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Mondiali di Kazan. Gregorio Paltrinieri d'oro nei 1.500 metri!

Argento l'americano Jaeger Connor, bronzo il canadese Ryan Cochrane. L'olimpionico cinese Sun Yang non si è presentato

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Foto deepbluemedia.eu.
 
Un oro speciale. Conquistato con testa, muscoli, gambe, braccia e cuore.
Un oro che si tinge di giallo per l'assenza imprevista dell'olimpionico cinese Sun Yang (sul podio iridato dal bronzo a Roma 2009 e campione a Shanghai 2011 e Barcellona 2013) che rinuncia al confronto.
Ci prova il canadese Ryan Cochrane (argento alle Olimpiadi di Pechino 2008 e Londra 2012 e da tre edizioni iridate) a spaventare Paltrinieri con passaggi sotto al record del mondo fino a un terzo di gara, nel finale torna su lo statunitense Jaeger Connor.
Ma dai 500 metri c'è un uomo solo al comando. Dominatore. Senza gambe fino alle ultime vasche, senza paura, per Gregorio Paltrinieri sembra perfino troppo semplice vincere senza il ventitreenne cinesone che detiene il record del mondo in 14'31"02.
S'impone in 14'39"67 (3'51"46 ai 400, 7'46"85 agli 800, 11'43"70 ai 1.200, chiusura in 29"64 e 29"50), migliorando il record europeo di 14'39"93 che aveva stabilito in occasione dell'oro continentale conquistato il 20 agosto scorso a Berlino.
Sui gradini più bassi del podio, a guardare dal basso verso l'alto il 20enne di Carpi - tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto - ci sono Connor in 14'53"34 e Cochrane in 14'51"08. Lontani.
 
L'Italia del nuoto chiude la 16esima edizione dei campionati mondiali con l'oro di Paltrinieri, d'argento nei 800 stile libero come Federica Pellegrini nei 200 stile libero e la 4x200 stile libero femminile di Alice Mizzau, Erica Musso, Chiara Masini Luccetti e Pellegrini e il bronzo della 4x100 stile libero maschile di Luca Dotto, Marco Orsi, Michele Santucci e Filippo Magnini nell'ambito di 14 medaglie (3 ori, 3 argenti e 8 bronzi) con tutte le discipline sul podio: un record nel record.
Il successo di Paltrinieri - campione del mondo anche in vasca corta - è del tutto inedito. Nei 1500 iridati l'Italia era salita sul podio già tre volte, con gli argenti di Stefano Battistelli a Madrid 1986, Emiliano Brembilla a Perth 1998 e di Super Greg a Barcellona 2013.
 
«Quando ho visto che non c'era Sun Yang mi è venuto il triplo della paura. Ero pronto alla sfida. Avevo preparato la gara su di lui. Invece ha scombinato tutti i piani. Peraltro senza di lui chiunque poteva osare di più, magari provare a vincere.
«Mi sono trovato Cochrane di fianco che è partito a bomba. Non l'ho lasciato andare perché anche io avevo deciso di partire subito forte, ma non così tanto. Questo è stato il brutto della gara perché un po' mi ha condizionato.
«Alla fine non ne avevo più e ho dovuto rintuzzare l'attacco di Jaeger. Avevo la condizione per scendere al di sotto del 15'39", ma sono arrivato in fondo e non ne avevo più, – sono le prime parole di un soddisfatto Paltrinieri, che ha nuotato la finale in piena sicurezza grazie al lavoro costante, metodico e scrupoloso sostenuto negli ultimi quattro anni al centro federale di Ostia guidato dal tecnico federale Stefano Morini. – È stata veramente dura questa volta. Ve lo posso giurare. Il tempo non è buonissimo, ma vale la medaglia d'oro e tanto basta. Valevo molto meno ma non me ne frega niente. Sono campione del mondo.»
 
Nel post gara l'assenza di Sun Yang ancora non trova spiegazioni. Cominciano a filtrare voci senza conferme.
«Abbiamo visto i fisioterapisti cinesi manipolargli la spalla sinistra prima della gara» – «Dicono che abbia fatto a botte con un altro nuotatore nel primo pomeriggio e le abbia prese.»
Lo staff cinese sembra essersi dissolto. Non si trova nessuno, ma poco importa. Gli assenti hanno sempre torto e comunque abbiamo la presunzione di credere che Paltrinieri avrebbe vinto lo stesso.
Intanto SuperGreg racconta come è stata vissuta l'assenza in camera di chiamata.
«Fino all'ultimo non immaginavo che non si presentasse. In camera di chiamata ci guardavamo stupiti e anche incuriositi; a un certo punto ho pensato che arrivasse all'ultimo per innervosirci. Siamo tutti qua pronti; lui si presenta negli ultimi dieci secondi, si parte e ci stacca. Invece il blocco 3 è rimasto senza padrone.»
 
 I tre italiani medagliati nei 1.500 ai campionati mondiali  
Stefano Battistelli argento a Madrid 1986
Emiliano Brembilla argento a Perth 1998
Gregorio Paltrinieri oro a Kazan 2015 e bronzo a Barcellona 2013
 
 Le finali internazionali di Paltrinieri nei 1.500 
Campionati europei di Debrecen 2012
1. Gregorio Paltrinieri 14'48"92
Olimpiadi di Londra 2012
5. Gregorio Paltrinieri 14'51"92 (in batteria 14'50"11)
Campionati mondiali di Barcellona 2013
3. Gregorio Paltrinieri 14'45"37
Campionati europei di Berlino 2014
1. Gregorio Paltrinieri 14'39"93
Campionati mondiali di Kazan 2015
Gregorio Paltrinieri 14'39"67

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