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Galleria Civica di Trento – Gillian Wearing, «Family Night»

Nell'ambito del progetto speciale «Family Monument» Queste le famiglie che si sono «contese» il monumento della «famiglia tipo trentina»

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Si è concluso con una grande serata evento aperta a tutta la cittadinanza, il progetto speciale dell'artista Gillian Wearing, Family Monument, attivato presso la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento fino al 10 giugno 2007.
L'iniziativa mirava ad individuare una famiglia trentina «tipo» cui dedicare un monumento in bronzo, da erigersi in uno spazio pubblico della città.
Nel corso dei mesi ben 20 sono state le famiglie che hanno aderito all'iniziativa, pubblicizzata attraverso la stampa locale, mediante l'invio di una fotografia e di una presentazione di gruppo. Alla fine, alcune di queste, le più aderenti allo studio statistico realizzato dal Dott. Ivano Bison che ha descritto la composizione della famiglia trentina, si sono confrontate fra loro nel corso della serata finale, che è stata trasmessa in diretta dalla emittente locale TCA.
Si è infatti svolta la sera di domenica 10 giugno 2007 la «Family Night», presso il Teatro Sociale di Trento, presentato da Patrizio Roversi con la partecipazione di alcuni ospiti di eccezione e di una giuria composta da esperti di vari settori, dall'arte alla psicologia, dalla sociologia alla religione, che avranno l'arduo compito di scegliere la «famiglia modello».



Ecco la presentazione delle famiglie giunte in «finale»




GHIDONI
Dario e Maria Grazia, entrambi 53 anni, hanno due figli, Riccardo, 21 anni, e Filippo, 18 e vivono a Trento. Lei ha uno studio di analisi economica, lui è commercialista; i figli sono studenti, il più grande all'Università fuori città, mentre il secondo al Liceo Scientifico.
Componente essenziale della famiglia è la musica. Il padre Dario si diletta con il jazz, il primogenito, Riccardo, ama l'hip hop e il soul mentre Filippo, il secondo, suona la chitarra e sogna di fare il musicista. La mamma Maria Grazia, dal canto suo, si applica con devozione all'attività canora.
Non si può dire che la famiglia viva una realtà domestica monotona. Tra strimpellate di chitarra, assoli di sassofono e gorgheggi, i momenti tranquilli sono ben pochi. Alla mamma l'arduo compito di dirigere questa chiassosa orchestra.

SPINELLI
La famiglia Spinelli è trentina solo a metà. Il papà Angelo è infatti originario di Milano; la mamma, in compenso, è una gardolotta d.o.c., trentina dunque senza ombra di dubbio. Dopo un primo periodo a Milano, la famiglia si trasferisce a Trento nel 1993, con i due figlioletti, Maurizio, nato nel 1988, e Marco, nel 1991. Qui i ragazzi frequentano le scuole professionali, oggi Maurizio lavora come apprendista idraulico, mentre il papà lavora in Trentino Sevizi e la mamma in casa di riposo.
Completano il quadro di casa le due gattine Olivia e Rossella, adottate presso il Centro Felix, il gattile cittadino.

CALLEGARI
Mamma Gabriella e papà Renato sono entrambi originari della Valle di Cembra, ad una trentina di km da Trento. Quando si sono sposati, nel 1982, si sono trasferiti più vicini alla città, a Lavis. Qui hanno avuto il loro primo bambino, Paolo, nel 1987, seguito da Alessia nel 1990. Oggi la famiglia vive a Villazzano, nelle colline di Trento. Il papà porta avanti la sua attività di ingegnere in proprio, mentre la mamma è dottoranda in Letterature Comparate. Paolo, con grandissima gioia del papà, ha seguito le sue orme e si è iscritto alla facoltà di Ingegneria Edile Architettura, mentre Alessia frequenta il terzo anno del Liceo Classico. Sta preparando le valigie per partire per gli Stati Uniti, dove trascorrerà sei mesi per uno scambio linguistico.

GIULIANI
La famiglia Giuliani è unica nella sua specie, almeno nella realtà trentina. La mamma Olimpia, 38 anni, infatti è originaria (e di dove se no?) della Grecia. Il papà Antonio, 44 anni, è invece un trentino doc: viene da Mezzocorona, a 20 km da Trento. Oggi vivono in un appartamento nel centro storico di Trento insieme ai loro due bambini, Maria Eleni, 12 anni, Leonardo, 5. Con loro c'è anche un cagnolino.
Lei è impiegata, lui è libero professionista.


SCARTEZZINI
Silvano e Chiara hanno 50 e 53 anni. La loro famiglia è un po' inusuale: si sono infatti sposati nel 2000, con le loro bambine presenti! Beatrice e Stefania hanno infatti 12 e 17 anni. La famiglia abita a 10 km da Trento, in un fienile trasformato in maso dal papà. Silvano ha infatti una viva passione per la campagna, che lo ha anche spinto a cercare un lavoro che gli permettesse di dedicarsi per molto tempo a questa attività: per questo oggi lavora come tutor in una cooperativa sociale del settore. Di indole solitaria e «meditativa», è definito dai famigliari il perfetto esempio dell'orso trentino, stereotipo ricorrente per gli uomini non proprio aperti di questa regione. Mamma Chiara invece è insegnante presso un liceo di Trento. Le due ragazze sono studentesse, Beatrice di prima media e Stefania di terza superiore. Beatrice è definita «l'anima agreste» della famiglia, si prende cura di conigli, galline e gattini. Gioca anche a pallavolo e ha preso parte ad alcuni film, insieme alla mamma e a Stefania. Stefania è invece appassionata di musica, recita in un gruppo di teatro e scrive racconti per il giornalino della scuola. La mamma fa parte di una corale, partecipa a corse campestri, va per funghi e legge poesie con il gruppo «Neruda».

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