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FlettaTrail: il trentino Cesare Maestri è terzo, colpo di Puppi

Clima caldo e umido sul tracciato con dure salite e impegnative discese nella prima parte e poi, dopo il gran premio della montagna – Tutte le classifiche

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Una grande classica, il Fletta Trail, e due gare spettacolari anche quest’anno a Malonno (Brescia) nella 57esima edizione, resa particolare dalle misure adottate per prevenire il rischio di contagio, ma con la corsa in montagna ancora protagonista.
Dopo aver dominato le ultime due edizioni con tanto di record, il giudicariese Cesare Maestri era atteso al terzo acuto camuno ma sul cammino ha dovuto fare i conti con il caldo, l'umidità e la freschezza dell'amico Francesco Puppi (suo compagno di scorribanda sulla Tosa un paio di settimane fa) e del sorprendente francesino Sylvain Cachard: per il vicecampione iridato è comunque arrivato un buonissimo terzo posto; molto bene anche i "covalligiani" Alberto Vender e Luca Merli, settimo e ottavo.
 
 La cronaca della gara 
UOMINI
Clima caldo e umido, sul tracciato con dure salite e impegnative discese nella prima parte e poi, dopo il gran premio della montagna di Narcos, da correre sul ritmo.
Pronti, via e da piazza Repubblica esce subito il terzetto con il comasco Francesco Puppi e l’argento iridato classic, il trentino Cesare Maestri che è recordman della gara e vincitore delle ultime due edizioni, insieme al francese Sylvain Cachard.
Sulle prime due lunghe salite il ritmo di Puppi e di Cachard appare irresistibile, se ne vanno e prendono gradualmente vantaggio.
Poco sotto Landò ci sono 30 secondi su Maestri e 40 su Zak Hanna, Alberto Vender, Gabriele Bacchion e un sorprendente Luca Merli, la rivelazione della giornata, quindi Martin Dematteis in buona condizione e che supera lo scoglio dei primi chilometri mettendosi sulle tracce del gruppo inseguitore.
Gli scollinamenti a Narcos e al Campass confermano il trend: la coppia di testa aumenta il gap su Maestri fino a portarlo sopra il minuto.
Al passaggio in località Fletta si apre la fase finale, con la necessità di spingere in discese prima corribili ma poi intervallate da tratti più tecnici e da brevi salite.

Il transalpino prova l’allungo a Loritto, dove prende una decina di secondi su Puppi: sembra il momento decisivo.
Maestri precipita a un minuto e mezzo, sulle sue tracce si mettono Hanna e uno scatenato Martin Dematteis.
All’ultimo chilometro ancora davanti il francese, ma ormai stanco, e viene inesorabilmente infilato da Francesco Puppi che imbocca così il red carpet e si tuffa verso la vittoria in 1h26:27.
Pubblico con mascherine e a distanza, ma in festa per il successo dell’azzurro.
Sylvain Cachard è secondo, claudicante, nel tempo di 1h26:41 all’esordio. Il podio si completa con Cesare Maestri (Atl. Valli Bergamasche Leffe), capace di resistere all’attacco finale di Martin Dematteis (Sportification) che lo aggancia negli ultimi chilometri ma poi paga lo sforzo della rimonta: i due chiudono davvero vicini, per Maestri (1h28:42) non la giornata perfetta, per Martin un ritorno ai livelli che gli appartengono (1h28:50 è anche il suo personale a Malonno), quinto l’irlandese Zak Hanna (1h29:54) seguito da Gabriele Bacchion (La Recastello Radici Group, 1h30:31) e dai due alfieri dell'Atletica Valchiese Alberto Vender (Valchiese, 1h30:53) e Luca Merli (Valchiese, 1h31:26).
 
«È stata una sfida ai massimi livelli – commenta Francesco Puppi – in perfetta linea con ciò che questa gara rappresenta. Non ho mai perso la speranza di poterla vincere.
«Quando nel finale ho ripreso Cachard, era in netta difficoltà per lo sforzo e la disidratazione, l’ho superato di slancio. Ho addirittura temuto di inciampare tanto andavo forte, l’intensità era al massimo.
«Grazie a Malonno, che ci ha permesso di ripartire, e un pensiero alle persone che hanno sofferto per il covid, soprattutto alla mia società, l’Atletica Valle Brembana, che ha pagato un prezzo altissimo per questa situazione, è importante non dimenticarlo.»
 
DONNE
Arriva il sigillo per Elisa Sortini. Era la sua quarta volta a Malonno e la prima con velleità importanti: alla fine il crono vincente di 1h41:38 è a mezzo minuto scarso dal record del 2016 di Sara Bottarelli. Con una dimostrazione di carattere e coraggio della valtellinese, che attacca subito.
A Landò guadagna già mezzo minuto su Francesca Ghelfi, nella salita al Campass vive il suo momento più critico ma riesce a gestirlo per rilanciare l’azione nel finale, dove aumenta il vantaggio fino a involarsi imprendibile.

Bel duello piemontese alle sue spalle con Lorenza Beccaria (Atl. Saluzzo) che tiene duro nei primi 12 km, rimonta e supera Francesca Ghelfi (Pod. Valle Varaita) prendendosi la piazza d’onore con 1h43:55.
Terzo posto per la Ghelfi (1h44:17), quarto per la slovena Mojca Koligar (1h45:33) che precede Alice Gaggi (La Recastello Radici Group, 1h47:41), più dietro Ilaria Veronese (Atl. Giò 22 Rivera, 1h49:24), Dimitra Theocharis (Us Aldo Moro Paluzza, 1h52:17) e Gloria Giudici (Freezone, 1h53:20). 
 
«Era la prima gara vera dopo il lungo stop. Allenarsi va bene – le parole di Elisa Sortini – ma la gara è gara.
«Non pensavo di tenere nelle parti a me meno congeniali perché qui si va velocissimi e alcune avversarie sul corribile sono più dotate di me.
«Percorso sempre eccezionale, oggi ho migliorato il mio crono di molto, sono felicissima!.»
Migliore trentina di giornata è risultata, con il ventesimo tempo, Sara Baroni dell'Us Quercia Trentingrana.
 
Tutte le classifiche

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