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Mountain World Cup Val di Sole 2023

Tra i fenomeni Schurter e Pieterse, Val di Sole fa festa con Martina Berta

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La giornata di chiusura della Coppa del Mondo di Mountain Bike in Val di Sole incorona i campioni più attesi, ma nel Cross Country c’è gloria anche per l’Italia grazie a una fantastica Martina Berta, seconda nella gara Donne Elite.
L’exploit della Campionessa d’Italia ha infiammato un pubblico incredibile, con ben 20000 presenze nei quattro giorni di competizioni. Gare Under 23 al canadese Woods e alla danese Pedersen
La Domenica del Cross Country a Daolasa di Commezzadura ha regalato il più emozionante dei finali per la quattro giorni di Coppa del Mondo di Mountain Bike in Val di Sole.
 
Merito dei campioni più attesi in Trentino nella giornata di domenica 2 luglio: dal Campione del Mondo Nino Schurter, alla sua sesta perla in Val di Sole, 35sima di una leggendaria parabola in Coppa del Mondo di Mountain Bike, a chi icona del fuoristrada ambisce a diventare, l’olandese Puck Pieterse, che quest’oggi in Val di Sole ha bissato il successo conquistato in Coppa del Mondo di ciclocross, sulla neve di Vermiglio.
Per non parlare di Martina Berta, la Campionessa d’Italia capace di regalare una gioia immensa al pubblico solandro, quantificato in 20.000 presenze in questa quattro giorni ad alto tasso di spettacolarità. La valdostana ha portato il suo tricolore sul secondo gradino del podio del Cross Country, cogliendo proprio nella gara di casa il suo career high in Coppa del Mondo. Conferme di livello anche per il canadese Carter Woods e la danese Sofie Pedersen, vincitori delle gare Under 23.
 

 
 Schurter mette la sesta in Val di Sole  
Sesta affermazione in Val di Sole, trentacinquesima in Coppa del Mondo: numeri da campione fuori dal tempo, da autentica leggenda della Mountain Bike.
Nino Schurter ha aggiunto un’altra gemma a una carriera irripetibile, in uno dei suoi terreni di conquista preferiti, quello di Daolasa di Commezzadura, dove è esploso ai massimi livelli, vincendo il titolo di Campione del Mondo U23 nel 2008, si è consacrato inanellando successi col passare delle stagioni, ed è rinato nel 2021, conquistando il nono dei 10 titoli mondiali tra gli Elite quando tutti intravedevano per lui il viale del tramonto.
 
Quella dell’asso elvetico in Val di Sole è stata una lunga cavalcata. Un’autentica lezione di Cross Country impartita ad avversari più giovani da un 37enne che di abdicare non ha alcuna intenzione.
Alle spalle dell’atleta del Team Scott-SRAM, come ai Mondiali 2021, si è classificato Mathias Flückiger (Thomus-Maxon), ancora secondo ma stavolta più lontano, a 27”.
Terzo posto per il romeno, neo Campione Europeo, Vlad Dascalu (Trek Factory) a 38”, autore di una rimonta notevole nella seconda parte di gara, appena avanti al francese Joshua Dubau (Rockrider).
 
Ha completato la top-5 Alan Hatherly (Cannondale Factory) a 52”.
Al sudafricano va il merito di aver mollato per ultimo la ruota di Schurter, prima di cedere alla distanza. Lontani gli italiani: i gemelli Daniele (CS Carabinieri) e Luca Braidot (Santa Cruz-Rockshox) non sono mai stati nel vivo della gara terminando le loro fatiche rispettivamente in 12a e 13a piazza.
«A Lenzerheide ho capito di avere una grande condizione, e ho raggiunto un assetto del mio mezzo assolutamente perfetto, fondamentale per dare il massimo su circuiti difficili come quello della Val di Sole, – ha dichiarato Nino Schurter. – Fin dall'inizio ho sentito le sensazioni giuste in salita, è lì che sono riuscito a fare la differenza in un'altra fantastica cavalcata qui in Val di Sole. Amo questa gara e questi luoghi.»
 

 
«La prima parte del tracciato è quella decisiva, è davvero tecnica, con tanti saliscendi. Serve trovare le linee giuste, e riuscire a recuperare senza perdere il ritmo.
«Sono riuscito a trovare un buon flow in discesa per poi spingere a fondo in salita. È così che è arrivato questo successo.»
Sin dal primo giro, Schurter ha rotto gli indugi portando via un gruppetto di quattro corridori formato dal neozelandese Sam Gaze, dal tedesco vincitore dello Short Track Luca Schwarzbauer e dal sudafricano Hatherly, prima di selezionarlo ulteriormente nella seconda tornata, quando solo Hatherly ha tenuto la sua ruota.
 
Col passare dei giri, Gaze e Schwarzbauer sono scivolati indietro, mentre sono emerse le doti di fondo di Mathias Flückiger che ha rimontato posizioni su posizioni raggiungendo e staccando Hatherly nella quinta tornata.
Alle spalle dell'elvetico si è distinto anche Dascalu, che grazie a una rimonta furiosa ha agganciato una top-3 di valore, a una settimana dalla vittoria agli Europei.
Schurter ha invece controllato agevolmente la situazione in testa alla gara fino all’apoteosi sulla linea del traguardo: il re della Val di Sole è ancora lui.
 
Delusione nelle parole di Daniele Braidot, primo degli italiani all’arrivo.
«Non è andata bene, ci tenevo a cogliere almeno una top-10 in Val di Sole. Purtroppo, ho avuto problemi meccanici al penultimo giro e il gruppetto con Valero è scappato via.
«Ora la testa è tutta sulla tappa di Internazionali d’Italia Series a Chies d’Alpago e sul ritiro con la nazionale proprio qui in Val di Sole, esattamente in Val di Pejo, in vista dei Mondiali di Glasgow.»

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