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Trento Baseball perde con dignità al nono inning

Crazy Sambonifacese passa a Trento col punteggio 17 a 8

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Gli amici dominicani di Trento - Foto e testo di Luca Gianotti.
 
La cronaca della partita svolta domenica 29 agosto è una scusa per parlare di emozioni.
Già, perché le gioie e i dolori per le azioni dello straordinario gioco del baseball si sommano alle emozioni di cuore, quando c’è il tuo adorato figlio, ancora quindicenne, a cui viene assegnato l’onere e l’onore di partire con il ruolo chiave del gioco: il lanciatore.
Probabilmente sarà capitata la stessa cosa al manager di Trento, Paolo Castagnini, valido lanciatore in gioventù, quando ha seguito la carriera del figlio Federico, andato negli Stati Uniti per giocare a baseball.
 
Da genitore, non posso sapere cosa prova Leonardo quando sale sul monte di lancio e ha tutti gli occhi puntati addosso: degli spettatori, dei compagni che ti incitano, degli avversari che ti studiano, del battitore che ti sfida, dell’arbitro che giudica il tuo lancio, ma anche del padre che lo osserva provando a fare l’indifferente.
Però vedo il suo sguardo concentrato, ha voglia di dimostrare che vale, che si è meritato il posto, vuole tirare forte ma non sempre, gioca d’astuzia con la complicità del suo ricevitore, per cercare di lanciare una palla difficile da prendere per il battitore, questo è il suo compito.
Non si arrabbia più come prima quando sbaglia lui o un suo compagno, ha capito che fa parte del gioco, l’importante è migliorare e pensare alla prossima azione, alla successiva occasione per mettere in pratica l’esperienza acquisita.
 
Il dolce fanciullo ha lasciato il posto a un giovane guerriero, pronto ad affrontare il campo da baseball come la vita, con grinta e determinazione: sta diventando adulto e tra poco non avrà più bisogno dei miei consigli sulla vita, riguardo al baseball ormai lui ne sa più di me.
È quindi con orgoglio che annuncio la formazione partente del Trento Baseball: sul monte di lancio Leonardo Gianotti, a ricevere Luca Bordoni, in prima base Mattia Zivelonghi, in seconda Domingo Capellan, in terza Ankush Villotti, interbase Welligton Galvan, esterni Davide Fazio, Adonis Hilario e Lorenzo Aquilano.
 

Il lanciatore partente Leonardo Gianotti.
 
Dopo il minuto di silenzio in ricordo di un amico del baseball, tocca agli ospiti di San Bonifacio iniziare in attacco.
La partenza del nostro lanciatore non è esaltante, tanto che al terzo lancio colpisce il battitore, mandandolo automaticamente in prima base.
Ma la corsa non finisce qui, perché durante il turno del secondo battitore, ruba la seconda e anche la terza base, andando a punto quando il battitore esegue una volata, presa al volo dall’esterno sinistro Davide Fazio.
 
Il terzo battitore arriva salvo sfruttando un errore del prima base e poi cerca di imitare il compagno: ruba la seconda, approfitta dell’errore di tiro in seconda per correre in terza base e proseguire oltre, dove però la difesa si riscatta, fermandolo con una assistenza al catcher dell’esterno sinistro.
Dopo una base concessa per ball, Leonardo Gianotti chiude l’inning con un bel K.
Ora tocca all’attacco di Trento, che parte subito forte con una lunga battuta di Luca Bordoni sull’esterno sinistro che non trattiene e a seguire una valida di Domingo Capellan nella stessa zona.
Vanno entrambi a punto, facendo chiudere Trento in vantaggio per 2 a 1 dopo il primo inning.
 
Il secondo inning è rapidissimo per entrambe le formazioni, con 3 out per altrettanti giocatori.
Si passa quindi al terzo, dove il battitore di San Bonifacio prova a sorprendere la difesa trentina con una smorzata sulla terza base che riesce per poco, visto che l’assistenza del lanciatore sulla prima base sfugge dal guanto di quest’ultimo.
Gli avversari capiscono che la zona del terza base è poco presidiata ed insistono con un’altra smorzata, ancora efficace.
 
Anche il terzo battitore passa la terza base e cominciano ad arrivare a casa base i corridori, segnando punti.
Dopo un’altra valida sull’esterno destro, la difesa comincia a carburare difendendo il campo con più efficacia, fermando il conteggio a 4 punti subìti con due out al volo consecutivi dell’esterno destro Lorenzo Aquilano.
L’attacco di Trento inizia con una valida di Luca Bordoni, che viene mandato a punto dal doppio di Adonis Hilario. Il singolo del battitore designato di Trento, Josè Batista, fa avanzare Hilario in terza, dove però rimane per l’arrivo del terzo out.
Alla fine del terzo inning quindi il Crazy è in vantaggio per 5 a 3.
 

Soddisfazione dopo il secondo out al volo di Lorenzo Aquilano (a dx).
 
Nel quarto inning gli ospiti producono due doppi ed un singolo che fruttano altri 3 punti, a cui rispondono i trentini, prima con il singolo di Mattia Zivelonghi poi con quello di Domingo Capellan che fa segnare 2 punti ai compagni.
Sul punteggio di 8 a 5 per gli ospiti, dopo 4 inning, 80 lanci, 3 K e 2 battitori colpiti, Leonardo lascia il monte di lancio a Francesco Merler, andando ad occupare il ruolo dell’interbase e provocando la perdita del DH (battitore designato).
Francesco inizia con il turbo: dopo il primo out al volo del seconda base, subisce la valida del secondo battitore, che viene però eliminato dalla trappola tra la prima e la seconda base.
Il terzo out, dopo solo 6 lanci, lo esegue personalmente con una assistenza in prima base.
 
L’occasione di andare a riprendere gli avversari però viene sprecata e anche Trento rimane a secco.
Il sesto inning parte con un singolo del Crazy, trasformato in punto da qualche errore della difesa.
Due battitori colpiti consecutivamente riempiono le basi e le due valide successive fanno segnare quattro punti complessivi al Sambonifacio.
Purtroppo i trentini accusano il colpo e l’attacco è facilmente neutralizzato: il punteggio risulta ora 12 a 5 per gli ospiti a cui tocca ora l’attacco del settimo inning.
 
Due doppi e un singolo consigliano al manager di terminare la partita di Francesco Merler, che lascia il posto al rilievo Alberto Dal Lago, con l’ingrato compito di fermare l’emorragia di punti: alla fine sono 4, che portano il punteggio 16 a 5, in zona fine per manifesta. Servono almeno 2 punti per scongiurarne il pericolo, esattamente quelli eseguiti grazie ai due singoli di Leonardo Gianotti e Davide Fazio.
SI può quindi giocare l’ottavo inning, con l’ingresso in campo anche del fratello minore dei Merler, Martino, che va ad occupare la prima base. Proprio Martino si rende protagonista dei primi 2 out, contenendo il passivo ad un punto, con una valida per il Crazy.

Un punto lo portano a casa anche i trentini nello stesso inning dal solito Luca Bordoni, al quarto punto personale, grazie alla valida di Welligton Galvan.
Chiuso velocemente l’attacco avversario con 3 out simili con assistenza in prima da interbase e terza base, il manager Castagnini premia con l’ingresso in campo anche Christian Bert e Alessandro Ferrari, che comunque non influenzano il risultato di 17 a 8 per gli ospiti.

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