Home | Sapori | Vino Trentino | Villa Corniole a caccia dei più importanti premi internazionali

Villa Corniole a caccia dei più importanti premi internazionali

Debutto con doppietta di Medaglie d’Oro per la cantina di Giovo al recente Champagne & Sparkling Wine World Championship di Londra

Nell’anno in cui il Trentino è stato nominato «Regione Vitivinicola dell’Anno» dalla prestigiosa rivista statunitense Wine Enthusiast, sono davvero tante le cantine del territorio che hanno saputo distinguersi nelle più important competizioni enologiche mondiali.
Tra queste, Villa Corniole, cantina a conduzione familiare di Giovo, tra i baluardi della viticoltura di montagna della Valle di Cembra, che ha recentemente conquistato due Medaglie d’Oro allo Champagne & Sparkling Wine World Championship 2020 di Londra.
Ad essere premiate entrambe le etichette di Trentodoc proposte dall’azienda, ovvero Gold Villa Corniole 2016 Salisa Brut e Gold Villa Corniole 2015 Salisa Zero.
«Un riconoscimento – racconta Maddalena Nardin, titolare dell’azienda gestita insieme al marito e alle figlie – che ci inorgoglisce ancora di più alla luce del fatto che per noi questa era la prima partecipazione, segno che i nostri prodotti sono stati capiti e apprezzati dalla giuria.
Del resto – prosegue – sono espressione perfetta della nostra filosofia aziendale, che punta a trasferire in bottiglia, come spesso ci viene riconosciuto, l’eleganza della viticoltura di montagna. Un importante risultato che ci stimola a continuare a perseguire la strada della qualità cercando di migliorarci sempre di più per gli anni futuri e conquistare un numero sempre maggiore di estimatori sia in Italia sia all’estero, che attualmente rappresenta il 35% delle nostre vendite.»
 
Del resto il Trentodoc Villa Corniole è oggi uno dei vini più rappresentativi dell’azienda, poiché prodotto in un terroir unico, la Valle di Cembra, conosciuta per i vigneti terrazzati delimitati da suggestivi muretti a secco e caratterizzata da forti escursioni termiche che permettono alle uve di raggiungere l’ottimale grado di acidità per la produzione del metodo classico conferendo caratteristiche uniche di freschezza, verticalità e longevità.
La zona di Giovo, in particolare poi, è segnata anche dalla presenza calcarea oltre a quella porfirica, che dona ai prodotti finali ancora maggiore complessità. E non a caso, consapevole di questi fondamentali punti di forza, l’Azienda sta già lavorando ad una terza referenza che prossimamente si affaccerà sui mercati.
Ma la cantina di Giovo è altrettanto conosciuta e apprezzata per il Müller Thurgau della linea monovarietale Pietramontis, pluripremiato in occasione delle varie edizioni del Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau che da 17 anni si svolge a Cembra nell’ambito della rassegna Müller Thurgau: Vino di Montagna, e dagli altri monovarietali e cuvèe che fanno parte della variegata gamma di prodotto.

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande