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2022: l'atletica trentina padrona d'Europa

Il racconto del 2022 dell'atletica trentina con i trionfi europei di Yeman Crippa, Cesare Maestri e Nadia Battocletti, oltre 50 medaglie tricolori e 27 convocazioni in azzurro

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Per la prima volta nella sua storia l’atletica trentina si ritrova sul tetto d’Europa in ogni settore. In pista grazie alla volata trionfale di Yeman Crippa nei 10.000 metri degli Europei di Monaco di Baviera dopo aver messo le mani anche su un altrettanto storico bronzo nei 5.000 metri.
Nella corsa in montagna grazie alla vorticosa ascesa di Cesare Maestri nel vertical di El Paso, due giorni prima di conquistare anche l’argento nella prova Up&Down.
Nella corsa campestre, grazie al poker di trionfi completato da Nadia Battocletti, confermatasi principessa d’Europa Under 23 al Parco La Mandria di Venaria Reale dopo i due successi da junior e il trionfo di Dublino 2021.
E volendo, anche sulla strada, se è vero che lo stesso Crippa ha saputo migliorare il record continentale dei 5 chilometri e diventare il primo italiano di sempre a correre la maratona al di sotto dell’ora.
 
Acuti di altissima caratura, acuti che sempre a livello europeo sono accompagnati dai due bronzi raccolti da Sofia Pizzato agli Europei Under 18 di Gerusalemme prima e agli EYOF di Banska Bystrica poi, con tanto di trionfo nella 4x100 finale.
Oppure ai due trionfi targati Trentino di Asia Tavernini nel salto in alto, di Vittoria Giordani nella marcia e di Lorenzo Ianes nella 4x100 ai Giochi del Mediterraneo Under 23.
Perle che splendono in una stagione di grande respiro, fatta di una cinquantina di medaglie tricolori e da 27 convocazioni complessive con ben sette debutti in azzurro: Nancy Demattè, Asia Tavernini,Francesco Ropelato, Sofia Pizzato, Mario Antolini, Debora Bertagnolli, Nicola Pisoni.
 
Un bottino inaugurato già nel mese di gennaio, grazie alla marcia dei «soliti» Aldo Andrei e Vittoria Giordani, chiamati ad aprire la storia della 35km trentina con rispettivamente con un bronzo assoluto (e argento U23) ed un titolo tricolore under 23 che ha posto le basi per il secondo trionfo consecutivo nel CDS Assoluto da parte della formazione femminile dell’Us Quercia Trentingrana.
Un lancio “raccolto” dalla parentesi indoor fatta da ben 4 titoli, firmati dallo stesso Andrei anche nella 5km in sala, da Asia Tavernini nell’alto Under 23, da Simone Valduga nei 1.500 metri juniores e da Sofia Pizzato, pronta a prendersi il tricolore nei 60hs allievi una manciata di mesi dopo aver sbancato il banco ai tricolori cadetti 2021.
 
Nel mezzo, prendeva forma la straordinaria stagione di Lorenzo Naidon, argento tricolore assoluto nell’Eptahlon Indoor mentre a chiudere l’inverno ci ha pensato la solita impagabile Nadia Battocletti, reginetta assoluta del Cross italiano a Trieste (titolo senior e Under 23), nel giorno dell’ennesimo acuto giovanile di Francesco Ropelato.
 

 
La primavera avrebbe poi permesso al valsuganotto di salire nuovamente sul gradino più alto del podio tricolore Under 18 anche nella corsa in montagna, settore nel quale il Trentino ha saputo fare la voce grossa ad ogni livello.
In Italia Cesare Maestri ha completato il proprio poker consecutivo di titoli italiani, scortato da Luca Merli (secondo titolo U23 consecutivo), da Licia Ferrari (titolo cadette) fino all’apoteosi di fine ottobre della staffetta dell’Atletica Valchiese, capace di imporre la propria legge a Gagliano del Capo con il «Dream Team» formato da Luca Merli, Marco Filosi ed Alberto Vender.
A luglio e novembre quindi, le grandi rassegne internazionali che oltre agli acuti europei di Maestri citati in precedenza, hanno elevato a rango di star internazionale anche Alberto Vender, protagonista del bronzo iridato a squadre con un clamoroso 7° posto individuale nella prova classic dei Mondiali thailandesi di ChangMai.
 
In pista intanto la crescita di Nancy Demattè si concretizzava con il titolo tricolore juniores e la tanto attesa prima chiamata in azzurro verso i Mondiali di Cali, mentre Giulia Riccardi - sempre tra le under 20 - coronava l’inseguimento al titolo tricolore nell’eptathlon per poi farsi largo anche sul podio assoluto, con un bronzo che è andato a fare il paio con lo storico argento di Lorenzo Naidon nel decathlon, capace di ripetersi anche all’aperto.
Tra gli under 23, Lorenzo Paissan è tornato a ruggire dopo due stagioni piuttosto complicate mentre Asia Tavernini scopriva di saper volare sempre più in alto, fino ad issarsi in vetta alle graduatorie trentine alltime mentre gli allievi d’oro Pizzato e Mario Antolini a Milano hanno saputo migliorarsi sempre più e garantirsi l’azzurro verso Gerusalemme, raggiunti anche dall’immancabile Ropelato.
 
Il cuore dell’estate ha proposto prima la duplice delusione per il forfait di Crippa e Battocletti ai Mondiali di Eugene e successivamente il riscatto bavarese del poliziotto allievo di Massimo Pegoretti, primo trentino di sempre a cogliere un oro continentale in pista.
Gli ultimi respiri della stagione italiana intanto hanno acceso i riflettori su Ludovica Duchi, sorpresa d’oro nell’asta cadette insieme agli altrettanto sorprendenti medagliati Gioia Giacomelli e Alessandro Moser.

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