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La Talpa: «Charlie Hebdo, non ci sono più i satiri di una volta»

Il commento del nostro satiro sulle vignette irriverenti pubblicate sul terremoto

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Ci rivolgiamo a chi le vignette pubblicate le ha viste, perché è nostra intenzione non pubblicarle per nulla.
Confermiamo la nostra posizione sulla satira: non può essere diffamatoria né apologetica, deve solo piacere o non piacere. E le vignette truculenti pubblicate dall’ex giornale satirico Charlie Hebdo sul terremoto che ha colpito l’Italia Centrale provocando la morte di 294 persone, non fanno eccezione: semplicemente non piacciono.

L’unico commento che la Talpa, il nostro satiro introdotto in ambienti solitamente ben informati, ha pronunciato è che «non esistono più i satiri di una volta: quelli veri sono morti nel vile attentato avvenuto il 7 gennaio 2015 per mano dei terroristi islamici.»
Naturalmente anche la battuta della Talpa può solo piacere o non piacere, perché è satira.
Invece non diremo mai «Je ne suis plus Charlie», perché l’affermazione di allora «Je suis Charlie» non era una battuta, ma la condivisione di una sofferenza autentica che non aveva confini di alcun genere.

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