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Una novità per gli amanti della birra... coraggiosa

Nasce una nuova realtà trentina nel mondo della birra artigianale. Ed è… impavida

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Nasce in Trentino, ad Arco, il birrificio artigianale «Impavida», sulle sponde del Lago di Garda, dove si incontrano gli amanti del biking, del surf, della vela, dell’escursionismo e dell’arrampicata, dell' enogastronomia e del wellness.
«Impavida» racchiude tutte le caratteristiche del suo territorio, un luogo dai mille volti, dai forti contrasti e diversità, e che si muove veloce come i suoi venti: il lago, le rocce, la montagna e il Pelèr, il tipico vento della zona, che soffia frizzante a favore dei surfer e velisti più impavidi di tutto il mondo.
«Impavida» unisce volutamente queste peculiarità e il valore di brand turistico del Garda Trentino, con il mondo della rivoluzione artigianale americana che, negli ultimi anni, ha portato creatività e sperimentazione nel mondo birraio, per creare così un prodotto local ma nel contempo glocal.
 
ll birrificio rende omaggio al proprio territorio, scegliendolo come luogo di produzione di Impavida.
Ad Arco si producono ottime birre artigianali in stile americano, utilizzando prevalentemente luppoli provenienti dagli Stati Uniti, dai sapori fruttati e intensi.
Un mix di stili birrai, di gusti, aromi e sapori, dall'anima conviviale, da gustare con gli amici, in modo naturale e semplice, oltre a persone ed esperienze provenienti da diverse parti del mondo, perché per Impavida la diversità è uno dei valori fondamentali di ispirazione.
Anche lo shop propone un merchandising ispirato al territorio: felpe e t-shirt brandizzate Impavida e North Garda per rafforzare una sinergia vincente.
Impavida è anche un carattere, una personalità, è quella scintilla che accende ogni giorno la voglia di fare. Di provarci. Di osare.
È il coraggio e la voglia di mettersi in gioco, di innovare, la convinzione di investire le proprie risorse nella rivoluzione della birra artigianale Italiana.
 
La stessa filosofia che ha ispirato le fondatrici di questo ambizioso progetto, Serena Crosina e Raimonda Dushku, due donne imprenditrici, che sono prima di tutto amiche, cresciute in due mondi diversi ma incontratesi qui in Trentino, ad Arco, terra natìa di Serena.
Serena da più di quindici anni vive negli Stati Uniti e per questo sceglie di investire nella sua terra di origine importando nel Garda Trentino lo stile di bere birra artigianale americano dall'anima conviviale.
Due donne determinate, due donne giramondo, due donne lungimiranti, coraggiose - impavide appunto - che hanno unito le proprie esperienze lavorative e competenze per creare qualcosa di innovativo, genuino, qualcosa che le appassioni, che vada oltre i numeri con i quali si confrontano giornalmente nella loro attività professionale di consulenza di direzione ed organizzazione aziendale.
«Impavida in sé non è una birra nuova, ma è un nuovo modo di bere la birra. Birra da bere insieme nel nostro birrificio, certo, ma anche a casa in compagnia o semplicemente da gustare a cena» afferma Serena Crosina, socia fondatrice di Impavida.
È questo il messaggio che le due imprenditrici vogliono portare sul territorio. E lo fanno creando il birrificio artigianale Impavida, un luogo, un punto di riferimento, una destinazione in cui gli appassionati di birra possono incontrarsi.
 

 
 Il birrificio  
Un birrificio artigianale di design, ecosostenibile, nato dal recupero di un edificio industriale, firmato dallo studio di Architettura milanese Genuizzi Banal.
Protagonista del birrificio di 900 mq, sviluppato su due livelli, è la Tap Room a piano terra, dove degustare alla spina la collezione di birra Impavida, accomodati al grande bancone in legno di 10 metri difronte all'affascinante spillatrice in acciaio.
Anja, la bar tender di Impavida, saprà spiegare e consigliare le birre al meglio. Da qui è possibile scoprire tutte quelle aree solitamente nascoste, come la sala cotte e i tini di fermentazione.
Oltre a degustare le birre è possibile visitare il birrificio, secondo i protocolli covid vigenti, esplorando tutti gli spazi : la sala cotte, il laboratorio e infine la control room.
Da Impavida tutto è trasparente, nulla viene nascosto, tutto è chiaro, ecologico, pulito, vero. Ai piani superiori, l’edificio ospita gli uffici, una sala polifunzionale, con la sua parete-vetrata che regala una bellissima vista sui monti, e una grande terrazza.
Anche dal punto di vista ambientale, nulla è stato trascurato.
 
 Sostenibilità  
L'aspetto della sostenibilità è un tema molto sentito da Impavida. Serena e Raimonda, le due fondatrici, come tutto lo staff che ad oggi conta sei dipendenti, più il mastro birraio Matteo Milan, hanno a cuore il pianeta e per questo motivo hanno creato un birrificio ecosostenibile sfruttando al meglio le risorse naturali dalle quali si procurano materie prime, acqua ed energia.
La materia prima, il malto d’orzo proviene da coltivazioni OGM Free e il Lievito di birra viene riciclato dalla lavorazione della birra. I luppoli sono naturali e l’acqua è di provenienza locale/regionale.
Dopo la lavorazione lo scarto delle trebbie viene reintrodotto in natura tramite compost industriale. Il resto degli scarti viene riciclato tramite attenta raccolta differenziata e CRM. L'energia elettrica è prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili e pannelli solari e l’illuminazione del birrificio è composta da luci a LED.

L’acqua ad uso irriguo proviene da un vicinissimo pozzo artesiano e una volta utilizzata viene totalmente reinserita in natura. Impavida usa il geotermico tramite il suo pozzo artesiano per le linee di refrigerazione della zona produttiva cosi come per la refrigerazione delle spine in Tap Room.
Esiste un depuratore biologico, con fanghi attivi e vasche del tipo SBR (Sequncng Batch Reactor), che restituisce e reintroduce l’acqua nel sistema fognario.
«Abbiamo scelto di produrre la nostra birra in lattine di alluminio, un materiale riciclabile all’infinito, utilizzare fusti in PET riciclato per la lavorazione della birra e confezionare le lattine con carta e cartoni riciclati.» – Afferma Raimonda Dushku, A.D. di Impavida.
Infatti le lattine sono riciclabili al 100% e possono avere una nuova vita infinite volte, senza mai perdere le molteplici qualità dell’alluminio.
Il riciclo dell’alluminio richiede fino al 95% in meno di energia e di impatto di CO2 rispetto a produrlo dalla materia prima, contro il 26,5% del vetro, solitamente utilizzato per contenere la birra.

Inoltre l'alluminio permette alla birra di mantenere inalterati i propri componenti e quindi sapori e qualità, poiché, rispetto al vetro, la lattina annulla i rischi legati alla luce, nemico numero uno della birra, e grazie alla chiusura ermetica garantisce un'impermeabilità totale all'ossigeno.
La scelta di Impavida per la lattina vuole affermare il proprio carattere coraggioso, controcorrente: l'uscita dalla nicchia, per quanto vasta essa sia, potrebbe passare proprio dall'adozione della lattina, percepita come meno elitaria, ma non per questo meno di qualità. Infatti le birre artigianali di Impavida puntano molto sulla qualità del prodotto, proprio perché artigianale, miscelando in modo vincente malto, orzo, luppolo, lievito, acqua, per creare bland dai sapori e aromi unici e irripetibili, se non da Impavida.
 
 Il mastro birraio  
A pensare a tutto questo è il noto mastro birraio italiano Matteo Milan, formatosi in BrewDog, famoso birrificio britannico, fino a diventare responsabile di produzione di Baladin, passando per Toccalmatto, entrambi birrifici artigianali italiani conosciuti in tutto il mondo.
Per Matteo Impavida è una nuova sfida. Matteo è esperto nella ricerca di materie prime di qualità, nell’organizzazione del sistema produttivo e nel sistema di confezionamento, specializzato nello sviluppo di nuovi prodotti e nell’avvio di nuovi siti produttivi, ma anche attento agli standard di qualità e alla sanificazione degli impianti.
«Qui da Impavida ricerchiamo i migliori ingredienti naturali, dal malto d'orzo e frumento ai luppoli di ispirazione anglo-americana, senza utilizzare nessun tipo di succedaneo, per ottenere un prodotto artigianale di qualità», afferma Matteo.
 

 
 Le birre  
Ad oggi le birre prodotte nel birrificio artigianale di Arco sono in totale quattro:
- Pelèr, la Pilsner di Impavida, punta sull’equilibrio tra la parte maltata, le tipiche note di crosta di pane e miele, e una luppolatura fatta di sole varietà mitteleuropee. E' ispirata al vento del Garda dal quale prende il nome; le sue note floreali ed erbacee enfatizzate da un leggero dry hopping evocano la brezza del lago e la frizzantezza del vento per un'esperienza unica da bere.
- Free Solo, una Session Ale con una luppolatura di nuova generazione, gentile ma decisa, che presenta delle note tropicali su una base di malto caratterizzata dall’uso di frumento, fiocchi d’orzo e malto d’avena. Un sorprendente mix di cereali e luppoli che lasciano in bocca il sapore della libertà, dei viaggi e delle grandi imprese, di quelle che si celebrano al pub.
- Chain Breaker, dal suo colore dorato è una Pale Ale rivoluzionaria, caratterizzata da un blend di luppoli americani classici e moderni, che uniscono le note aggrumate e resinose con la parte tropicale delle IPA di ultima generazione. Il tutto innestato in una base di malto pale che le conferisce un corpo adeguato a supportarne la luppolatura.
- Moxie, che significa grinta, è un'American Pale Ale dal tipico colore ambrato, e rappresenta la quintessenza di Impavida. Si ispira ai classici della Craft Beer Revolution. Presenta una luppolatura che unisce le moderne Apa e le pale ale old school con le caratteristiche note agrumate e resinose. In bocca si distingue per la scorrevolezza e l’equilibrio tra una nota di caramello e l’apporto dei luppoli.
 
 Natale 2020  
Novità per il Natale 2020 è la quinta birra Impavida creata dal mastro birraio Matteo Milani, Vivienne, una Vien-na Lager dedicata ad una delle donne più impavide della moda: Vivienne Westwood. Una lattina accattivante, dal packaging evocativo natalizio, per una birra eccentrica come lo è stata la famosa stilita inglese.
Un modo di celebrare un Natale non convenzionale, da trascorrere a casa, viste le restrizioni imposte dalla pandemia, ma gustando una birra artigianale trentina cosmopolita.
Per l'occasione anche Impavida avrà il suo cesto natalizio, un Xmas box contenente l'intera collezione delle quattro birre Impavida, più la neo nata Vivienne, e un panettone artigianale realizzato con i lieviti usati dal birrificio, oltre una proposta salata di grissini artigianali made in Impavida, che sono richiestissimi anche nella Tap Room per accompagnare le degustazioni.
Il box natalizio e le birre possono essere acquistate direttamente al birrifico di Arco in Via Sabbioni 9a, oppure ordinate telefonicamente o via whatsapp al 324 836 0212, via mail taproom@birraimpavida.com o anche online dall’e-shop sul sito birraimpavida.com.
 
 Delivery e tap room  
Per supportare il commercio locale di questo periodo difficile, causa Covid, per l'intera economia globale, anche Impavida si è mossa in tal senso proponendo le consegne gratuite delle birre e del Xmas box sul territorio trentino e non solo: le consegne sono previste in 24 ore, tutti i giorni nelle zone di Riva del Garda, Arco, Nago - Torbole e Dro, ogni giovedì a Rovereto e ogni venerdì a Trento, e per ordini di almeno 24 lattine la spedizione è gratuita anche in tutta Italia.
La Tap Room per degustare in sicurezza la birra Impavida è aperta tutti i giorni dalle 11.00 alle 18.00, mentre il birrificio, per acquistare le birre, è aperto fino alle 19.00.

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