Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento
Gillian Wearing, Family Monument «Vince» il monumento la famiglia Giuliani
Ecco finalmente i nomi di chi farà
da modello al monumento alla famiglia di Gillian Wearing: sarà la
famiglia Giuliani. Domenica sera, nel corso di una grande serata
evento, aperta a tutta la cittadinanza, i Giuliani hanno di fatto
sbaragliato la «concorrenza» e hanno vinto il titolo di «famiglia
tipo trentina».
La serata si inseriva all'interno del progetto
speciale dell'artista Gillian Wearing, «Family Monument», in corso
presso la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento fino al
24 giugno 2007 e mirava ad individuare una famiglia trentina «tipo»
cui dedicare un monumento in bronzo, da erigersi in uno spazio
pubblico della città.
Nel corso dei mesi ben 20 sono state le famiglie che hanno aderito
all'iniziativa, pubblicizzata attraverso la stampa locale, mediante
l'invio di una fotografia e di una presentazione di gruppo. Ieri
sera, le più aderenti allo studio statistico realizzato dal Dott.
Ivano Bison, che descrive la composizione della famiglia trentina,
si sono confrontate fra loro nel corso della serata finale presso
il Teatro Sociale di Trento.
La serata, presentata da Patrizio Roversi, ha visto la
partecipazione di alcuni ospiti di rilievo e di una giuria composta
da esperti di vari settori, dall'arte alla psicologia, dalla
sociologia alla religione, che hanno avuto l'arduo compito di
scegliere la famiglia «modello».
L'evento è stato trasmesso in diretta sulla emittente locale
TCA.
Cinque le famiglie finaliste: Callegari, Ghidoni, Giuliani, Scartezzini, Spinelli. (Vedi
profili in pagina Galleria Civica)
La famiglia Giuliani è unica nella sua specie,
almeno nella realtà trentina. La mamma Olimpia, 38 anni, infatti è
originaria (e di dove se no?) della Grecia. Il papà Antonio, 44
anni, è invece un trentino doc: viene da Mezzocorona, a 20 km da
Trento. Oggi vivono in un appartamento nel centro storico di Trento
insieme ai loro due bambini, Maria Eleni di 12 anni e Leonardo di
5. Con loro c'è anche un cagnolino.
Lei è impiegata, lui è libero professionista.
La giuria che ha avuto l'arduo compito di decidere i vincitori era
invece composta da Ivano Bison,
Gian Marco Montesano, Don
Renato Pellegrini, Alberto
Pattini, Laura Strada,
Chiara Del Senno.
Ivano Bison è nato a Jesolo 47 anni fa, da oltre venticinque anni
vive a Trento, dove insegna alla Facoltà di Sociologia. A lui si
deve lo studio statistico che definisce la "famiglia trentino tipo"
su cui si basa tutto il progetto Family Monument. Ci insegna che la
famiglia sta cambiando. Anche la sua: fino a poche settimane fa
single convinto, ora convive con Irene.
Silvia Oddo è psicologa e psicoterapeuta, di origine argentina, da
oltre vent'anni lavora a Trento occupandosi spesso di problematiche
familiari. Divorziata, una figlia di venti anni, ha mantenuto un
rapporto sereno con il marito: spesso infatti Silvia, marito e
figlia trascorrono ancora insieme le ricorrenze principali.
Gian Marco Montesano è artista e regista teatrale, ma anche
intellettuale e pensatore politico e sociale, ama Trento dove
risiede almeno una metà dell'anno. Quella di origine era una
famiglia di artisti, il padre infatti era attore di avanspettacolo.
Quella attuale è pure una famiglia atipica. Con la moglie,
un'armena che vive a Parigi, si incontra tre-quattro volte
all'anno: un modo per condividere solo i momenti felici, e non
trasformare la vita famigliare in una convivenza forzata.
Don Renato Pellegrini, detto don Turbo, classe 1941, ama definirsi
un "badilante parroco di campagna". Predica a San Michele
all'Adige, Grumo e Faedo, interpretando il suo ruolo in modo
carismatico e partecipe. Da piccolo imprenditore ha gestito il
restauro della chiesa e dell'oratorio di San Michele che vorrebbe
ora punto di riferimento per i giovani e le famiglie del paese.
Alberto Pattini, trentino di 56 anni, è titolare di una farmacia.
Da esperto di alimentazione ha seguito per anni atleti di ciclismo,
fondo, discesa e calcio, ha scritto libri su argomenti nutrizionali
e storici. È sposato ed ha una figlia, farmacista anche lei. Alla
politica è approdato quasi per caso: consigliere delegato per lo
sviluppo del centro storico fino al 2004, ora è Presidente del
Consiglio Comunale di Trento.
Laura Strada, direttrice della sede regionale della Rai di Trento,
due figli, è sposata con un cameraman Rai: come dire, tutta casa e
lavoro. Da quando è alla direzione della Rai ha cercato di tastare
il posto della gente, dando meno spazio alla politica e più alle
notizie vere. Lo share le dà ragione.
Chiara Del Senno infine, 25 anni, è studentessa di Gestione dei
Beni Culturali all'Università di Trento. Si sta per laureare con
una tesi sulla circolazione delle opere d'arte in Europa. Figlia
unica, vive con il padre e la madre. Per il futuro intende farsi
una famiglia, classica, con due figli, meglio se un maschio e una
femmina.
Infine gli ospiti speciali, fra cui spiccavano due famiglie
numerosissime, ossia quella di Renzo Gubert e Maria Silvia
Zecchini, lui ex Senatore del Centro Popolare e professore
ordinario di Sociologia, lei insegnante in pensione, con ben nove
figli, oppure quella di Giorgio Tonini, 47 anni, senatore Ulivo, e
Angelia Goio, insegnante di tedesco al liceo, con sette fra ragazzi
e ragazze.
Sempre fra gli ospiti di spicco, la parlamentare per l'Ulivo Laura
Froner (anche ex sindaco di Borgo Valsugana), laureata in lingue e
letteratura straniere, ed Elisabetta Bertotti, trentina, 40 anni,
ex Parlamentare, che con Fabrizio Franchi, 45 anni, Presidente
dell'Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto-Adige ha costituito
una famiglia di impostazione "diversa" da quella tradizionale,
ossia non fondata sul matrimonio. Anche se non ufficializzato
attraverso un legame scritto, questo nucleo famigliare, costituito
anche da due figli, ritiene di costituire a pieno diritto e a tutti
gli effetti una reale "famiglia".
Ad allietare la serata con le sue battute ed il suo umorismo,
infine, il comico locale Lucio Gardin, autore televisivo per vari
programmi, tra cui Striscia la Notizia, e vincitore di numerosi
premi di rilievo nazionale.
Non resta ora che aspettare il posizionamento del monumento, che
avverrà presumibilmente nell'autunno di quest'anno, in Piazza Dante
a Trento.
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