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Salto in lungo, immensa Iapichino: argento con record a 6,97

Gara entusiasmante a Istanbul: 6,91 al quinto, poi il primato italiano all’ultimo salto, a tre centimetri dall’oro della britannica Sawyers


Foto Colombo/FIDAL.

La classe e il carattere della campionessa, in una serata da brividi.
È sul podio Larissa Iapichino, argento nel lungo agli Europei indoor con la sua miglior gara di sempre.
Si migliora fino alla fine a Istanbul per atterrare dove non era mai arrivata prima, alle soglie dei sette metri.
Caricata da ogni botta e risposta con le avversarie, trova sempre qualcosa in più a ogni salto in un match palpitante con le top player d’Europa, ricco di capovolgimenti di fronte.
 
L’azzurra comincia da un convincente 6,64 e poco dopo incrementa a 6,74 per balzare al secondo posto provvisorio, dietro al 6,79 della serba Ivana Vuleta-Spanovic.
Al terzo salto aggiunge ancora qualche centimetro la toscana delle Fiamme Gialle con 6,77 mostrando il temperamento di chi non si accontenta: è già la sua terza misura in carriera (meglio solo il 6,91 due anni fa ad Ancona per il record mondiale under 20 indoor e il 6,80 nel 2020 a Savona all’aperto).
Poi va al comando la tedesca Mihambo, con 6,83 al quarto salto, mentre Larissa fa 6,75 e ha il bronzo virtuale al collo.
 
Intanto si avvicina pericolosamente Jazmin Sawyers con 6,76 ed è solo un’avvisaglia perché la britannica sbarca a 7,00 per la prima volta in carriera al quinto turno, scalzando la bandiera tricolore dal podio momentaneo.
Tutto finito? Certo che no. È qui che l’azzurra dà il meglio di sé, con tempra agonistica e padronanza del gesto tecnico.
La replica è immediata: 6,91 per riprendersi il secondo posto eguagliando il record personale e il primato italiano indoor che da due anni condivide con la mamma Fiona May, due volte campionessa mondiale e due volte argento olimpico.
 
In una battaglia senza esclusione di colpi, risponde subito Vuleta con un altro 6,91 che la riporta in seconda posizione per la seconda miglior misura e quindi Larissa torna a essere terza in classifica.
Manca un salto, quello dell’ultimo acuto, del nuovo miglioramento fino al superlativo 6,97 della medaglia d’argento.
Il culmine di una serie eccellente, che impressiona per la sua solidità e merita di essere ripercorsa: 6,64-6,74-6,77-6,75-6,91-6,97.
È grande Larissa tra le grandi.

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