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«Lo Yoga per il benessere di tutti, nessuno escluso»

Paolo Farinati intervista Elisa Altafini, che lavora come animatrice presso la RSA Casa Sacra Famiglia di Rovereto

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Incontro con mio grande piacere Elisa Altafini, è piemontese di origine e lavora come animatrice presso la RSA Casa Sacra Famiglia di Rovereto.
Da anni è pure apprezzata istruttrice di Yoga. Ha conosciuto questa disciplina durante un soggiorno in India e poi l’ha approfondita ancor più nel corso degli anni. I suoi incontri sono molto seguiti in città, vi aderiscono persone di ambo i generi e di tutte le età.

 
«Lo Yoga – mi dice più che mai convinta – da benessere fisico e psicologico a tutte e a tutti, senza alcuna distinzione».
È una pratica molto rigorosa, ha precisi insegnamenti, non è solo quella che in tanti definiamo una «ginnastica lenta», ma una vera e propria filosofia di comportamento e di vita, con regole da rispettare con serietà.
 
Elisa non smetterebbe mai di parlarmi dello Yoga. Per lei è stata una precisa e voluta scelta di vita, una vera filosofia di vita. E l’ha adottata con grande passione e determinazione. Ne sanno qualcosa le molte persone che la stimano e frequentano le sue lezioni. E da aprile e maggio darà il via ad alcuni incontri «speciali», per insegnare lo Yoga a persone meno fortunate. Desidero, con il suo indispensabile aiuto, scoprire di più.
Incomincio a porle alcune domande.
 

 
Lei insegna lo Yoga, come e quando le è nata questa passione?
«Ho iniziato a praticare lo Yoga alla fine del 1999, per caso. Un giorno un conoscente, mi raccontò di aver frequentato una classe con un suo amico. Yoga? Mi sono immaginata seduta a gambe incrociate e a cercare di fare il vuoto nella mente.
«Il mio primo pensiero fu: Non fa per me. Mi suggerì di provare qualche posizione, cosi il mattino seguente mi sono alzata, ho provato e non ho più smesso di farlo.
«Ho praticato per un po’, da autodidatta attraverso alcuni libri, poi sono andata in India dove ho studiato Yoga e Ayurveda. Ho avuto la fortuna di venire a contatto con la cultura nella quale hanno le radici queste due scienze e da lì si è accesa la curiosità. Così poi ho accompagnato la pratica con la teoria, la ricerca, la formazione.
«Col passare degli anni lo Yoga è diventato parte integrante di me, sul tappetino e fuori dal tappetino è la mia vita. Per insegnare Yoga non ci si può improvvisare, farlo è un onore e una responsabilità. Lo Yoga è una scienza così vasta e cosi specifica che non basta una vita per impararla. E poi bisogna continuare a studiarla, a praticarla e con l’andar del tempo ti rendi conto che c’è sempre qualcosa da imparare. In questi 23 anni di vita nello Yoga mi sono continuamente informata e formata in India, Italia e nel Regno Unito.
«Ho iniziato con la formazione in Yoga e Ayurveda, ho conseguito un Master in Yoga Educational e sono specializzata in Yinyoga, Yoga Nidra, Pranayama e Yoga accessibile. È solo grazie a tutta questa formazione che posso offrire oggi tanti strumenti ai miei allievi e accompagnarli in questo viaggio, ispirarli a praticare e ad esercitare una sorta di maieutica Yoga. Ho fatto esperienze negli asili, alle scuole medie, con gli adulti, con persone in sedia a rotelle e, come ti ho detto, sono una sognatrice e ho in mente di diffondere lo Yoga anche in altri posti, spero di riuscirci.»
 
Cosa c'è alla base della filosofia dello Yoga?
«Si potrebbe parlarne per giorni e anni interi. Lo Yoga è un sistema integrato di pratiche fisiche (posizioni, pulizie interne, routine, alimentazione, respirazione), filosofia, scienza, meditazione, metafisica e spiritualità, e tutte si compenetrano.
«Lo Yoga è il viaggio del Sé, attraverso il Sé e verso il Sé – ci ricorda Bhagavadgita. Il raggiungimento della gioia pura, Ananda, è la condizione naturale dell’essere, viene persa nella nostra incarnazione perché condizionati dal mondo esterno, dagli accadimenti della vita, dall’identificazione, dall’attaccamento a una mente che guarda la realtà attraverso lenti colorate. La connessione con lo spirito e di conseguenza la possibilità di vedere la propria esistenza come parte di un qualcosa di più grande al quale ritornare offre l’emancipazione da questa condizione.
«Lo Yoga offre strumenti per integrare corpo, mente, spirito ed energia, per vivere intensamente e attivamente questa vita, ma senza attaccamento.»
 

 
Lo Yoga è noto come una ginnastica lenta. Quali sono i suoi principali benefici?
«Purtroppo la visione di ginnastica lenta è una delle distorsioni operate nel nostro mondo occidentale. Sono una massofisioterapista, perciò non ho nulla contro la ginnastica.
«Uno dei benefici dello Yoga è che a differenza della ginnastica il gesto motorio viene compiuto, sentito, ascoltato, integrato. Le posizioni sono sincronizzate con il respiro, con la percezione e l’esperienza di ciò che succede a livello fisico, mentale, emozionale ed energetico. Nello Yoga ha valore la pausa, ha valore l’osservazione, il non giudizio, la consapevolezza, la presenza.
«Lo Yoga non ha a che vedere con la performance, con il risultato, con il raggiungimento di un obiettivo: il risultato è la migliore espressione di noi stessi. Dal punto di vista fisico offre tutti i benefici della ginnastica, la gestione funzionale del sistema nervoso, in particolare attraverso il respiro, la stimolazione del sistema parasimpatico e del nervo vago si possono ottenere un rafforzamento delle difese immunitarie, un effetto antinfiammatorio, antalgico, una riduzione dello stress, un potenziamento della capacità di concentrazione, un miglioramento della peristalsi, in sintesi un miglior benessere generale.»
 
Come nasce l'idea di proporre lo Yoga anche a persone diversamente abili?
«La pratica dello Yoga mi accompagna da metà della mia vita, mi sento profondamente grata per tutto ciò che ho imparato e che ho sperimentato. Oltre ad alimentare in me una sorgente di gioia e di amore, che è pressoché indipendente da ciò che capita fuori, mi ha aiutato ad affrontare molte difficoltà.
«Ecco perché credo che lo Yoga debba essere a disposizione di tutti, nessuno escluso. Lo Yoga offre innumerevoli tecniche, pratiche e strumenti al di là degli asana (le posizioni).
«L’idea di insegnarlo a persone diversamente abili nasce proprio perché offre strumenti per rispondere alla sofferenza nelle sue varie declinazioni, e immagino che chi si trova in sedia a rotelle, per un motivo o per un altro, debba confrontarsi con una sofferenza di qualche genere quotidianamente. Lo Yoga offre diversi strumenti per diverse abilità, non credo di fare niente di speciale.»
 
Dove e quando si terranno le Sue lezioni?
«Come lo scorso anno, Smart Lab di Rovereto, sito in Viale Trento, mi offre lo spazio per tenere alcune lezioni gratuitamente.
«Le lezioni si terranno il 13 e il 20 aprile e il 4 maggio dalle ore 15 alle ore 16.»

Vivissimi complimenti, cara Elisa, e sinceri auguri per la Sua preziosa meritoria attività.

Paolo Farinati - p.farinati@ladigetto.it
Altafini Elisa - elisa.altafini77@gmail.com - +39 340 624 3869

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