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Pan del Gnac, mangiare il pane diventa un atto sociale

La cooperativa sociale Gruppo 78 e il Panificio Moderno producono una pagnotta che unisce i migliori ingredienti con la filiera sociale di Mas del Gnac

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Il Pan del Gnac.

Da ieri mattina i punti vendita del Panificio Moderno proporranno ai loro clienti una nuova pagnotta, dai contenuti fortemente sociali. Si tratta del «Pan del Gnac», un pane che già nel nome richiama la storia di Mas del Gnac, il laboratorio di formazione al lavoro della cooperativa sociale Gruppo78.
Qui gli operatori accompagnano le persone in condizioni di svantaggio promuovendo la loro inclusione ed emancipazione sociale attraverso il lavoro. Si cura l’orto, le galline di un piccolo pollaio e si trasformano alcune produzioni, per invasare crauti, passate di pomodoro, sciroppi, salse e bevande. Tutto rigorosamente bio.
 
In questo contesto qualche anno fa, per aumentare le opportunità formative ed offrire un servizio al territorio, la cooperativa ha avviato un laboratorio «Oli e Farine» dove, con due mulini a pietra e una spremitrice per sementi oleose, macina e spreme le granaglie per oltre 250 realtà territoriali (aziende agricole e privati). Proprio in questo contesto è nata la collaborazione con Panificio Moderno, che in una prima fase coinvolgeva anche un produttore di grano tenero della vallata a completamento della filiera, per la produzione del ‘Pane Comunale’ di Isera.
 
Dopo tre anni, è emerso quanto la coltivazione del grano tenero in Trentino sia difficoltosa da un punto di vista climatico, economico e di infrastrutture disponibili. Ma la volontà di portare avanti il concetto di filiera e territorio ha fatto sì che Panificio Moderno e Mas del Gnac intraprendessero una nuova sfida, con il «Pan del Gnac», andando alla ricerca di grani coltivati in regime biologico con la tecnica del miscuglio evolutivo ed affidandosi alla filiera dei cereali «Made in BO» dei ragazzi di Forno Brisa di Bologna.
 
La metà del grano tenero presente nel pane viene coltivato sui colli bolognesi ed in un secondo momento arriva in Trentino al Mas del Gnac che lo trasforma in farina grazie al mulino a pietra. L’altra metà si compone di due farine: grano tenero tipo 2 macinato da Molino Sobrino a La Morra in Piemonte e grano tenero tipo 1 della Cooperativa Agri ‘90 di Storo in Trentino. Poi la lievitazione naturale e le sapienti mani dei fornai di Panificio Moderno rendono questa miscela che raccoglie cura dell’ambiente e attenzione alle persone più fragili un prodotto eccellente da portare in tavola. Mangiare «Pan del Gnac» è, dunque, anche un atto sociale.

Piffer e Nainer.

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