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Un'altra firma keniana in calce a «La 30 Trentina»

Il vincitore dell'edizione 2019 è Julius Rono – Al femminile, successo per Anna Zilio. Le interviste, le foto e le classifiche

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L’ottava edizione de «La 30 Trentina» finisce nelle mani di un atleta keniano, come era accaduto un anno fa. Questa volta a salire sul gradino più alto del podio è toccato Julius Kipngetich Rono, che ha vinto la gara organizzata dall’Asd Non Solo Running con il tempo di 1 ora 38’18”, succedendo al connazionale Vincent Kimutai Towett.
Rono ha staccato di circa 4 minuti Ousman Jaiteh, gambiano e trentino di adozione, grazie ad un finale imperioso.
Terzo posto per il marocchino Mohamed Moro, a 12 minuti da Rono, mentre il primo italiano è Alessio Passera, quarto.
Fra le donne successo per Anna Zilio, che ha vinto il derby vicentino con Lisa Carraro, precedendola di quasi cinque minuti, al termine di una gara dominata dall’inizio alla fine. Terzo posto per la trentina Monica Carlin.
 

 
Si è conclusa con questi podi una due giorni capace di coinvolgere oltre duemila persone, che hanno preso parte all'«Happy StrongBoy Perzen» di sabato, i più piccoli, alla «Camminata per la Vita» e a «La 30 Trentina» nella giornata domenicale.
Un clima perfetto, per chi doveva cimentarsi in una corsa di 30 chilometri con 272 metri di dislivello, ha accompagnato i 1.850 iscritti, scattati alle 10 da Viale Vittorio Emanuele a Levico Terme.
Il lungo serpentone colorato ha percorso le strade del centro cittadino, incitato anche dalle note della banda che si è esibita in piazza, e poi si è diretto verso Caldonazzo, guidato dalla coppia composta da Rono e Jaiteh, cominciando a costeggiare l’omonimo specchio d’acqua.
È stato in coincidenza del 14° chilometro che Rono ha aumentato il ritmo lasciandosi alle spalle il gambiano, riuscendo ad incrementare il vantaggio e gestendo poi la gara nell'ultima fase del percorso, prima sulla sponda meridionale del lago, quindi nell’abitato di Pergine, la salita verso gli Assizzi e Ischia ed infine nella la discesa verso il lido di Levico.
 

 
Julius Kipngetich Rono, classe 1991, keniano che vive tra Siena e Kericho, è giunto sul traguardo con il tempo di 1 ora 38’18”, circa 50 secondi più alto rispetto al crono di 1 ora 37’26 fissato un anno fa da Vincent Kiutai Towett.
Dietro a lui il gambiano Ousman Jaiteh del Trentino Running Team, che nel finale ha pensato di amministrare la posizione, in 1 ora 42’21, non potendo più tenere il passo di Rono e, più staccato, Mohammed Moro, runner marocchino del 1984 che difende i colori del club modenese de La Fratellanza, terzo in 1 ora 50’20”.
A seguire, il pubblico ha salutato l’arrivo di Alessio Passera dell’Athletic Club 96 Bolzano (1h52’33”), dei trentini Massimo Leonardi (X Bionic Running Team) e Luca Divina (Trentino Lagorai Team), di Matteo Giovannelli (Asc Silvano Fedi), di Luca Coppini (Avis Malavicina), Corrado Taliano (Podistica Castagnitese) e Omar Saurini (Atletica Val di Non e Sole), citamdo i primi dieci.
 

 
In campo femminile la vicentina Anna Zilio (Team Km Sport), dopo numerose partecipazioni, ha fatto proprio il successo in 2 ore 6’55”, succedendo nell’albo d’oro alla ruandese Clementine Mukandanga, che un anno fa strappò il tempone di 1 ora 51’14”.
La prossimità con i Mondiali di Doha, d’altronde, ha impedito a molti e molte big di essere presenti. Secondo posto per un’altra vicentina, Lisa Carraro (Vicenza Marathon), giunta al traguardo in 2 ore 11’48”, che ha staccato di quasi due minuti la trentina Monica Carlin (GS Valsugana), 2 ore 13’27” per lei, l’astigiana Elisa Almondo (Dragonero), 2h13’30”, e Daniela Campolongo (Team Km Sport), 2h15’08”.
Tutti hanno ricevuto la medaglia di finisher dal campione azzurro Yeman Crippa, che, non potendo partecipare alla gara, si è messo a disposizione degli organizzatori in varie vesti, come la conduzione dell'allenamento di sabato pomeriggio di cui hanno beneficiato alcuni iscritti alla gara.
 

 
Fra i premiati da Yeman, in partenza per Doha, anche le coppie protagoniste della gara a staffetta, la «Duo Half», che ha visto imporsi Davide Parisi con Davide Raineri, davanti a Omar Leminci con Nicolò Bandini.
Prima coppia mista quella composta da Silvia Cozzi e Stefano Zennaro, prima coppia femminile quella composta da Alberta Miori e Arianna Valenti.
Rimangono infine da citare i vincitori delle singole categorie, ovvero Luca Rondina e Saveria Moncher fra i Seniores, Fabio Polloni e Sara De Mattia fra i Master 35, Luca Zeni e Veronica Pacini fra i Master 40, Emanuele Prada e Barbara Diquigiovanni fra i Master 45, Abdelaziz Mahjoubi e Marilena Marini fra i Master 50, Giampaolo Gozzi e Barbara Fava fra i Master 55, Diego Foradori e Mariaristina Ragazzoni fra i Master 60, Virginio Trentin e Maria Luigia Quintarelli fra i Master 65, Dorino Paccagnella fra i Master 70, Giuseppe Zonta fra i Master 75.
 
Classifiche La 30 Trentina.
 

 
 Le interviste ai protagonisti de «La 30 Trentina» 
Julius Kipnegetich Rono (primo classificato).
«Vincere è sempre bello, in una gara con un tracciato fantastico dal punto di vista del paesaggio e con un percorso che non è comunque facile da interpretare, con continui saliscendi.
«Sono rimasto con Jateh per quasi metà gara, poi le gambe giravano ed ho deciso di attaccare.
«È andata bene e da quel punto fino al traguardo ho gestito il vantaggio provando anche a forzare il ritmo.»
 
Ousman Jateh (secondo classificato).
«Sognavo la vittoria in questa gara, ma contro Rono era impossibile, lui è un professionista. Io lavoro 8 ore al giorno e mi alleno con tanta passione e assiduità, ma il gap è incolmabile.
«Siamo rimasti assieme fino al chilometro 14, quando Rono in un tratto di leggera salita ha accelerato e non sono più riuscito ad andargli sotto.
«Sono comunque soddisfatto per il podio. Una competizione che mi piace tantissimo, anche perché rappresenta la gara di casa.
«È comunque stato un ottimo lungo, che mi ha consentito di intensificare la preparazione in vista di alcune maratone che vorrei fare, sognando una qualificazione olimpica.»
 
Mohamed Moro (terzo classificato).
«È stata una gara bellissima, ma tosta. Una giornata perfetta con la temperatura ideale per provare anche a forzare, soprattutto in una location che con la sua bellezza allevia le fatiche.
«Si tratta della mia prima partecipazione a questa competizione e penso che ritornerò. L’ho scelta perché avevo la necessità di cimentarmi in un lungo in vista della maratona di Reggio Emilia, vicino a casa mia.
«I due atleti davanti a me avevano una marcia in più, impensabile provare ad impensierirli. Torno a casa soddisfatto per la mia prestazione.»
 
Anna Zilio (prima classificata).
«Giornata indimenticabile. Sono una veterana di questa gara, alla quarta partecipazione. Ho sempre concluso fra le prime, ma mai avevo vinto.
«Conosco molto bene il percorso e mi piace tantissimo, la considero la 30 km più allenante d’Italia, un’eccellente preparazione per le maratone autunnali.
«Sono partita molto serena, ma decisa e consapevole che sto tornando in forma. Pur godendomi il paesaggio sono stata attenta a non abbassare il ritmo, seguendo soprattutto le sensazioni ed è andata benissimo.
«Nello sport come nella vita chi la dura la vince».
 
Lisa Carraro (seconda classificata).
«Sono felicissima. Non speravo minimamente di salire sul podio. Sono partita senza esagerare, perché si trattava del mio primo lungo della stagione.
«Ho subito avvertito sensazioni positive e quindi ho progressivamente aumentato il ritmo, chiudendo senza tirare troppo. Ho pensato a fare gara su me stessa senza avere riferimenti sulle avversarie.
«È davvero un tracciato piacevole, mi sono proprio divertita ed è stato pure un’eccellente test in vista delle prossime gare.»
 
Monica Carlin (terza classificata).
«Non sono in un grandissimo periodo di forma, considerato che ho ripreso ad allenarmi dopo l’infortunio ai primi di agosto. Non potevo proprio dare di più, visto che è dallo scorso novembre che non affronto una 30 km. Dalla parte degli atleti c’è stato pure il clima fresco, ideale per correre.
«Sono comunque soddisfatta, soprattutto perché nel finale sono riuscita ad aumentare il ritmo. Un segnale positivo per ritrovare la condizione ottimale.
«A La 30 Trentina vengo sempre volentieri, è una gara bellissima con passaggi stupendi attorno ai laghi. Non è comunque una competizione semplice e da prendere sottogamba, perché è nervosa con continui strappi.»
 
Loris Zortea (Comitato Organizzatore).
«Siamo molto soddisfatti di come è andata questa ottava edizione. Ci siamo avvicinati alla soglia dei 2.000 concorrenti e per una competizione della nostra dimensione è un risultato positivo, forse è mancata l’alta qualità ma con i mondiali di Doha alle porte i big sono concentrati sul grande evento.
«È stata una grande festa, con tanti eventi collaterali, sabato sera la camminata con Yeman Crippa, che ha poi consegnato le medaglie a tutti i partecipanti per tutta la giornata. Un testimonial eccezionale per noi.
«Una 30 Trentina che possiamo archiviare con un successo pieno, un evento faticoso da organizzare, ma poi quando va tutto bene e si ricevono attestati di stima, rimane orgoglio e soddisfazione.»

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