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A Gaiole in Chianti L'Eroica più calda di sempre

Oltre 8.300 i ciclisti nei due giorni di polvere e pedali – Brocci: «Un'edizione trionfale»

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Foto Guido Rubino.
 
Il rito de L’Eroica si è ripetuto. Ieri, sabato 30 settembre ed oggi domenica 1 ottobre il popolo di eroici a pedali è tornato gioioso e festoso a pedalare sulle strade bianche della provincia di Siena.
È il rito dello sport popolare e familiare che non conosce confini e limiti di età. Che si riconosce in una filosofia di vita che mette al centro «La bellezza della fatica e il gusto dell’impresa».
Che vive L'Eroica ad ottobre come ogni bimbo la vigilia di Natale.

Una gioia condivisa, nel week end, da 8316 ciclisti, per la precisione 5305 italiani e 3011 stranieri, vale a dire il 36% di quelli che hanno attaccato il numero ed hanno pedalato in questa edizione dal caldo soffocante.
Per i curiosi della statistica si può aggiungere che le donne al via sono state 889, cioè l’11 per cento, Infine, 3133 hanno pedalato sabato sui due percorsi più lunghi, quello Lungo di 212 chilometri e i 135 chilometri del percorso Crete Senesi.
Oggi ben 5183 ciclisti hanno scelto tra i tre percorsi, di 46, 85 e 106 chilometri.
Ma chissà davvero quante persone hanno raggiunto Gaiole in Chianti in questi due giorni per assistere, inneggiare e festeggiare gli eroici a pedali.
 

 
Tra i tanti ciclisti in maglia di lana anche molti campioni tra i più amati dl pubblico di appassionati: da Beppe Saronni, autentica star de L’Eroica, a Giovanni Visconti, Davide Cassani, Giovambattista Baronchelli, Mario Beccia, Alessandro Ballan, Maria Cressari, Edita Pucinskaite, Gilberto Simoni, Erik Zabel, tanto per citarne alcuni.
«Ci vorrebbe un misuratore di sorrisi per dare l'idea più diretta del successo de L'Eroica 2023, – dichiara Giancarlo Brocci, ideatore de L’Eroica. – La gioia che pervade Gaiole in Chianti si misura a occhio, quanto un popolo abbia bisogno di ritrovarsi, di vivere rito catartico. Una gioia che si percepisce in ogni pedalata, selfie, abbraccio, contatto.
«Lo spettacolo dell'incrocio di tante genti diverse, il bello di sentirsi giusti, perbene, fra persone di cui fidarsi a prescindere, salta agli occhi di ognuno.
«Sembra incredibile ma il miracolo torna sempre a compiersi e persino un pizzico più bello della volta precedente.
«Questa è stata un’edizione trionfale, un evento eccezionale, nel quale “le sbucciature fanno medaglia”, come diceva Luciano Berruti.»

Arrivederci dunque al 2024. La data è già fissata, come sempre: il primo fine settimana di ottobre.

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