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Cavit porta in vigna nuove tecnologie all'avanguardia

Continua l’impegno per la sostenibilità grazie a strumenti evoluti e tecnologie di ultima generazione, dagli spettrometri Fruitipy all’intelligenza artificiale

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Val di Cembra.

A un mese dall'inizio della vendemmia, entrano in funzione a pieno regime le risorse tecnologiche che Cavit pone al servizio dei suoi associati: un complesso di progetti all’avanguardia studiati per pianificare e rendere sempre più sostenibili le fasi cruciali della coltivazione dei vigneti, dalla preparazione del terreno fino alla vendemmia.
In Cavit, tecnologia e innovazione si affiancano alla tradizione artigianale fin dal 2010 con il lancio di PICA, la piattaforma più avanzata nel campo della viticoltura di precisione: un progetto all’insegna dei valori di sostenibilità e qualità, in continua evoluzione, che si arricchisce ogni anno grazie ai costanti investimenti in ricerca e sviluppo, tra i più importanti a livello europeo.
Con una sperimentazione sul campo al suo terzo anno consecutivo, giunge oggi in fase di perfezionamento il progetto Fruitipy, un moderno sistema di controllo dello stato di maturazione delle uve, realizzato da Cavit in collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler.
Un sistema che, grazie all'utilizzo di speciali spettrometri portatili, permette di effettuare direttamente nel vigneto le stesse analisi fino ad oggi realizzabili in laboratorio.
 
Dal 2017, con Fruitipy il team di agronomi Cavit - che durante l'anno offre un fondamentale servizio di assistenza e supporto tecnico sul campo ai 4.500 viticoltori associati – è allo studio per rilevare in modo immediato tanto il livello di zuccheri che la presenza di componenti acide, puntando i sensori direttamente sui grappoli.
Informazioni continuamente aggiornate e consultabili online dai tecnici sulla piattaforma PICA.
«Ci son voluti ben tre anni dalla prima applicazione per rendere questa tecnologia performante. Con la vendemmia imminente, il nostro obiettivo è quello di raggiungere la perfetta taratura dell’apparecchiatura confrontando i dati con i valori riscontrati in laboratorio», racconta Andrea Faustini, enologo e responsabile scientifico del team agronomico Cavit.
«Il nostro obiettivo è quello di rendere sempre più precisa la definizione del momento ottimale in cui effettuare la vendemmia per ogni vigneto. Infatti, con Fruitipy riusciamo a velocizzare e moltiplicare considerevolmente i processi di analisi adottando una modalità assolutamente non invasiva rispetto alle tradizionali procedure che prevedono il taglio di campioni dalle viti e il loro successivo invio in laboratorio.»


 
Ma le applicazioni di Fruitipy non finiscono qui. Infatti, attraverso un sofisticato algoritmo basato sulle tecnologie di intelligenza artificiale e deep learning (in fase di implementazione, sempre in collaborazione con Fondazione Bruno Kessler) è possibile - partendo da fotografie e filmati dei vigneti realizzati via smartphone con un’App dedicata – stabilire con elevato grado di precisione la quantità di uva in pianta stimando precedentemente i volumi di vendemmia in ogni zona.
La tecnologia viene in aiuto anche nel delicato compito di protezione delle viti.
Infatti, grazie ai nuovi strumenti e alle procedure di prossima dotazione, i tecnici Cavit sono in grado di monitorare costantemente i diversi agenti patogeni e insetti che minacciano le aree produttive, schedandoli accuratamente.
Il risultato è una mappatura puntuale delle diverse criticità territoriali, resa fruibile sulla piattaforma PICA con una visualizzazione sintetica di immediata comprensione, che evidenzia con colori diversi la diffusione delle epidemie riscontrate, a seconda dell’intensità.
 
Infine, anche sul fronte difficile e complesso dell’adeguamento delle pratiche agricole al cambiamento climatico globale in atto, Cavit si affida ancora una volta alla ricerca per dare una risposta efficace alle condizioni di forte stress ambientale dei vigneti, causate principalmente dal ridotto apporto idrico.
Grazie all’impiego di speciali sensori di profondità, viene infatti monitorato in tempo reale il livello di idratazione del suolo per poi intervenire in modo mirato con irrigazioni di precisione, a garanzia di una migliore sostenibilità della viticoltura e un considerevole risparmio nel consumo idrico.
«Per salvaguardare la qualità e la tradizione trentina che hanno reso i nostri vini un prodotto d’eccellenza a livello mondiale, Cavit adotta una strategia fortemente incentrata sull’innovazione al servizio della sostenibilità, valore fondamentale per i nostri viticoltori, oggi imprescindibile per il successo sui mercati internazionali», conclude Lorenzo Libera, Presidente Cavit.
«Grazie ai costanti e ingenti investimenti in ricerca & sviluppo, che solo un Gruppo con solide basi finanziarie come il nostro può sostenere, siamo in grado di supportare il lavoro in vigna con professionisti altamente qualificati e tecnologie sempre all’avanguardia.»

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