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Tennistavolo, il Trentino ha più di 700 tesserati

Il Trentino è il primo in Italia come numero di praticanti in rapporto alla popolazione

Nell'elegante cornice della sala riunioni delle Distillerie Marzadro a Villa Lagarina, si è svolto nella serata di venerdì 16 giugno l'atto conclusivo della stagione 2022-23 che ha visto convocati tutti gli attori principali del mondo del tennistavolo trentino; erano infatti presenti i membri del comitato provinciale della FITeT, i rappresentanti delle società, dei vari progetti attivati, i partner, gli sponsor e coloro che in varie vesti hanno collaborato alla realizzazione di una stagione per molti versi memorabile.

Il presidente del Comitato provinciale della Federazione, Davide Capsoni, ha illustrato i numeri di una stagione che ha dimostrato lo stato di salute del tennistavolo trentino, che è molto buono: è stato raggiunto il lusinghiero numero di 713 tesserati, in un computo che agli agonisti aggiunge coloro che hanno preso parte alle varie iniziative promozionali.
Questo numero inserisce il Trentino al primo posto nazionale come numero di praticanti in rapporto alla popolazione residente.
 
Sono stati avviati importanti progetti con le scuole (Tennistavolo Oltre, Racchette di classe, i campionati studenteschi) e nell'ambito paralimpico, dove sta partendo una collaborazione con Villa Rosa a Pergine.
In questo settore, è stata ricordata in occasione del Festival dello Sport dello scorso settembre la presenza a Trento di alcuni campioni della nazionale italiana paralimpica.
In quel contesto si è anche tenuto un importante e partecipato meeting dal titolo «Il tennistavolo trentino in una prospettiva futura» il 23 settembre presso la Sala Rusconi nella Casa dello Sport a Trento.
 
Per quanto riguarda l'attività agonistica, hanno preso parte a campionati provinciali e nazionali 78 squadre; inoltre, nei due tornei open nazionali organizzati dal Comitato provinciale c'è stata una partecipazione media di 150 atleti.
L'attività giovanile ha visto la presenza di rappresentative trentine ad appuntamenti nazionali e internazionali quali il Trofeo CONI, il Trofeo transalpino, il Trofeo Teverino, la Coppa delle regioni, dove si sono costantemente posizionate verso metà classifica.
Numerosi giovani tesserati trentini sono stati convocati per stage interregionali dove hanno avuto modo di allenarsi con coetanei di altre regioni.
 
Le parole d’ordine che hanno contraddistinto le iniziative del Comitato provinciale sono state «creatività e inclusione», mettendo in campo partnership e collaborazioni.
Un risultato di questo modo di lavorare lo si è notato nei sei format giovanili cui hanno preso parte complessivamente un centinaio di tesserati tra gli 8 e i 21 anni.
La formula che ha previsto lo stage la mattina e i tornei nel pomeriggio ha registrato gradimento; sono stati giocati 426 incontri in gironi organizzati per ranking, in modo da garantire partite dove non ci fosse un eccessivo divario tecnico.
 
La buona riuscita di questa iniziativa è stata resa possibile anche grazie alla parnership con AVIS, che ha fornito un pacco gara per ogni atleta e ha trasmesso ai giovani il messaggio dell'altruismo e del dono.
In alcuni appuntamenti ci si è avvalsi della presenza di un tecnico di alto profilo come Yang Min, già numero 18 al mondo negli anni Novanta.
In prospettiva, il presidente auspica che si moltiplichino gli sforzi per diffondere il tennistavolo anche fuori da una sfera agonistica: la direzione è quella di aumentare le partnership con realtà esterne che abbiano desiderio di mettersi in gioco con una realtà sportiva in crescita quale quella del tennistavolo trentino.
Capsoni ha concluso il suo intervento auspicando che si dia sempre più spazio alla fantasia per diffondere il tennistavolo, stuzzicandola per percorrere strade nuove.

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