L’Ufficio zone di confine: tra italianità e governo delle minoranze

Doppio appuntamento, organizzato dalla Fondazione Museo storico del Trentino in collaborazione con l'Archivio Provinciale di Bolzano

Giovedì 10 marzo ad ore 17.30 a Bolzano presso Palazzo Rottenbuch in via Diaz 8, interverranno sull'argomento Leo Andergassen (Direttore della Ripartizione Beni culturali), Christine Roilo (direttrice dell'Archivio provinciale di Bolzano), Giuseppe Ferrandi (direttore della Fondazione Museo storico del Trentino), Maria Maione (Segretariato Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri), Raoul Pupo (Università di Trieste), Giorgio Mezzalira (Rivista Geschichte und Region / Storia e regione), Andrea Di Michele (Archivio provinciale di Bolzano).

Venerdì 11 marzo ad ore 17.30 a Trento, presso Palazzo Calepini in via Calepina 1, dopo i saluti del Presidente Lorenzo Dellai, si confronteranno gli stessi Raoul Pupo, Giorgio Mezzalira, Andrea Di Michele e Giuseppe Ferrandi, affiancati da Lorenzo Gardumi della Fondazione Museo storico del Trentino e Luigi Blanco dell'Università di Trento.

Recentemente si è reso disponibile alla consultazione un fondo archivistico di estremo interesse, che documenta l'attività dell'Ufficio zone di confine. Istituito a Roma presso la Presidenza del Consiglio, l'ufficio ha trattato tutti gli affari relativi alle complesse questioni delle aree di confine durante i primi governi repubblicani.

Grazie anche all'aperta disponibilità del Segretariato Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che conserva il fondo e lo ha recentemente riordinato e inventariato, è stato possibile avviare un importante progetto di ricerca che vede coinvolti storici di Trieste, Bolzano e Trento.
Oggi sono disponibili i primi risultati di tale ricerca, pubblicati sulla rivista triestina Qualestoria.
Si tratta solo del primo passo di un percorso che ambisce a un'ampia ricostruzione dei rapporti tra governo centrale e zone di confine nel dopoguerra.