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Crescono le bollicine trentine nella classifica internazionale

Trentodoc premiata dalla Champagne & Sparkling Wine World Championships

La qualità del metodo classico di montagna Trentodoc è sempre più alta: ad affermarlo è una vera e propria autorità nel mondo delle bollicine e dello Champagne, Tom Stevenson (foto).
Nella classifica Champagne & Sparkling Wine World Championships, dedicata ai migliori spumanti al mondo e appena pubblicata per il 2018, l’esperto di fama internazionale ha inserito 34 etichette Trentodoc su un totale di 55 metodi classici italiani premiati.
«Siamo molto soddisfatti di questo risultato – commenta il Presidente Trento Doc Zanoni – dimostrazione dell’elevato standard qualitativo raggiunto. L’autorevolezza di questa competizione ne è un importante suggello ed un fondamentale passo per una crescente affermazione della nostra produzione sui mercati internazionali.»
 
Tom Stevenson, 23 libri all’attivo, è una vera e propria autorità delle bollicine internazionali e la sua classifica è stata definita una delle più autorevoli, complete e rigorose.
Una così ricca presenza delle etichette trentine nell’elenco delle migliori, rappresenta una doppia conquista se si considera che l’esperto ha ammesso di aver mutato la propria opinione nei loro confronti nel corso degli anni:
«Quest’anno, lo Champagne & Sparkling Wine Championships (CSWWC) ha assegnato 116 riconoscimenti rispetto ai 127 del 2017, il che rende i 22 Ori vinti da Trentodoc (erano 14 nel 2017) ancora più straordinari. La qualità di Trentodoc è sempre stata speciale, ma ogni anno sembra migliore! Attualmente è la denominazione di metodo classico di maggior successo in Italia e rappresenta una delle 4 maggiori regioni del metodo classico del pianeta. Questa non è una opinione. È una conclusione raggiunta con 5 anni di degustazioni approfondite da parte di tre giudici specializzati presso il CSWWC, la più dura e rispettata competizione del mondo dedicata alle bollicine.»
 
All’area produttiva del Trentodoc l’esperto riconosce inoltre il merito di essere l’unica regione produttrice di metodo classico con vera viticoltura di montagna.
L’altitudine si accompagna a sbalzi di temperatura maggiori rispetto a quelli che caratterizzano le aree collinari, favorendo il mantenimento dell’acidità e di un buon equilibro complessivo: uomo e ambiente, insieme, forgiano prodotti che hanno dimostrato di essere capaci di attrarre l’interesse e il plauso mondiale.

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