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Ultime ore di speranza per la disputa della Trento - Bondone 2020

Alla scuderia trentina arrivano decine di telefonate di sostegno da tutto il mondo

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Sono ridotte al lumicino le speranze di poter disputare il 25 e 26 luglio la cronoscalata Trento - Bondone che negli ultimi 70 anni non si è disputata unicamente dal 1982 al 1987 e proprio per mancate autorizzazioni.
Le prossime ore saranno decisive, dopo il primo stop imposto dalle autorità.
 
«In questi giorni abbiano ricevuto telefonate di incoraggiamento da decine e decine di esponenti del mondo dei motori, – spiega Fiorenzo Dalmeri, presidente della Scuderia Trentina. – Da piloti, manager, scuderie, organizzatori che ci hanno sollecitato non mollare…
«Mi ha fatto piacere la chiamata di Giancarlo Minardi, storico patron del Team di F1, che ci ha incitato ad organizzare la gara.
«Certamente ci stimola il sogno di poterlo fare e far valere così ancora una volta il palmares di più antica e prestigiosa cronoscalata al mondo. Ci stimola doppiamente considerando che la F1, il maggiore circuito Fia, aprirà solo in questo fine settimana il calendario 2020.
«Confermare Confermare la Trento Bondone 2020 avrebbe un significato importante per il nostro sport bloccato per mesi in Italia, in Europa e nel Mondo. E rappresenterebbe anche la conferma di come lo sport italiano goda di un grande prestigio organizzativo….
«Ma tutto questo per ora non basta, perché serve l’autorizzazione delle Autorità, senza il quale torneremo ai difficili momenti degli anni 80.»
 
Dalmeri è conscio delle difficoltà di allestire una grande competizione in pochi giorni ma è pronto a gettare il cuore oltre l’ostacolo assieme al suo super collaudato team.
«Attivare oggi la struttura organizzativa, impegnare uomini e mezzi, concordare servizi esterni a pagamento, raccogliere le iscrizioni e garantire la gara ai piloti ci creerà un surplus lavorativo non indifferente ma come Scuderia Trentina e ACI Trento siamo pronti, disponibili a mettere in campo tutte le nostre forze.
«Organizzare una gara come la nostra in poco più di 20 giorni sarà una sfida, una sorta di miracolo tecnico. Ma l’obiettivo è talmente importante che siamo pronti a svolgere l’evento anche a porte chiuse, quindi senza la presenza del pubblico lungo il tracciato, rinunciando a una importante fonte di finanziamento. La Trento - Bondone merita questo e altro.»
 
«Al di là degli aspetti sportivi, agonistici e di promozione – aggiunge il presidente della Scuderia Trentina – la manifestazione rappresenta una grande opportunità per la città, un contributo alla sua economia oltreché per il Monte Bondone.
«L’evento può certamente aiutare albergatori, ristoratori e più in generale gli imprenditori legati al settore economico-turistico già duramente colpiti in questi mesi di quarantena per il Covid 19.
E dopo avere ricevuto sostegno per tanti anni dal Trentino, dalla Città e dal Bondone, per noi tale possibilità rappresenta, come ho già detto, una sorta di obbligo morale, una occasione per sdebitarci verso chi ha creduto in questi anni nella Trento - Bondone.»
 
«Vorrei chiudere con un ragionamento fatto da molti degli amici che ci hanno chiamato: se il problema della mancata autorizzazione è quello del distanziamento sociale credo che avere a disposizione un tracciato di 17 Km sia già la risposta, Soprattutto se consideriamo le scene viste nelle ultime settimane nelle città e nelle spiagge.
«Inoltre la gara, come detto, si potrebbe anche disputare a porte chiuse. E anche quello che potrebbe apparire come un momento critico per il maggior affollamento – ovvero il paddock all’area Zuffo – sarà certamente gestibile sia per le dimensioni dell’area sia perché avremo certamente in numero di iscritti minore rispetto al passato.»
 
Gli appassionati di automobilismo si meritano un attestato di fiducia da parte delle autorità.
Le competizioni di automobilismo hanno dimostrato negli anni che il pubblico è maturo e capace di mantenere comportamenti consoni alla situazione sanitaria attuale.
E lo sport automobilistico mondiale guarda a Trento con fiducia.

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