettivamente prima, seconda e terza.
La squadra femminile conquista meritatamente la prestigiosa medaglia d’argento, perdendo la finale contro la fortissima Turchia. Una gara estremamente avvincente, che ha tenuto tutto il pubblico del Palazzetto dello Sport di Chiusi con il fiato sospeso per oltre due ore. La partita è terminata al quinto set con il risultato di 3-2 (23-25; 25-22; 18-25; 22-25; 15-13 i parziali).
 

 
Lo stato d’animo della CT Alessandra Campedelli, residente a Mori, è un misto di comprensibile amarezza e di grande ammirazione per le sue irriducibili atlete: «E’ sempre difficile commentare una sconfitta arrivata al tie-break, ma abbiamo la consapevolezza di aver fatto una grande gara. Perdevamo 2-0, le abbiamo riprese, eravamo sotto anche nell’ultimo set e le abbiamo riprese, uscendo sconfitte per soli 2 punti. Brucia tanto, ma ripartiamo da qui. Ripartiamo dalla consapevolezza che possiamo lottare con le migliori al mondo. La Turchia è certamente una squadra più forte di noi, sia dal punto di vista fisico che tecnico. Sono giocatrici abituate ad allenarsi e a giocare insieme tutto l’anno, a differenza nostra che riusciamo a farlo solo sporadicamente. È sicuramente un argento vinto…più che un oro perso…»
In un tie-breack mozzafiato ha prevalso la fortissima Nazionale della Turchia. Ma in definitiva la soddisfazione per le nostre azzurre è giustamente immensa.
 

 
Continua la CT Campedelli: «Veniamo da due anni molto difficili, in cui siamo riuscite a fare meno attività di quella di cui avremmo avuto bisogno. Qui a Chianciano e Chiusi abbiamo giocato contro squadre molto forti, che si sono potute allenare con maggior continuità tutte insieme durante quest'ultimo periodo in cui in Italia lo sport era praticamente fermo a causa della pandemia. Le ragazze sono state davvero molto brave. Sono orgogliosa di loro e dell’impegno che hanno messo in ogni momento per soddisfare ciò che chiedevo loro e per puntare in alto. Abbiamo superato insieme parecchi ostacoli e questo ci ha temprate e ci ha insegnato a lottare insieme. Ripartiamo dalla cognizione che possiamo stare tra le migliori squadre al mondo. Ci resta l’onore e l’orgoglio di essere comunque arrivate a conquistare una prestigiosa medaglia d’argento, che può e deve darci la giusta motivazione in vista delle Deaflympics del prossimo anno.»
 

 
Significativa crescita tecnica e fisica, abbinata ad una grinta divenuta ormai proverbiale: ecco spiegato il perché le atlete azzurre sono riuscite a superare grandi Nazionali e a dare del filo da torcere ad una formazione di altissimo livello come la Turchia.
Un plauso meritatissimo a tutte le ragazze e a tutto lo staff tecnico, ben condotto da Alessandra Campedelli.
Per l'Italia, quindi, certamente un meraviglioso argento conquistato...più che un oro perso.

Paolo Farinati

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