Home | Sport | Sport in Trentino | Egonu e Sylla al Festival dello Sport di Trento

Egonu e Sylla al Festival dello Sport di Trento

Due grandi amiche, due grandi campionesse intervistate da Gian Luca Pasini della Gazzetta dello Sport


Foto di Michele Lotti.
 
Da amiche e campionesse del volley quali sono, Paola Egonu e Myriam Sylla si palleggiano la palla l'una con l'altra.
Sul palco dell'Auditorium sono state intervistate da Gian Luca Pasini della Gazzetta dello Sport e accompagnate da Alessandra Marzari, la presidente della Vero Volley Milano, la squadra per la quale le due nazionali giocano e che ieri a Trento ha sconfitto l'Itas Trentino volley per il secondo turno del campionato di serie A1.
Obiettivi della formazione milanese, secondo quanto dichiarato dalla presidente Marzari, sono "lo scudetto e la finale di Champions”.
 
È un siparietto di battute e confidenze a cui il pubblico risponde applaudendo quello tra Egonu e Sylla. La capitana dice della collega: «Sei sensibile».
Risponde Egonu: «E tu hai un cuore grande».
Sylla si fa poi più seria pensando al proprio futuro nel mondo del volley.
«Magari, più avanti, andrò a giocare all'estero – afferma – ma fino a quando le sfide possono essere gestite bene in Italia resto qui».
Ed Egonu: «La mia esperienza a Istanbul, prima di ritornare quest'anno in Italia a Milano, è stata fantastica. La mia più grande soddisfazione è stata la vittoria in Champions nella finale giocata a Torino.»
 
Le due giocatrici rivelano poi il loro rapporto con i social.
Egonu: «Mi piace condividere parte della mia vita. Certo, l'uso dei social comporta anche dei lati negativi».
Secondo Sylla: «Gli attacchi via social non mi sorprendono, fa parte della vita. Comunque, quest'estate ho staccato e preferito scrivere sul mio diario.»
Una campionessa può essere anche sola? Ha chiesto Pasini.
«Capita che ti senti sola anche se sei sempre circondata da tanta gente, i veri amici sono pochi», – ha risposto Sylla.
Invece Egonu afferma che quello che sta cercando di fare «è riuscire a godersi il momento della vittoria senza pensare al prossimo obiettivo. Ci sto lavorando».
 
Tornando al gioco, ai suoi aspetti tecnici, Sylla ha sottolineato: «Mi diverte fare la battuta corta, se mi riesce e mi piace contribuire alla costruzione dell'azione».
Per Egonu: «Il massimo è la diagonale stretta, se non mi riesce vado fuori di testa».
Ha concluso la presidente Marzari: «Adoro avere squadre con giocatrici intelligenti e che abbiano, come noi, un progetto preciso».

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande