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Premiati dall'Unione Nazionale Veterani dello Sport

«Atleta dell’anno 2013» Nicola Conci, «Premio alla carriera» Giorgio Galetto

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Il fruscio del vento e il fruscio dei tubolari. Idealmente hanno caratterizzato il momento più significativo dell’incontro di fine anno della sezione di Trento dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport.
Il fruscio, infatti, è una delle caratteristiche degli sport praticati dai due premiati dal presidente Enrico Negriolli.
 
Il primo, «Atleta dell’anno 2013», è stato assegnato a Nicola Conci, campioncino del ciclismo trentino grazie ai 19 successi collezionati con la maglia dell’Unione Ciclistica Valle di Cembra e che hanno caratterizzato la stagione scorsa.
Stagione corsa da dominatore assoluto come è stato dimostrato dalla classifica nazionale di merito della Federazione Ciclistica Italiana.
In 34 occasioni, Conci (guidato in ammiraglia da papà Michele), ha concluso nei primi dieci dell’ordine di arrivo.
Cinque vittorie le ha collezionate sulle strade di casa.
La prima nel «Trofeo della Vittoria». E da quella vittoria non si è più fermato.
 
La gemma appartiene alla «Coppa d’Oro» conquistata nuovamente da un allievo trentino dopo quindici anni di vuoto o di buoni piazzamenti, ma nulla di più.
Nel 1998, Maurizio Flocchini, borghigiano di origine, vinceva per il suo direttore sportivo Giuseppe Rosone.
Da quel pomeriggio di inizio settembre sono passati tre lustri prima di poter nuovamente esultare e salutare il successo di un corridore trentino che (fedele alla formula unica di questa gara) ha faticato in sella alla propria bici con il solo obiettivo di vincere per far vincere il proprio «cireneo della domenica» che, dopo una stagione vissuta all’ombra dell’abitacolo dell’ammiraglia, ha potuto vivere la sua giornata di sole brindando in Coppa.
 
Il secondo riconoscimento della sezione di Trento dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport, il «Premio alla carriera», è stato assegnato a una «passione di famiglia» perché Giorgio Galetto è l’ultimo (in ordine di tempo) di una tradizione nel volo a vela che ha cento anni: dal nonno, al papà, alla moglie. Tutti hanno praticato o praticano il volo a vela.
 
Quattordici volte campione italiano velocità, tredici volte campione italiano distanza, nove edizioni della Coppa Internazionale del Mediterraneo hanno reso prestigiosa la bacheca di Galetto.
Due volte ha conquistato il titolo mondiale: nel 1999 (15 metri) e nel 2012 (Grand Prix).
 
Nel ranking mondiale è stato primo assoluto dal 2000 al 2003.
Oggi è sesto su 5200 piloti che, a livello planetario, sono interpreti di uno sport che, forse, non è molto conosciuto ma sicuramente di grande fascino perché permette (tra le altre cose) di godere di panorami impareggiabili.
 
Nel ranking mondiale, Galetto, è sempre stato il miglior italiano.
Un altro record: è l’unico italiano ad aver vinto due titoli iridati.
«Quello che ci lasciamo alle spalle è stato un anno proficuo – ha osservato il presidente Enrico Negriolli, affiancato dai vicepresidenti Vittorio Andreaus e Silvano Dusevich – per quanto siamo riusciti a esprimere come attività sezionale. Un grazie lo devo indirizzare ai tanti che hanno supportato al meglio l’attività nel 2013 che sta per salutarci con l’augurio che il 2014 sia altrettanto ricco di opportunità e di soddisfazioni.»
 
Un saluto è stato portato da Giorgio Torgler, presidente del Comitato Trentino del Coni, e da Paolo Castelli, assessore allo sport del Comune di Trento.
Da entrambi le congratulazioni sincere ai premiati per quanto hanno saputo esprimere con l’augurio che possano dimostrare ancora a lungo le loro capacità e il loro talento e una sottolineatura sull’importanza dello sport. A ogni età.

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