I percorsi del Golf: Folgaria Golf Club
Descrizione percorso con alcuni suggerimenti di Francesco de Mozzi
Il Golf Club di Folgaria è il più
anziano golf trentino di seconda generazione. È nato grazie alla
volontà del commendatore Corrado Daldoss, che vent'anni fa lo aveva
voluto chiamare con lungimiranza «Trentino Golf Folgaria», pensando
che fosse il primo di una lunga serie di strutture golfistiche che
avrebbero dovuto sorgere nel nostro territorio. Successivamente
l'assemblea dei soci volle cambiare il nome con quello attuale, ma
il principio di un «golf trentino» è tuttora vivo anche se le
nostre autorità provinciali soffrono di qualche timore reverenziale
nei confronti di uno sport che non conoscono.
Il progetto iniziale prevedeva un percorso diverso, che
l'architetto Croze aveva disegnato senza tener conto dell'esistenza
di un biotopo. In realtà il biotopo era già stato cancellato
dall'Esercito Austro Ungarico che lo aveva riempito di calcinacci
per costruire una pista di aviazione, ma al momento di avviare i
lavori qualcuno decise di riportare in vita il biotopo scomparso,
per cui alcune buche subirono subito e successivamente diverse fasi
di strutturazione.
Adesso è in fieri il raddoppio delle nove buche che, secondo il
progetto, dovrebbero sorgere più a monte di quelle esistenti e
dotate di impianti di assistenza alla salita, secondo il più
tradizionale richiamo alle piste di sci.
Si tratta di un percorso faticoso e tecnico. Ma il campo ha un
ottimo drenaggio, i bunker hanno da sempre una sabbia sottile e
difficile, i green sono sempre ben tenuti, secondo la tradizione
impostata a suo tempo dal segretario storico Nino Capelli e
mantenuti da Carlo Colpi.
Il fairway della Buca Uno
Buca Uno/ Dieci - Par 4 - Metri 366
La buca Uno è un par 4 caratterizzato da un fairway in discesa con
uno scomodo out interno che divide la buca Uno dalla buca Due per
costringere i golfisti a non tirare verso le squadre che risalgono
l'altra buca. Il green è sopraelevato e allungato, accompagnato per
tutto il suo lato sinistro dal versante di una collina mentre il
lato destro è scosceso ma protetto da uno piccolo ma profondo
bunker.
Il tee di partenza invita al tiro potente, ma le due file di
paletti bianchi richiamano alla prudenza. Io consiglio di
posizionarsi sulla parte sinistra del battitore e mirare nella metà
destra del fairway in modo da non avere paura di finire in out col
primo tiro, che certamente farebbe cominciare psicologicamente male
una gara. Inoltre, da quella posizione si può avere un secondo
colpo agevolato dal versante della collina che aiuta la pallina a
scendere sul green. Chi vuole colpire il green fa comunque meglio
farla cadere inizio green con direzione tendente a sinistra.
Il green della Buca Uno
Buca Due/ Undici - Par 4 - Metri 287
La buca Due e molto bella. Sulla destra vi sono alberi molto alti,
oltre i quali vi è un fuori limite che difficilmente rappresenta un
pericolo.
Dal tee di partenza la visuale diretta al green è coperta da un
albero altissimo e frondoso che impedisce un primo colpo diretto al
centro del fairway, ma è una difficoltà insussistente perché alla
sinistra c'è tutto lo spazio utile .
Il green e uno dei più belli e tecnici del percorso. Ha un doppio
livello e la posizione dell'asta determinerà la difficoltà della
buca. Fare attenzione al bunker davanti al green perché facendo il
secondo colpo non lo si vede ed è molto facile finirci dentro.
Consiglio di tare fare un bel tee-shot a sinistra dell'albero
frontale cercando di non fare lunghezza quanto piuttosto di finire
in una zona piana per il secondo colpo.
Le buche Uno e Due sono parallele e consiglio, quando dal tee della
uno si scende nel fairway, di dare un'occhiata alla posizione della
bandiera della Due: vedere almeno se è sopra o sotto lo
scalino.
Il fairway della Buca Due visto dal tee degli
uomini
Buca Tre/ Dodici - Par 5 - Metri 485
Primo par 5 del percorso. Apparentemente può sembrare facile ma vi
sono delle insidie non visibili del tutto dal tee di partenza.
- La buca è diritta, ma sulla destra e per tutta la lunghezza vi è
un fuori limite.
- Nell'area di atterraggio del primo colpo vi è un ostacolo
laterale parallelo e adiacente all'out di sinistra.
- Il fairway è irregolare e tende a fare rimbalzare la palla verso
sinistra.
- L'intero lato destro è accompagnato da una collina che non
permette di vedere la caduta di palline quando finiscono nella
parte destra del faraway.
- Il rough che ricopre la parte collinosa della buca e molto alto e
perdere le palline risulta più facile di quello che si pensa.
Il green è grande ma veloce ed è protetto da 2 bunker sui lati.
Consiglio di mettersi sulla sinistra del battitore e effettuare un
drive verso la parte destra del fairway, sfiorando la parte più
alta della collina.
Per chi volesse o riuscisse effettuare il secondo colpo al green (o
nel perimetro), consiglio di mirare a destra del green in modo che
l'inclinazione del terreno possa fare rotolare di più la palla per
puoi farla entrare in green, anche di rimbalzo. A chi tira al green
col terzo colpo consiglio di stare sempre corti all'asta perché la
velocità e la pendenza possono facilmente chiamare i tre putt.
Il green della Buca Tre
Buca Quattro/ Tredici - Par 4 - Metri 305
La buca Quattro è una buca tecnica con un dog-leg a sinistra, con
un secondo colpo da eseguire in salita. Il green e ben protetto nel
bosco e reso più difficile da uno scalino perpendicolare
all'entrata al green che lo taglia in due. In più ha un bunker
frontale molto profondo che rende difficile l'uscita con tiro in
bandiera.
Il primo colpo è fondamentale per poter prendere il green nei due
colpi regolamentari.
Io consiglio di partire, a seconda della propria forza, con un
ferro 3, 4 o 5, mirando nella parte di fairway che inizia a salire
verso sinistra nel dog-leg.
L'importante è non corti alla curva, perché impedirebbe la visuale
alla bandiera.
Il secondo colpo è delicato la distanza è sempre maggiore di quello
che può sembrare. Inoltre il pino sul lato sinistro del green può
impedire alla palla di entrare al green da quel lato. Il green non
è facile, ma neanche irresistibile.
Il fairway della Buca Quattro
Buca Cinque/ Quattordici - Par 4 - Metri 329
La buca Cinque è un par 4 completamente immerso nel bosco con un
dog leg secco a sinistra. Il fairway è irregolare ovunque, con
pendenze incisive da destra a sinistra. Infine, il green non è
molto grande ed è su due piani, ben protetto da un bunker che ne
impedisce l'entrata frontale e un altro a sinistra in basso.
Dato che col primo colpo è necessario posizionare bene la palla
nella curva, consiglio di fare un ferro 3 (o un ibrido) verso la
metà destra del fairway, in modo che la pendenza favorisca il
posizionamento della palla nel centro piano della curva. Nel caso
in cui non si riuscisse arrivare a vedere il green, consiglio di
non provare a tagliare la curva per recuperare ma di procedere ad
un secondo colpo di assestamento.
Il green non è difficile.
Il green della Buca Cinque visto dal dog-leg
Buca Sei/ Quindici - Par 3 - Metri 133
La buca Sei è il primo par 3 del percorso, una buca in discesa
caratterizzata dal laghetto posizionato davanti al green nella metà
di sinistra. Il green e sopraelevato e quindi la palla può scendere
dal green.
Uno dei pochi consigli che posso dare è di fare attenzione a dove
si posiziona la palla perché il battitore ha poca erba e quindi e
possibile toccare la palla in maniera pesante.
Il fairway della Buca Sette visto dal tee degli
uomini
Buca Sette/ Sedici - Par 5 - Metri 433
Questo par 5 parte in salita in un corridoio d'alberi per poi
girare a destra con un lungo dog-leg accompagnato per tutta la
lunghezza da una dolina alberata sulla destra, considerata ostacolo
d'acqua ed è molto insidiosa soprattutto sul primo tiro. Il green e
molto ampio e ben protetto sul lato destro con uno scalino nella
parte finale.
Il tiro di partenza e estremamente delicato e può condizionare il
risultato della buca. Il drive lo sconsiglio; meglio un ferro per
le persone lunghe e un ibrido o un legno tre per la maggior parte
dei golfisti.
Una volta messa la palla in pista, il secondo colpo dovrà solo
mettervi in condizione di avere il terzo tiro più agevole
possibile. Come secondo colpo bisogna mirare a sfiorare l'angolo
della curva senza rischiare troppo in modo da avere un terzo tiro
più comodo e corto possibile.
Sul terzo colpo bisogna fare attenzione al bunker sulla destra del
green;meglio mirare sempre alla metà sinistra del green che tende a
portare la palla al centro.
Il green della Buca Sette visto dal tee della Buca
Otto
Buca Otto/ Diciassette - Par 3 - Metri 145
Par 3 delicato leggermente in discesa con forte pendenza
destra-sinistra: chi non va in green la vede rotolare a lungo. Il
green è sopraelevato e alla sua sinistra c'è un bunker profondo. La
palla può scappare fuori dal green facilmente, quindi fare
attenzione a non andare lunghi perché dietro che una pendenza e un
breve tratto piano che può portare facilmente al fuori limite.
La strategia di gioco che posso consigliare è quella di mirare
nella metà destra del green, anche fuori, perché la palla tende
sempre a tornare al green.
Il green della Buca Nove
e, sullo sfondo, Costa di Folgaria
Buca Nove/ Diciotto - Par 4 - Metri 237
Par 4 molto corto che inizia nel bosco per poi scendere in discesa
con un secco dog-leg a destra. È possibile raggiungere il green col
primo colpo, ma e troppo rischioso perché davanti al green vi e una
piccola macchia di rough bello spesso che impedisce alla palla di
rotolare in green. Inoltre il bunker a destra può dare fastidio sul
secondo colpo in base al rimbalzo che la palla può prendere.
Consiglio di giocarla in maniera intelligente, ovvero mettere la
palla nella parte più a sinistra possibile dei battitori con un
ferro 5 e cercare di posizionare la palla il più vicino alla curva
in modo che possa sfruttare la forte pendenza che butta verso il
green.
Sul secondo colpo consiglio di giocare un ferro che faccia cadere
direttamente la pallina in centro al green in modo da non rischiare
rimbalzi anomali.
Francesco de Mozzi
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